Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 30 maggio 2025 - Santa Giovanna d'Arco (Letture di oggi)

Dice Isaia: "E farà  del suo deserto un luogo di delizie" (Is 51,3). Infatti il deserto della povertà  esteriore crea le delizie della soavità  interiore. Il Signore definisce spine le ricchezze di questo mondo (cf. Mt 13,22), mentre Isaia chiama delizie il deserto della povertà . O spine del mondo! O delizie del deserto! Quanto è lontana la verità  dal falso, la luce dalle tenebre e la gloria dalla pena, altrettanta è tra voi la differenza. La natura ha generato gli uomini poveri, è la malizia che li ha fatti ricchi. Ma la vera povertà  ama la solitudine ed è sempre lieta. (Sant'Antonio di Padova)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Sabato della 6° settimana del tempo ordinario (Visitazione della Beata Vergine Maria)

Un vangelo a caso ...

In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. (Mc 13,24-27)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Preghiere e meditazioni del giorno

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Una preghiera a caso ....

Preghiera di un orfanello

Un orfanello infelice ed abbandonato alza la sua voce verso di voi, o Dio di bontà. Degnatevi di ascoltarne l’umile preghiera.

La morte mi ha rapito, ahimè! così presto il mio buon padre, la mia tenera madre! si le guide della mia infanzia mi hanno abbandonato. Ora mi trovo solo, derelitto, privo de' più cari amici del mio cuore! Ma alzando al cielo gli occhi miei molli di lagrime, una dolce parola si fa sentire all’afflitta anima mia: « No, tu non sei abbandonato; il Padre tuo celeste, Padre che ti ama più di qualsiasi padre terreno, vive ancora, e non cessa di aver cura di te. Non temere, non iscoraggiarti; confidati interamente nelle mani del tuo Dio, del tuo protettore. In questo deserto della vita egli ti porgerà benignamente la mano, egli sarà tua guida, egli tua difesa. »

Da voi dunque io aspetto il mio soccorso, o Padre mio celeste; volgete sopra di me uno sguardo pietoso; caldamente imploro la vostra assistenza. Io sono giovane ancora e inesperto; non conosco i pericoli che da tutte parti mi circondano. Preservatemi, o buon Padre, e dirigete di continuo i miei passi sul sentiero della virtù. Sono debole ed incapace a superare grandi difficoltà. Datemi adunque, ve ne scongiuro, forza, che sostenga la mia giovinezza; avvaloratemi della vostra grazia, per cui tutto, possiamo. Io spero, o mio Dio, che voi esaudirete la mia preghiera, e son sicuro che voi mai non permetterete che io sia tentato al di sopra delle mie forze. Se io dovrò battere vie pericolose spero che voi comanderete agli angeli vostri di proteggermi, di portarmi sulle loro ali, sicchè io non urti il piede contro a pietra alcuna, non venga a cadere nell'abisso, che il peccato scava sotto de' piedi a chi lo commette.

Ma affinchè vano non sia il mio sperare, bisogna che io mi mantenga vostro figlio ubbidiente, e non cerchi che di piacere a Voi in ogni cosa. Io ve lo prometto, o amatissimo Padre. Aiutatemi soltanto a mantenermi costante nelle mie risoluzioni. Fatemi crescere ogni giorno in virtù o in grazia presso di voi, e presso gli uomini, sull'esempio di Gesù vostro divin Figliuolo, del quale bramo imitare la santa infanzia, a fine di partecipare poi un giorno alla sua gloria per tutti i secoli. Così sia.