Dopo la S. Comunione mi trovai in un prato. In mezzo al prato, sopra un trono vidi la Vergine Ausiliatrice, coperta con un gran manto. Nella immensa pianura bruciava, con vento e burrasca spaventevole che metteva paura.
In mezzo a tutta quella spaventosa burrasca di vento (e) fuoco incendiato in tutta l'immensa pianura, si trovavano milioni e milioni di uomini, e donne.
A un tratto si presentò San Giovanni Bosco che correva in mezzo a quella burrasca terribile. Chiamava uomini e donne; venite, diceva, venite: la vostra salvezza è sotto il grande manto di Maria Ausiliatrice.
Tante persone, per salvarsi, corsero sotto il manto della Vergine. Don Bosco fece mettere sotto il gran manto anche a noi; ci spinse, per far presto, colle sue proprie mani.
Migliaia entrarono sotto il gran manto, ma altre migliaia rimasero fuori, non vollero entrare, anzi con scherzo satilico (satirico), burlandosi di quelli entrati sotto il ricovero della Vergine, li mettevano in scherzo e ridicolo.
E loro in mezzo a quella burrasca e terribile fuoco, ridevano (e) scherzavano senza curarsi del pericolo che loro attorniava.
Il fuoco (si faceva) sempre più forte, il vento terribile.
Don Bosco vendendo (sic) che tanti uomini e donne non vollero mettersi in salvo sotto il manto di Maria Ausiliatrice, salì sopra un tavolo e cominciò a predicare, esponendo loro il gran pericolo che li attorniava, di mettersi in salvo sotto il manto della Vergine.
Badate, diceva, che voi tutti perirete per vostra colpa; venite venite sotto la protezione della Mamma Celeste,
Ma quei cuori duri, rimasero sordi ed indifferenti alle parole del Santo.
Ed io li vidi intorno al fuoco (attorniati dal fuoco), senza potersi salvare, arrampicandosi l'uno coll'altro, per scampare dal gran pericolo; però sotto il manto non vollero entrare.
Tutta paurosa, mi trovai davanti all'altare di Don Bosco con una (profonda) impressione.
Mi sembrava, non una visione, ma come che fossi sveglia con tutti i sensi; che anche oggi, quando me ne ricordo, mi tremo dallo spavento vedendo tante anime dure, che vollero bruciare e non obbedire alla voce di salvezza di Don Bosco.
Noi tutti, sotto il marito della Mamma, stavamo ben sicuri.
(NB.: probabilmente "1933" è un errore di scrittura, in quanto è inserito nell'anno "1943 ").
San Giuseppe quanto è buono! Chi non ci crede lo provi. Io me lo scelsi per mio babbo; sempre, nei bisogni, ricorro a Lui, e non mi lascia mai senza confortarmi: sia cosa spirituale, come cosa corporale. S. Giuseppe è un gran Santo! Amatelo, fratelli e sorelle mie, amatelo e invocatelo!
Dopo la S. Comunione fui trasportata in ispirito. Mi vidi davanti al Sacro Cuore di Gesù.
Io mi inginocchiai davanti al Suo Cuore Immacolato, pregandolo che terminasse il flagello della guerra; non per i miei meriti lo facesse, che niente meritavo, misera ed indegna sua figlia, ma lo facesse per amore della Mamma Immacolata e di tanti innocenti bambini.
Figliuola, mi disse Gesù, non pregarmi, ho deciso di punire severamente il genere umano, specie a quelli che sono stati rigenerati col santo battesimo, ed ora si sono, la maggior parte, rivoltati contro di Me, loro Creatore e Salvatore: con le più orrende bestemmie insultano il Mio Divin Nome.
Figlia, non posso scendere (abbassare) il mio braccio; ho deciso di punirvi severamente. Le bestemmie orrende, le mode scandalose, le disonestà senza numero ha(nno) contristato il Mio Cuore al punto di punirvi severamente. Le bestemmie orrende, le mode scandalose, le disonestà senza numero ha(nno) contristato il Mio Cuore al punto di punirvi severamente.
Gesù, tu mi dici di non pregare; ed io pregherò tanto tanto, e farò pregare altre anime. Grideremo tanto forte che tu, sentendoci così strillare, sarai costretto di farci la grazia, non per nostro merito, ma affinché le nostre grida si possano da te allontanare.
Bada. Gesù, se non ci ascolti il male è per te, perché diventerai intontito dalle nostre preghiere fatte con voce alta.
Da buono, Gesù ascoltaci; ci faremo tutti buoni!
E non ricordi che tutti siamo tuoi figliuoli, riscattati col tuo Sangue preziosissimo?
Gesù mi sorrise e mi disse: Amo tanto la Mia Mamma, e per la sua tristezza e per il suo Immacolato Cuore sono costretto di cedere.
Mi sembrava di trovarmi in Chiesa, davanti al Sacro Cuore. Io mi misi vicino, inginocchioni, davanti al Suo Sacro Cuore, e Lui, mesto, mi disse:
Figlia mia, vedi il Mio Cuore come è trafitto da tante spade? Sono i miei Figli battezzati e da Me beneficati che mi trafiggono il Cuore! Vengono nella mia Casa ad insultarmi con le mode immodeste, colle bestemmie contro il mio Divin Cuore. E la Mia mamma è oltraggiata colle più orrende bestemmie. E queste vengono da persone da me beneficate! Figlia mia, prega tu e ripara per tanti tuoi fratelli ingrati. .
Caro Gesù, io ti amo tanto, e vorrei morire a forza diamati!
Dopo la S. Comunione Gesù mi disse: Figlia mia, ripara per tanti tuoi fratelli che, invece di adorarmi, mi oltraggiano dicendomi che io non li amo perché non cessa cotesto flagello della guerra.
Fi(gli)a mia, è un castigo della Mia misericordia.
Povero Gesù, quanto sei offeso! Quanto ti vorrei riparare! Castiga me, e salva i miei fratelli tutti!
Dopo la S. Comunione Gesù mi disse: Figlia mia, un agricoltore, dopo aver lavorato per mesi e mesi, se per poca attenzione, gli cadesse un fiammifero e si accendesse, e le bruciasse tutto il seminato, sarebbe per lui una rovina; così è per quel tale prete, dopo di aver lavorato tanto per innalzare l'anima (tua) ad un alto grado di perfezione, poi con una parola, cioè col dirti che il fumo non è peccato, che nei miei Comandamenti non è scritto che non si debba fumare. Cotesta è una parola che rovina tanto l'anima.
Il fumare, le mode immodeste, il dipingersi il viso, mani e piedi, sono grosse barriere che impediscono di salire al Santo Paradiso.
Ieri, 10 luglio, dopo la SS.ma Comunione, Gesù mi disse: Figlia mia, lo nei miei santi Comandamenti, specie nel sesto, ho detto di non fornicare; però non spiegai che il sacerdote è sacerdote in eterno, e non può levarsi l'abito , per nessuna ragione; farebbe un gran peccato, e se ne andrebbe all'inferno se non facesse penitenza prima di morire. Eppure nei Comandamenti non l'ho messo.
Figlia mia, un vero cristiano, da sé, può capire senza spiegare tutto minutamente.
Il mio Cuore è trafitto, è grandemente trafitto dai cristiani. Figlia mia, non ho un cuore da poter sfogarmi tutte le Mie pene; almeno tu consolami.
Povero Gesù, quanto sei offeso! Anche i tuoi amici ti offendono, ma io, vedrai Gesù, ti consolerò per tutti quelli che non ti amano.
Dopo la S. Comunione mi sembrava d'essere davanti al quadro di S. Anna.
D'un tratto l'immagine si animò e, rivolgendo gli occhi verso di me, mi disse: Mia cara Figliola, sto pregando per la pace del mondo, per il quale (nel quale) tante Nazioni sono sconvolte con odi e rancori; ma Gesù è sdegnato: io e la Sua Mamma non riusciamo a placare lo sdegno.
I peccati d'impurità son tanti, la terra ne è allagata, i capi non sono secondo il Cuore di Dio; Gesù è offeso non ne può più.
Te, Figlia mia, prega e fa pregare affinché il buon Dio presto possa far scendere, verso tutte le Nazioni sconvolte, le sue benedizioni di fratellanza e di amore, riabbracciandosi tutti come fratelli, figli del medesimo Padre.
Ieri, giorno della festa del sacro Cuore, ho pregato tanto tanto, ed ho detto a Gesù che se il mio cuore lo potessi accendere come una candela, l'avrei acceso e messo davanti al S.mo Sacramento, e l'avrei lasciato acceso giorno e notte fino alla fine del mondo.
Dopo la S. Comunione fui rapita: Chiedevo a Gesù che presto alla nostra Italia dasse la pace e la tranquillità.
Gesù mi rispose: Figlia mia, le offese fatte alla Mia Divinità sono immense. Un'offesa. quando si riceve da un figliolo amato e beneficato dal suo padre, è più orrenda che quando si ricevesse da una persona lontana; voi, l'Italia, siete stata sempre da Me prediletta, amata e beneficata, e mi hanno ricompensato con ingratitudine ed oltraggi. Perciò lo sono offeso, e non posso calmare cotesto flagello della guerra senza che, prima, i miei figli non si inchinino davanti a Me, e non chiedano perdono.
Te, Figlia mia, non affliggerti con Paolina, state davanti a me come due bambine, che a tutto pensa il padre, non essendo voi capaci di regolare la vostra vita: penserà a tutto il vostro amato babbo, che sono Io.
Confidate in Me, che io non abbandono mai i Miei figli che mi amano e mi obbediscono.
A te e Paola vi ho scelte di camminare non in una via comune, no, ma in una via superiore, straordinaria, cioè nella via della santità. A Paola ne diedi un segno nel cielo, che essa ricordi sempre.
Per i soldi non pensarci; tutto è nelle mie mani.
Non è il capo, né il Re, né altri: il Capo che guida il mondo sono lo, che tutto saprò disporre per il bene delle vostre anime.
Continuate a pregare.