Dopo la S. Comunione fui rapita: Chiedevo a Gesù che presto alla nostra Italia dasse la pace e la tranquillità.
Gesù mi rispose: Figlia mia, le offese fatte alla Mia Divinità sono immense. Un'offesa. quando si riceve da un figliolo amato e beneficato dal suo padre, è più orrenda che quando si ricevesse da una persona lontana; voi, l'Italia, siete stata sempre da Me prediletta, amata e beneficata, e mi hanno ricompensato con ingratitudine ed oltraggi. Perciò lo sono offeso, e non posso calmare cotesto flagello della guerra senza che, prima, i miei figli non si inchinino davanti a Me, e non chiedano perdono.
Te, Figlia mia, non affliggerti con Paolina, state davanti a me come due bambine, che a tutto pensa il padre, non essendo voi capaci di regolare la vostra vita: penserà a tutto il vostro amato babbo, che sono Io.
Confidate in Me, che io non abbandono mai i Miei figli che mi amano e mi obbediscono.
A te e Paola vi ho scelte di camminare non in una via comune, no, ma in una via superiore, straordinaria, cioè nella via della santità. A Paola ne diedi un segno nel cielo, che essa ricordi sempre.
Per i soldi non pensarci; tutto è nelle mie mani.
Non è il capo, né il Re, né altri: il Capo che guida il mondo sono lo, che tutto saprò disporre per il bene delle vostre anime.
Continuate a pregare.