Desolazione completa... che importa, basta che le anime si salvino... l'assenza di Gesù Eucaristico in casa, mi tormenta, mi sento troppo sola, troppo debole!
Sento lasciare queste Suore, ma il pensiero che in casa c'è il Tabernacolo, mi spinge... Il nemico lavora nascostamente, ma lo sento, che mi ronza attorno e mi inculca pensieri sconfortanti... Ubbidienza.
Che cosa ho fatto, Gesù mio! in quale pericolo mi sono messa! ma Tu non hai permesso, continuasse questo stato. Grazie Gesù.
Il nemico tornata da Centonara, mi tormentò a Milano per due notti... sfinita m'ingiunse che mi avrebbe lasciata in pace se avessi abbandonato tutto quanto non era di regola, e mi fossi allontanata dal Padre... Cedetti per far la prova... ma lo stato dell'animo mio era più tormentoso che nelle lotte... mi sentivo strana, fuori posto e un'amarezza, avrei voluto sfuggire l'occhio di Dio... il Padre era lontano, e quando ritornò, volevo mantenere il mio proposito... ma Gesù non permise simile ingratitudine e la carità del Padre mi riportò la luce... Che farò per riparare? Gesù, tutto quello che Tu vuoi.
Ieri sera in Cappella il nemico si presentò come fosse Gesù, dicendomi di andarmene che non meritavo stare alla Sua presenza e simili cose. Telefonai al Padre e rimasi più calma. Tornando in Cappella, mi si presentò S. Silvestro, mi gettai ai suoi piedi dicendo: O Padre, vedi che cosa ho fatto... Lui mi pose la mano sulla testa e mi disse: Sta in pace, ma vedi in quale pericolo ti sei messa, e ricordati, di non mai allontanarti per tua volontà dal Padre, e ubbidisci sempre, e devi dirgli tutto. Io non ti ho abbandonato, e sai perché sono venuto adesso; perché hai telefonato al Padre. Se non ricorrevi a Lui neppure io sarei venuto. Mi benedisse e mi lasciò in cuore tanta pace.
Questa mattina prima della Comunione ricominciò la lotta... mi attaccai all'ubbidienza e avanti... Gesù perdono.
Notte di tormento. Il nemico non mi lasciò andare a letto, mi tenne soffocata poi mi legò pel collo al ferro del letto e mi batté tanto forte. Quando potei svincolarmi, corsi al telefono, e dopo un po' di lotta per avere la comunicazione, riuscii parlare, e il Padre mi tranquillizzò. Quale bontà mi procura Gesù nella persona dei Padre! che sarebbe in certi momenti! Grazie Gesù!
La notte fu insonne. Il nemico mi suggeriva pensieri molesti; il Padre mi consigliò di non tenerne conto, per combatterli con altri contrari, che sarebbe dar campo di maggior tormento. Uscito il Padre, e agendo come mi fu indicato ebbi dal nemico un forte schiaffo, aumentando il mio male in bocca. Fui presa da scoramento, che cercavo superare, ma ecco mi si presenta S. Silvestro e, dopo avermi detto tante cose, finì dicendomi severamente: guai a te se disturbi ancora il Padre. Rimasi sbalordita, come fuori di me. Si fece un gran sconvolgimento nel mio animo, mi vidi perduta... picchiata e con tali pensieri di disperazione, da battermi la testa al muro... dì mia volontà... non so... ore dolorose, che senza una grazia speciale, non si potrebbe superare... riuscii scrivere al Padre ... e più tardi la telefonata mi sollevò l'animo... il leone rugge ... ma voglio ubbidire...
O Gesù, per le anime... ma che non Ti offenda... mai, mai, mai!
Ho il cuore pieno di gratitudine a Gesù, che mi ha aperto l'animo al Padre, e fatto luce... Il nemico voleva abbattermi, e invece mi sento più vicina a Gesù sulla Croce...
La notte è stata una tempesta terribile. Battuta, obbligata a imprecare il S. Volto, S. Silvestro, il Padre... In camera tuffata nel bagno; battuta al muro, ebbi uno sbocco di sangue... e il nemico giurò di uccidermi. Cessò la lotta esterna alle 4 circa, ma l'animo mio fu preso da tale angoscia e spavento, da perdere la testa... Gesù, quantunque non sentivo vicino, mi guidò al Padre... per strada lo incontrai e dicendo io che andavo a Lui, rispose, che non poteva (conobbi poi essere il nemico) perché mentre stavo per ritornare sui miei passi, cambiai senza volerlo, e andai a S. Stefano, e il Padre era in casa. Grazie Gesù! Viva la Croce.
Fammi soffrir!... Gesù Ti supplico! Soffrir per amor Tuo! dolce desio! Al legno della Croce, Tua dolce man mi leghi E immobile vi resti, fino all'amplesso in Ciel. Soffrir!... serena in viso, mirando il Volto Santo Nell'oppression dei cuore addolorato
Nessun cuore s'inclini e odi il grido mio Solo Tu, o mio Gesù adorato.
Soffrir per consumar nella divina fiamma Tutto quanto d'impuro, di meno retto e bello Agli occhi tuoi dolcissimi fa ombra
E impedisce allo spirito il volo dell'amore. Soffrir... pianger sommessa, piegata sul Tuo Cuore Quando l'angoscia è forte, e ardua lotta invade Per bere alla sorgente dei Tuo petto, la forza
Che eleva l'alma, e porta a completa vittoria. Soffrir, per fare invidia ai santi abitatori
Per rendere gelosi gli stessi serafini
Per regnare, portando la corona di spine, Che Tu stesso hai portato, o Martire Divino.
Notte agitata. Il nemico mi gettò da tutte le parti. Mi tenne soffocata. Tentai telefonare al Padre, ma non potei. Gesù mio, tutto per Te e per le anime!
Questa sera, principiarono gli Esercizi per la Comunità. Gesù illumini e trovi anime generose. Che farò io? La Volontà di Dio. Tesoreggiare di tutto per le anime... anche della desolazione della lotta...
Il Signore vuole che lo serva con gioia, sia nella desolazione, amarezza, disgusto... che nella prosperità... consolare Gesù.... ecco la mia missione in terra... Gesù, Tu conosci le mie aspirazioni... rendile feconde! Aiuta la mia debolezza...
Confortare col frutto del seme il seminatore. Rinnega te stessa, prendi la croce, e il seme germoglierà fino alla spiga della santità... I propositi devono aver principio nella luce e termine nell'amore. O Gesù dammi il Tuo amore, un amore forte, che tutto sa soffrire, tutto sopportare... sono così debole… così fredda...
Oggi angoscia, lotta... il nemico l'ho sentito vicino a me tutto il giorno. Scomparve solo quando ritornò il Padre. Che non Ti offenda o Gesù!
Notte tranquilla... stamane nel preparare il vino per la Santa Messa, mi si accostò il nemico incitandomi a bere, poi prese la bottiglia e me lo fece trangugiare, io però lo buttai fuori...
Voglio amare appassionatamente il Crocifisso; Studiarlo, meditarlo e... imitarlo con la sua grazia. Seguire Gesù nella Sua Passione, sempre, ma specialmente quando il dolore mi rende a Lui più conforme.