La notte fu insonne. Il nemico mi suggeriva pensieri molesti; il Padre mi consigliò di non tenerne conto, per combatterli con altri contrari, che sarebbe dar campo di maggior tormento. Uscito il Padre, e agendo come mi fu indicato ebbi dal nemico un forte schiaffo, aumentando il mio male in bocca. Fui presa da scoramento, che cercavo superare, ma ecco mi si presenta S. Silvestro e, dopo avermi detto tante cose, finì dicendomi severamente: guai a te se disturbi ancora il Padre. Rimasi sbalordita, come fuori di me. Si fece un gran sconvolgimento nel mio animo, mi vidi perduta... picchiata e con tali pensieri di disperazione, da battermi la testa al muro... dì mia volontà... non so... ore dolorose, che senza una grazia speciale, non si potrebbe superare... riuscii scrivere al Padre ... e più tardi la telefonata mi sollevò l'animo... il leone rugge ... ma voglio ubbidire...
O Gesù, per le anime... ma che non Ti offenda... mai, mai, mai!