MaM
Messaggio del 9 marzo 1988:Figli cari! Questa sera vostra madre desidera invitarvi a pregare di più in questo periodo affinchè attraverso la preghiera possiate rinnovarvi spiritualmente e prepararvi alla Pasqua. E’ per mezzo della preghiera che voi costruite voi stessi e rafforzate il vostro spirito.

Messaggi di altre apparizioni

Beata Edvige Carboni

Marzo 5 1950

Giorno della Beatificazione del Ven. Domenico Savio.

Mi è sembrato, mentre pregavo, di vedere il Venerabile Domenico Savio; si avvicinò tutto allegro e sorridente verso dì me e Paola mia sorella, e ci disse: Fatevi sante, Gesù lo vuole, fatevi sante; amate sempre la Vergine. Amate pure il Papa che anche Gesù lo vuole.

Dette queste parole, sparì.

Aprile 1950

Giorno 9 aprile Mi recai in pellegrinaggio alla Città di Siena; bella Cittadina, specialmente perché lì nacque Santa Caterina; santa che io amai da bambina.

Il giorno di Pasqua a Siena feci la S. Comunione con tanto fervore. Dopo la S. Comunione mi sembrò di vedere Santa Caterina, vestita tutta di bianco. Mi si avvicinò e mi disse: Sorelle mie, fatevi sante, fatevi sante; il tempo è breve! Vorrei che Paola fosse meno scrupolosa.

Mi accarezzò, e così a Paola. E subito sparì.

Aprile - 1950

I primi giorni di aprile, dopo la S. Comunione, Gesù mi disse:

- Figlia mia, prega per i tuoi fratelli cattivi, comunisti. Prega; Mio Padre vuol punire gli uomini, vuole inviare un grande castigo, vuol punire tutti gli uomini perché insultano Me, insultano i miei ministri, insultano il Papa da Me inviato.

Figliuola mia, prega te e fa pregare anche a Paola, tua sorella affinché il Mio Eterno Padre non mandi i terribili castighi che ti dissi prima. Ed in questo mese di Aprile abbi in devozione un Santo a Me tanto caro: San Francesco di Paola. Detto Santo a me amava tanto. Lui nei viaggi del mare non (andava in) barca, ma la sua barca era il bastone.

E voi, figlie mie, camminate sempre col bastone dell'amore.


All'età di cinque anni feci voto di verginità; capivo che Gesù lo voleva.

Dopo fatto il voto divenni più assennata; non giocavo mai se non qualche volta.

In casa della nonna c'era un bel quadro grande, col Bambino nelle braccia (della Madonna).

Qund'ero sola mi mettevo sopra una sedia, stendevo le braccine e dicevo: Mamma bella, io ti voglio bene tanto tanto; dammi il tuo Bambino a giocare un poco con me.

La Vergine, parecchie volte, mi accontentò. Giocavamo con una bambola che m'era stata regalata da un(o) zio materno.

Gesù mi diceva: La cedo a te la bambola; a me basta un momentino. Come era buono Gesù Bambino! Lo ricordo tanto bene.

Gesù è stato, verso di me, sempre buono.

La mia povera mamma mi diceva sempre: Figlia mia, te sei nata il tre di Maggio, giorno Sacro, ricorrenza della S. Croce di Gesù, e Gesù ti ha nel petto (voluto) imprimere una piccola crocetta, segno che te dovrai nel mondo molto soffrire.

Perciò preparati a soffrire con amore e rassegnazione, offrendo tutto al buon Gesù.

Feci la Cresima a due anni. Mi ricordo che una mia zia materna mi portava in braccio, perché piccolina; perché ricordo che, quando si avvicinò il Vescovo, io piangevo, io piangevo perché vedevo un uomo alto e, sulla testa, una grande mitra.

Piangevo perché avevo paura. Ricordo che il Vescovo mi accarezzò, ed io facevo del tutto per svincolarmi dalle braccia della zia.

Da bambina, come ero cattiva! Piangevo sempre; la mamma non aveva il latte per nutrirmi: fu costretta darmi a balia.

Essendo già grandetta, di sette e nove anni, andavo a scuola, però vedevo che la mia mamma era poco sana, soffriva al fegato; io per contentare la mamma, scopavo, spolveravo, facevo le faccendine adatte alla mia età.

Ricordo di non aver mai dato un dispiacere alla mia mamma. Tutte le sere mi portava in Chiesa per fare la visita al S.mo Sacramento. lo giungevo le mani e ripetevo il voto di Verginità:

-Mio Gesù, dicevo, fo voto di castità perpetua; vi consacro la mia verginità.

Questa preghiera me l'aveva insegnata Gesù quando giocavamo.

Se fossi morta a quell'età, sarei stata in Paradiso; adesso ho paura che Gesù mi mandi all'inferno.

La prima Comunione la feci all'età di undici anni, presso a poco. Non ero vestita di bianco, no. (Mi ricordo) ch'ero con un vestito oscuro, color cannella, cucita (dal)la zia materna. La mia mamma era malata; non pensava al lusso.

La prima volta, ricordo che Gesù mi disse: - Mi vuoi bene?

Tanto tanto, io risposi.

Lo dissi al confessore che Gesù mi aveva detto così; lui mi rispose: Anche a me lo dice sovente, se lo voglio bene.

Ed io: Va bene! Ora a Gesù lo vorrò bene davvero.

Pregavo continuamente, ma io non volevo che mi vedessero i fratellini, né nessuno. Come fare?

Non avevamo una camera appartata; allora mi recavo nel cortile ove c'era una ritirata, li pregavo pregavo: Gesù mio, ti voglio bene, dicevo.

Un giorno, mentre pregavo con tanto fervore, mi si presentò un giovane chierico; mi sorrise e mi disse:

- Mi conosci?
- No, risposi.

lo sono San Luigi Gonzaga; son venuto a dirti che io ti voglio bene tanto tanto: però ama sempre Gesù.

Tante altre volte è venuto a insegnarmi come debbo pregare.

Aprile 8 - 1951

Ieri sera mi sentivo molto male, e tra me dicevo: Domani mattina non potrò fare la S. Comunione.

La mattina, verso le 4 e mezzo, credo, non più, sento aprire la porta; vedo e riconobbi San Paolo della Croce con due chierici ai fianchi: uno conobbi ch'era San Gabriele dell'Addolorata. Portavano, i chierici, due candele.

San Paolo fece recitare il confiteor e mi diede la Santa Comunione. Obbedisci, mi disse, obbedisci a Padre Ignazio; voglile bene: bada che è un figlio del mio cuore, caro tanto a Gesù. Te non sai quanto ha sofferto cotesto mio figlio; ora ne voglio fare una perla dei miei Ritiri.

Nel mese di marzo Gesù, tante e tante volte mi diceva: Padre Ignazio è una perla del mio Cuore, che io amo tanto tanto. Anche la Mamma Mia lo vuol tanto bene.

Quanto è buono Gesù!

Però Gesù piange troppo per i peccatori. Io gli dico:

- Non piangere così; se ti fanno piangere tutti quelli cattivi sacerdoti, invece loro, ti ama tanto tanto Padre Ignazio.

Lo so, mi rispose, è un mio prediletto figlio; anch'io me lo stringo al mio cuore, però anche per tutti gli altri sparsi il Mio Sangue.

Bada, io dissi, se continui così a piangere, ti ammali negli occhi; bada che Padre Ignazio non cesserà di pregare fin tanto che non li veda tutti convertiti. Glielo dissi a Padre Ignazio che i peccati di tutti quelli, ti trafiggono il Cuore. Ci pensa Padre Ignazio, vedrai.

Povero Gesù! Io ho paura che si ammali. Povero Gesù!

Padre Ignazio mi ha detto: Quando mi dai la tua Croce, di dire sempre di sì.

Ed io obbedisco volentieri; ma la vuole anche lui la tua Croce, ti vuole aiutare; ti ama tanto tanto. Si mette anche il cilizio per far penitenza; Tu non vuoi, e lui invece...

Stamattina gli dissi: Bada che lei facendo queste penitenze può morire, ed io rimarrò di nuovo senza Padre confessore.

Sta tutto per Gesù! Rimproveralo tu stasera; a me non mi ascolta. Vuole salvare tutte quelle anime che mi disse questi giorni.

Preghiera

Mio caro e buon Gesù, il mondo è ancora come ieri. Dagli uomini hai da aspettarti dell'odio e ancora delle crocifissioni. E Tu le vedi!

Ma tu non sai odiare; dona lo stesso a questi tuoi figli che Ti sono nemici, quella stessa pace che nell'anno decimo quinto di Tiberio Cesare regnava sulla terra.

Ricordati, Gesù, che per essi tutti hai sparso il Tuo Preziosissimo Sangue nell'altare della Croce.