MaM
Messaggio del 8 gennaio 1987:Cari figli, desidero ringraziarvi per ogni risposta ai messaggi. Specialmente, cari figli, vi ringrazio per tutti i sacrifici e le preghiere che mi avete offerto. Cari figli, desidero dare d'ora in avanti i messaggi non più, cari figli, tutti i giovedì ma ad ogni 25 del mese. E' arrivato il tempo in cui si è compiuto tutto quello che il mio Signore ha desiderato. Da oggi darò meno messaggi, ma sono con voi; perciò, cari figli, vi supplico: ascoltate i miei messaggi e viveteli affinché io vi possa guidare. Cari figli, grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Don Gabriele Amorth: Che cosa teme satana

21/06/2004    7906     Don Gabriele Amorth    Don Gabriele Amorth  Santo Rosario  Santa Messa  Satana 
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In passato don Amorth ci ha parlato più volte del dramma "unico" di una posseduta, Giovanna, raccomandandola alle nostre preghiere. Alcuni lettori ci hanno scritto per aver notizie su di lei.

«Giovanna -scrive il fratello missionario padre Ernesto - non è ancora liberata e soffre sempre di più. Su di lei si scagliano ininterrottamente gli strali del nemico di Dio... Vogliamo aiutare questa sorella crocifissa che paga specialmente per i sacerdoti? ("Me ne ha strappati tanti ed è per questo che è la mia disperazione" ha confessato satana). Ma in che maniera possiamo aiutarla? Soprattutto con la S. Messa e il Rosario, possibilmente intero e recitato in comune...» Ecco che cosa accadde durante un esorcismo condotto da p. Candido, il famoso esorcista di Roma:

«Stavamo pregando il Rosario quando, presa da satana, Giovanna mi strappa la corona facendola a pezzi, sibilando: "Voi e la vostra devozione da vecchiette!" Allora padre Candido le mette al collo una grande corona, ma Giovanna non la può sopportare e torce collo e testa in tutte le direzioni, ansimando furiosamente. "Come mai hai paura della devozione delle vecchiette?" lo sfida p. Candido. Satana risponde gridando: "Mi vince". Il Padre incalza: "Poiché hai osato offendere il Rosario di Maria, ora devi tesserne le lodi. In nome di Dio, rispondi: E' potente il Rosario?" Risposta: "E' potente nella misura in cui si recita bene". "Come si fa a recitarlo bene?" R. "Bisogna saper contemplare". "Cos'è contemplare?" R. "Contemplare è adorare". "Ma Maria non si può adorare!" R. "E' vero, si, ma è adorabile (?!)". E prendendo con grazia tra le dita un grano della corona dice: "Ogni grano è una luce e bisogna dirlo così bene che nemmeno una stilla di questa luce vada perduta". Strano predicatore che, contro voglia e contro se stesso, ha dovuto ammettere la potenza del Rosario!»

Fonte: Eco di Maria nr.142