Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 30 maggio 2025 - Santa Giovanna d'Arco (Letture di oggi)

Non pensare che Dio ti parli attraverso dei grandi eventi e delle forti emozioni. Dio ti parla attraverso i piccoli gesti della vita quotidiana. Dio non si manifesta nel vento gagliardo bensì nello soffio leggero. Per sentirlo devi stare in silenzio. Quel silenzio che è attenzione; quel silenzio che prepara l'intimità  con Dio; quel silenzio che è accorgersi. Ogni vero incontro con Dio avviene nel silenzio. Quando esci nella natura e in silenzio contempli l'opera della creazione, un tramonto incandescente o un bel panorama, puoi avvertire anche lì quel mormorio dello Spirito che sussurra al tuo cuore le parole dolci e consolanti. E ti commuovi, perché vedi dentro di te che la vita si muove, che la vita è viva. Ma il difficile è imparare l'arte di accorgersene. (Don Nikola Vucic)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Sabato della 6° settimana del tempo ordinario (Visitazione della Beata Vergine Maria)

Un vangelo a caso ...

Approdarono nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, nè abitava in casa, ma nei sepolcri. Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: "Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!". Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti. Gesù gli domandò: "Qual è il tuo nome?". Rispose: "Legione", perchè molti demòni erano entrati in lui. E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso. (Lc 8,26-31)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Preghiere e meditazioni del giorno

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Una preghiera a caso ....

Preghiera di un vecchio

O Dio di misericordia infinita, Voi avete prolungato il corso de' miei giorni, l'immensa vostra bontà mi condusse ad un'età avanzata, affinchè io per mezzo di un maggior numero di azioni virtuose e degne di essere da voi accolte, mi potessi sempre più assicurare un'eternità felice. Ma ahimè! come ho male corrisposto ai disegni della vostra misericordia! Se do uno sguardo indietro, poche buone opere io iscorgo nella mia vita! e all'incontro quanti difetti, quanti peccati, quante grazie rese vane, quanti giorni perduti! Nel prolungamento di mia vita io ammiro un nuovo benefizio della vostra misericordia. Voi mi conservaste fino a questa età, in cui si calmano le grandi passioni; età, in cui le abbattute forze non più permottono all'uomo di darsi a grandi affari, che non lasciano pensare alle celesti cose; età, in cui i turbolenti piaceri del mondo hanno perduto le loro attrattive, affinchè io approfittassi di questa calma, di questa tranquillità, onde riparare, ahimè! a tanti anni così inutilmente, anzi malamente impiegati. Sì, voi mi date ancor tempo per rimediare al passato, mettere in ordine le cose di mia coscienza, di lavare l'anima mia, di amarvi ancora prima che mi sopravvenga la morte. Deh! più non permettete, o mio buon Signore, che io abusi ancora di quest'ultima grazia, prova di vostra tenerezza per una creatura, che altro non si merita che lo sdegno di un padre lungamente offeso ed oltraggiato. Io sono altamente addolorato di avervi fino ad ora così malamente servito; e poichè voi ancora mi promettete di aggradire le ultime ore della mia terrestre dimora, vi prometto di tutte impiegarle nel vostro santo servizio. Mi terrò di continuo presenti i miei peccati, i miei traviamenti, onde piangerli, e pregarvi che me li perdoniate. Io vi offro in espiazione e con gioia tutte le pene, tutte le infermità inseparabili dalla vecchiaia; edificherò colla mia pazienza, colla mia rassegnazione, col fervore di una vita veramente cristiana, tutti quelli, che furono testimoni delle mie sregolatezze, de' miei disordini. Vi offro fin d'ora con piena e intera sommessione il sacrifizio della mia vita, la quale Voi fra breve mi domanderete. O giusto Giudice, non entrate in giudizio con me, prima che io abbia espiato con una sincera penitenza tutti i peccati, che ho disgraziatamente commessi. Ah! degnatevi ancora di essere mio Padre prima che siate mio Giudice. Così sia.