Novena di Pentecoste

Secondo giorno
Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal Cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen.
Spirito del Signore e celeste donatore, con la più profonda umiltà, ma anche con tutta la potenza dei miei ardenti desideri, chiedo i tuoi santi doni, particolarmente la sapienza e la pietà. Accresci in me questi doni fino al loro sviluppo completo affinché l'anima mia sia docile e obbediente a te, Maestro interiore, e io viva abitualmente dei tuoi doni e nella contemplazione intima e soave di te e di tutta la Trinità.
Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
La solennità della Pentecoste viene celebrata 50 giorni dopo la Pasqua: festa durante la quale si fa memoria del dono dello Spirito Santo, che va a colmare la confusione di Babele (cfr Gn 11, 9): in Gesù, morto, risorto e asceso al Cielo, i popoli tornano a comprendersi nell’unica lingua, quella dell’amore. Nella prima metà del III secolo già Tertulliano e Origene parlano della Pentecoste come di una festa che segue quella dell’Ascensione. Nel IV secolo la Pentecoste è una festa già comunemente celebrata a Gerusalemme, come ricorda la pellegrina Egeria, e propone il tema del rinnovamento che la venuta dello Spirito ha operato nel cuore degli uomini. La Pentecoste affonda le sue radici nel popolo ebraico, con la festa delle Settimane: una ricorrenza di origini agricole in cui si esaltavano le primizie della mietitura e si festeggiava il raccolto dell’anno. Successivamente, gli ebrei ricordarono la rivelazione di Dio a Mosè sul Monte Sinai con il dono delle Tavole della Legge, i Dieci Comandamenti. Quindi per i cristiani diventa il momento in cui Cristo, tornato alla gloria del Padre, si fa presente nel cuore dell’uomo attraverso lo Spirito, legge donata da Dio, scritta nei cuori: “L’Alleanza nuova e definitiva è fondata non più su una legge scritta su tavole di pietra, ma sull’azione dello Spirito di Dio che fa nuove tutte le cose e si incide in cuori di carne” (Papa Francesco, Udienza generale del 19 giugno 2019). A cominciare dalla Pentecoste, ha inizio la Chiesa e si da avvio alla sua missione evangelizzatrice.
Fonte: https://www.vaticannews.va