Sotto il Tuo Manto

Sabato, 31 maggio 2025 - Visitazione della Beata Vergine Maria (Letture di oggi)

Mi chiuderò nella mia stanza segreta, ove cantarti canzoni d'amore fra gemiti, gli inenarrabili gemiti che durante il mio pellegrinaggio suscita il ricordo di Gerusalemme nel cuore proteso in alto verso di lei, Gerusalemme la mia patria, Gerusalemme la mia madre, e verso di te, il suo sovrano, il suo illuminatore, il suo padre e tutore e sposo, le sue caste e intense delizie, la sua solida gioia e tutti i suoi beni ineffabili, e tutti simultanei perché Tu sei unico, sommo, vero Bene. Non me ne distoglierò, fino a che nella pace di quella madre carissima, dove stanno le primizie del mio spirito, donde traggo queste certezze, tu non abbia adunato tutto ciò che sono da questa deforme dispersione, per uniformarlo definitivamente in eterno, o Dio mio, misericordia mia. (Sant'Agostino)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Sabato della 6° settimana del tempo ordinario (Visitazione della Beata Vergine Maria)

Un vangelo a caso ...

In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: "Non piangere!". E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: "Giovinetto, dico a te, alzati!". Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: "Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo". (Lc 7,11-16)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Una preghiera a caso ....

Preghiera di un medico che vuole santificarsi nel suo stato

Dio di bontà, la cui pace e benedizione si estende sopra tutta la terra, e che avete stabilito i diversi stati nella società pel bene di tutti gli uomini, siete voi, Altissimo Iddio, che avete creato quello, a cui mi avete eletto, per addolcire e guarire i mali dell'umanità sofferente. Deh! infondete in me la scienza necessaria per conoscere la virtù benefica che avete annessa ai prodotti della terra a sollievo dell'uomo addolorato. Io vi chiedo altresì l'umiltà, onde preservarmi da quell'insano orgoglio, che ci porta assai sovente a rapire a voi la gloria delle guarigioni, di cui siete il primo autore; imperciocchè voi solo donate la vita e restituite la sanità come e quando vi piace. Voi solo siete il sovrano padrone della vita e della morte. Fate dunque che io vi onori e glorifichi di continuo nelle vostre maraviglie.

Sia la mia fede sempre sottomessa agli insegnamenti della vostra Chiesa depositaria della verità; ed essa mi faccia rigettare con orrore tutti gli empi sistemi, e la pretesa scienza d'uomini temerari, i quali, come dice l'Apostolo, osano bestemmiare ciò che ignorano, e si levano audaci contro i vostri divini oracoli. Io, Signore, crederò sempre che non avvi vera scienza se non quella che viene da voi, e che è vero merito il riconoscere umilmente i limiti, che poneste alla nostra debole natura, alla nostra ragione. Abborrisca io sempre ogni errore, in cui potessi cadere a danno del mio prossimo; e da cui caldamente vi prego di preservarmi. Oh! fate che non mai una colpevole ignoranza, o volontaria precipitazione mi renda reprensibile agli occhi vostri e a quelli degli uomini. Degnatevi, o Dio di misericordia, di perdonarmi tutti gli errori, di che la vostra giustizia forse avrà già da rimproverarmi.

Nelle sante Scritture voi comandaste di onorare i medici. Signore, rendetemi dunque degno di onore agli occhi vostri e presso tutti i miei fratelli per la mia pietà, carità, pazienza, modestia, insomma per tutte le virtù, che costituiscono il vero cristiano. Questa grazia io ve la chiederò ogni giorno, supplicandovi insieme a guarire le malattie dell’anima mia, più dannose assai di tutte le malattie del corpo. Fate che la morte che così sovente ho avanti gli occhi mi richiami di continuo alla memoria l'ora tremenda, in cui dovrò separarmi da questo corpo. E questo salutar pensiero mi distacchi dalle vanità di questo mondo passeggero, mi tenga sempre preparato a comparire davanti a voi con un’anima pura e candida, che attiri sopra di sè i vostri divini sguardi, e formi le vostre compiacenze. Tutte queste grazie io vi dimando pei meriti di Gesù Cristo Nostro Signore. Così sia.