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Messaggio del 29 agosto 1983:«Sono molti quelli che, arrivati qui, hanno cominciato a pregare e a digiunare come è stato loro indicato, ma poi, tornati a casa, si sono stancati molto rapidamente, perdendo così anche le grazie già acquisite».

Avvento: tempo di Preghiera e di Conversione

01/12/2023    26     Altri documenti su Medjugorje    
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L’invito alla Conversione è presentato con un look particolare in questo Tempo di Avvento: sentiamo l’odore delle vesti di pelli di cammello, il sapore delle locuste e del miele selvatico, il suono della voce tagliente, vediamo l’occhio lampeggiante di Giovanni Battista, il Profeta che invitava alla Conversione. Questo era il suo messaggio ricco di immagini: “Appianate i monti, colmate le valli e raddrizzate i sentieri tortuosi, perché ogni uomo possa vedere la Salvezza di Dio.” (Lc. 3, 1-6) Ma urlava anche: “Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire l’ira futura?” Era un profeta scomodo e angoloso.

Gesù si presenterà sulle strade della Palestina con lo stesso invito alla Conversione, ma con uno stile che disorienterà anche Giovanni il quale gli manda a dire: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettarne un altro?” E Lui risponde: “Riferite a Giovanni quello che udite e vedete: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi guariscono, i sordi odono, i morti risorgono, ai poveri è annunciata la Buona Novella e beato chi non si scandalizza di me.”(Mt. 11, 4-6).

Non ci deve sfuggire un particolare molto importante. Maria è apparsa per la prima volta sulle colline di Medjugorje proprio il 24 Giugno 1981, nella Solennità della Nascita di San Giovanni Battista. Il Suo Messaggio forte sarà come quello di Giovanni la Conversione: “Pace, pace, pace! Riconciliatevi tra voi e Dio e tra di voi...”

Questo è stato il biglietto da visita di entrambi. Maria si è calata sulla via dalla quale il Signore stesso sta venendo di nuovo in mezzo a noi.

Le parole di Maria anche se scomode perché impegnative non sono angolose, ma ci invitano a scoprire e a vivere la pace del cuore pregustandola nella preghiera.

Lei ci trasmette con parole serene l’invito alla Conversione dello stesso Gesù.

Sono parole serene ma non riduttive, parole chiare ma non taglienti, esortative ma piene d’amore. La Conversione è sempre una cosa molto seria, ma si addolcisce nell’incontro col Signore nella preghiera. La fede poi sostiene la preghiera e la pace ne è il frutto, la caparra e la garanzia di autenticità.

Trovo che l’invito dell’Avvento alla Conversione non è l’invito quaresimale ben più austero.

Vogliamo cogliere e accogliere questa grazia che il Signore ci fa ancora in questo “Tempo di grazia”.

Vi benedico.

P. Armando