Gesù soffre e mi partecipa un po' della sua pena... vuole che Lo consoli, che ripari, che Lo ami per quelle che non Lo amano. Anima mia, amore pratico, fatto di rinunce.
Mentre recitavo l'ufficio, S. Silvestro mi si avvicinò, mi prese il libro e mi fece notare che sbagliavo. Mi diede il segno, e continuò la recita con me. Terminato Mattutino e Lodi, che io recitai, come trasportata in Paradiso, mi disse: Figlia mia diletta, devi mettere ogni impegno nella recita dell'ufficio, perché procura tanta gloria a Dio, e tanto bene alle anime.
Mi benedisse e mi lasciò in cuore il Paradiso. Per quanto dipende da me, metterò ogni impegno per ben recitarlo, e sarò più umile nel chiedere, quando non capisco bene.
Non ne posso più... questa notte fu terribile ... il nemico mi tormentò in tutti i modi e mi gettò... o meglio ... ma ho orrore scriverlo... oggi senza comunione... ho avuto paura... quantunque cercavo di pensare che devo ubbidire, ma non ebbi il coraggio... giornata nera, interminabile...
Anche oggi è un tormento... sono sfinita fisicamente e spiritualmente... non ho il coraggio di comunicare... passando dal Gesù fui spinta dentro... al confessionale c'era un Padre... un pensiero mi tormentava: se tu non ti confessi, morirai in peccato mortale... lottai terribilmente... stavo per cadere... ma poi scappai fuori...
Notte di lotta... ma poi Gesù ebbe pietà di me... combattuta in tutti i modi, specie di suicidio... non potendone più, ricordai che il Padre mi aveva detto di chiamare il Suo Angelo Custode. Allora lo supplicai a non abbandonarmi in mano al demonio... l'Angelo venne, i demoni fuggirono, e passai un momento in celeste conversazione. l'Angelo mi disse: non devi temere, perché quando tu combatti coi demoni, non ci vedi, ma tanti Angeli sono attorno a te per difenderti. Io Gli dissi di farsi vedere, perché io tante volte a essere sola ho paura, e l'Angelo soggiunse: Se ci vedessi sempre, non ci sarebbe più sofferenza, sta però certa che se ci fosse bisogno, ci vedresti. Non vedi che sono venuto? - Come sei bello, Gli dissi, sei forse un serafino... e mi rispose: sì, io appartengo al coro dei Serafini, e così dicendo scomparve, lasciandomi una profonda pace.
Al momento della Comunione mi assalì il tormento che tutto era illusione e io era in peccato e non ebbi il coraggio di comunicare...
Ieri sera giunsi a Milano. La notte incominciò agitata, ma poi mi tranquillizzai. Questo mattina mi raccomandai a S. Silvestro e potei fare la S. Comunione.
La Comunità è tranquilla, nulla di allarmante, come temevo. Il Padre non scrive...
Giunse il Padre e tornò la pace. Quante grazie, quanta bontà da parte di Dio!... e io che faccio?
In questi giorni quanto aiuto per l'anima mia! desideri grandi di bene, di sofferenza, di amore... essere la gioia di Gesù, cercare la sua Gloria e la salvezza delle anime.
Oggi la S. Professione di Suor M. Silvestra e di Suor M. Benedetta. Mi commuove sempre questo atto grande, e anch'io mi sono ridata a Gesù con tutto l'ardore, perché disponga di me a Suo piacere. Il nostro Padre parlò con tanta unzione e amore, da strappare le lagrime...