MaM
Messaggio del 25 agosto 2005:Cari figli, anche oggi vi invito a vivere i miei messaggi. Dio vi ha donato questo tempo come tempo di grazia perciò, figlioli, sfruttate ogni momento e pregate, pregate, pregate. Io vi benedico e intercedo davanti all'Altissimo per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggi di altre apparizioni

Beata Edvige Carboni

Oggi 9 luglio

La Mamma Celeste mi (si) presentò e mi disse: Come siete triste! Tu e tua sorella non avete fede in me, vostra Mamma! E non sai che io sono la tesoriera di tutte le grazie?

Recita ed innalza alla Santissima Trinità questa orazione:

- O Padre, o Figliuolo, o Spirito Santo, o Santissima Trinità, o Gesù e Maria, o Santi del Paradiso, questa grazia domando per il Sangue di Gesù Cristo.

Un giorno, in cotesto mese di luglio mi si presentò Gesù che aveva davanti una statua di marmo; rivoltosi a me, disse: Io sto ritoccando cotesta statua poco per volta. Col mio scarpellino (sic) la ritocco per divenire a perfezione.

Questa statua siete voi, figliuole, ed io vi ritocco ora con una tribolazione, ora con altre; ma voi non siete per niente capaci di soffrire la minima occasione, specie la tua sorella.

12 luglio 1941

Mentre pregavo, fui rapita: mi si presentò in aria una gran Croce con Gesù inchiodato sopra.

Gesù piangeva perché una moltitudine di uomini appresso, lo maltrattavano: chi gli tirava sassi, chi pezzi di ferro, chi l'insultava con parolacce.

Gesù, tutto insanguinato, piangendo, diceva: Salvatemi, aiutatemi, portatemi al Vaticano, nascondetemi a San Pietro.

E tutti quei (sic) uomini sempre appresso lo seguivano fino al Vaticano.

Io a tal vista, dissi: Gesù mio, anch'io ti ho tirato sassi come cotesti cattivi.

E Lui mi rispose: Aiutami; nascondetemi al Vaticano.

Nel mentre, una schiera di angeli facevano la corte al S. Crocifsso, e l'accompagnavano verso il Vaticano.

Luglio, 20 1941

Nella Chiesa del Corpus Domini facevo orazione a Gesù Sacramentato. Fui rapita in spirito; mi si presentò la Mamma Addolorata e, piangendo, mi disse: Figlia, prega; il mondo cade in rovina, il mondo è divenuto un letamaio fetente. Puzza, puzza; dalle mode immodeste, dalla sfacciataggine nel vestire: il mondo è divenuto un immondezzaio puzzolente.

Un giorno, mentre facevo orazione, fui rapita. Mi si presentò Gesù e mi disse: Figlia, vuoi soffrire?

Io risposi: sì, Signore, per tuo amore voglio soffrire tanto tanto.

Nel mentre Gesù mi si presentò in forma di Crocefisso; dalle ferite di Gesù uscivano raggi di luce, e detti raggi vennero a ferirmi le mani, i piedi e la testa ed il costato.

Mi senti(i) un dolore in tutte le parti ferite, che rimasi ore caduta per terra.

Mi svegliai e vidi che dalla parti ferite mi usciva un poco di sangue, con dolore immenso in tutte le parti.

Ero sull'età di 29 anni. Dal giorno mi affezionai a meditare mattina e sera, la Passione di Gesù.

Mio Gesù, io dal giorno non desiderai più consolazioni, ma solo di soffrire per te: soffrire tanto da dimenticare me stessa e vivere solo per te, o Signore.

Gesù è tanto buono, specialmente verso i tribolati. La povera mamma tante volte mi mandava a fare la spesa di sera tardi; avevo paura (a) camminare da sola, specialmente in vie isolate.

Ero piccola, ma obbedivo la mamma, ed ero pronta ad ogni comando dei miei genitori.

Paurosa, svelta camminavo; ad un tratto mi vidi vicino il mio angelo custode che, tutto affettuoso, mi diceva: Non aver paura, sono io vicino, che ti sto facendo buona compagnia.

Discorrevamo, mi esortava ad essere sempre buona verso il prossimo; io entravo nella casa per comprare ricotta e formaggio, e lui rimaneva fuori. Poi di nuovo mi accompagnava fino alla porta della mia casa, e spariva, lasciandomi tutta contenta della buona compagnia.

La nonna l'ho avuta malata circa sei anni. Era vecchia, non sempre si contentava di ciò che io le davo per mangiare.

Era tempo di guerra mondiale; mancava(no) molte cose, specie per una malata.

Piaceva a lei tanto il pesce; un giorno non volle mangiare: voleva pesce ad ogni costo.

Dove trovarlo? Io piansi; ero giovinetta senza sperienza (sic). Mi misi a frugare fra i tiretti... Meraviglia! Trovai un piatto di pesce caldo!! Come è buono il Signore anche verso i malati!

Luglio 29 1941

Ieri sera, mentre recitavo il Rosario, fui rapita in ispirito: Mi si presentò la Vergine con le mani giunte, in atto di preghiera verso il Crocefisso Gesù.

La Mamma Celeste diceva al suo caro fgliuolo: Perdona, Figlio mio, perdona al genere umano, perdona! Fallo per quei nove mesi che ti portai nel seno; calma questo flagello, fa che tutti gli uomini si diano il bacio della pace! Fallo, Figlio mio, per il latte che ti diedi; fa riabbracciare colla pace tutti gli uomini!

Gesù rispondeva: Non lo meritano. La Vergine, mesta, abbassò gli occhi.

Come è buona la Mamma Celeste! Come ci vuol bene! Lei vuole che Gesù ci perdoni e dimentichi i nostri peccati.

1 agosto 1941

Dopo la S. Comunione fui rapita: mi trovai davanti alla Chiesa di S. Pietro. Vidi in alto il S. Cuore di Gesù con un maestoso manto; davanti passavano truppe di soldati con fucile sulle spalle. E tutte le immense truppe passavano davanti al Cuor di Gesù. E Lui li benediceva e diceva loro: Andate, figli, e difendete la mia causa; poi verrò io a regnare. Le truppe salutavano Gesù e proseguivano a camminare. Andate alla Russia Gesù voleva dire, a difendere la religione.

Agosto 1941

Stamattina, dopo la S. Comunione, Gesù mi disse: Oggi il diavolo ti ruberà i soldi.

Sì, lo sapevo; ieri sera P. Manzella me ne aveva avvertito: Non ti può vedere, mi disse, perché vai a confessarti da quell'anima santa, e perché lasci entrare in casa tua Vitalia. Come pure tua sorella a lui ruba delle anime, parlando della bellezza del s. Paradiso, e come è bello fare la S. Comunione.

Il diavolo è nemico forte, terribile, di Dio.

Agosto 1941

Mentre pregavo fui rapita. Mi vidi in un gran luogo bello bello che io non posso descrivere; fiori, piante attorno (a) dei bei troni.

Guardai e vidi in ogni trono una verginella vestita di bianco, con la testa cinta d'una bella corona, ed un'arpa vicino che suonava e cantava. Ogni verginella aveva la sua arpa, e tutte assieme cantavano lodi al Signore, gli occhi rivolti in alto; tutte assieme formavano un coro.

In ogni trono era scritto il nome della verginella che l'occupava: una era Santa Agnese, l'altra S. Lucia, un'altra S. Teresa del Bambino Gesù. Erano tutte a fila: Che belle! Mi sembravano angele.

Mentre così guardavo, mi si avvicinò Gesù e mi disse: Figlia mia, se tu nel mondo soffrirai tutte le tue pene con pazienza, uno di questi troni. Sarà riservato per te, però bisogna essere buona come lo sono state queste verginelle.

Guarda questo: è un lembo del S. Paradiso: più oltre non puoi vedere.

Come era bello! Io non posso descrivere tante bellezze.

Quanto è buono Gesù! Per piccole cose che Gesù ci chiede, quanti premi, quante beatitudini!

Agosto 1941

Dopo la S. Comunione Gesù mi fece vedere Don Bosco. Mi avvicinai io con mia sorella, e Don Bosco ci disse: Figliole, io vi voglio bene perché siete semplici. Volete bene a Don Gasbarra; badate che è un'anima santa. Dei miei sacerdoti salesiani, ne ho parecchi anime sante. Appena dette (queste) parole, sorridendo, sparì.

Quanto è buono Don Bosco! Com'è affettuoso! Anche con le anime cattive, com'è la mia, lui è buono.

Agosto 1941

Dopo la S. Comunione Gesù mi disse: Figlia mia, (sii) sempre più paziente.

lo sono dispiaciuto con quella persona che vi aveva promesso quel posto; e poi ricompensa male male. E questo a me dispiace tanto.

Siete povere, ed essa (?), ma io la punisco: Chi maltratta uno dei miei poveri, maltratta Me, Figliuola.

Agosto 1941

Mentre pregavo nella Chiesa di San Sebastiano, fui rapita. Mi si presentò Gesù e mi disse: Figlia mia, come sono dispiacente per tanti peccati che commettono moltissimi dei miei amici! Uno a S. Giovanni è in peccato mortale; vita immorale, è malato, eppure non si distacca dal peccato, seguita a vivere nel mondezzaio e vuol morire in mezzo al mondezzaio, imbrattato in gravi peccati.

Prega, Figlia mia, prega per queste anime, e fa pregare a tale sacerdote, ossia a Mons. Vitali ed a Padre Massimi.

Altri ci sono uguali nel peccato, anche a S. Maria Maggiore.

Prega, figlia, e salvami queste anime che a me costarono sangue e la stessa mia morte.