MaM
Messaggio del 29 dicembre 2014:Cari figli, anche oggi desidero dirvi grazie. Grazie, cari figli, perché avete fatto una scelta, avete deciso di vivere i miei messaggi. Oggi vi invito nuovamente in questo tempo, tempo di grazia, a pregare di più per la famiglia e a pregare per l’evangelizzazione della famiglia. Pregate particolarmente per i giovani. Che Dio dimori nelle famiglie ed occupi il primo posto! Sono con voi, prego insieme a voi. Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia chiamata.

Intervista a Mons.Paolo Hnilica

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Parla un Vescovo perseguitato esule dall’Est. I FATTI DELL’EST EUROPEO MAI COSI’ GRANDE RIVOLUZIONE SENZA SPARGIMENTO DI SANGUE!  Il cuore della Madre e il sangue dei Martiri ce l’hanno preparata

Sul significato spirituale dell’incontro tra il Santo Padre e il presidente Gorbaciov e degli avvenimenti sconvolge ti degli ultimi giorni, riferiamo la parte principale di una conversazione di Mons. Paolo Hnilica, il Vescovo cecoslovacco ben conosciuto ai nostri lettori. Egli ha ora ottenuto anche quel visto per un ritorno in patria, che non gli era stato concesso nemmeno per i funerali della madre.

C’è dello straordinario già nell’incontro di Gorbaciov con i capi politici di questi ultimi giorni, in un’atmosfera di cambiamento radicale, perché si sono appianate le diffidenze e si sono capiti in un linguaggio nuovo. Ma ha sbalordito l’incontro con il Papa per la distanza abissale tra il campo morale, etico, ideologico della Chiesa e il sistema marxista: si sono incontrati 2 capi di sistemi totalmente opposti, commentava il telegiornale italiano. Erano due cose incompatibili: questo incontro ha veramente del miracoloso.

Ora possiamo domandarci: chi l’ha preparato? Come mai si e arrivati a questo incontro? a darsi la mano e incominciare un’era nuova? Non è solo un dialogo tra 2 diversi sistemi, ma in certo qual modo una collaborazione. Poi gli avvenimenti di questi ultimi 2 mesi. Cose mai viste! Una rivoluzione incruenta e di così grandi proporzioni e conseguenze, che da un giorno all’altro si capovolge tutto, e senza spargimento di sangue. E non come le rivoluzioni in America Latina, dove si combatte da anni sempre con la violenza: qui nessuna violenza, tranne purtroppo che in Romania. Alcuni dicono che è conseguenza di fatti culturali o frutto dell’Ostpolitik di grandi capi e del Vaticano compreso. Voglia no vedere tutto in chiave umana. Ma qui, anche se ci sono elementi umani, come la bancarotta di tutti quei sistemi, c'è ben altra spiegazione.

Chi sono i veri precursori, i costruttori della perestrojka? Brevemente lo possiamo dire: sono i martiri. Mai, come dicevano i Papi, c’era stata una persecuzione così duratura, così estesa, neanche ai primi tempi del cristianesimo, quanto oggi.

Tertuliano diceva: “Il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani”, cioè il cristianesimo si è diffuso più con il sangue che con la predicazione. Questo sangue ha portato alla vittoria il cristianesimo e ci ha mandato un Costantino il grande, il quale alzava la Croce, su cui era scritto ‘In questo segno vincerai’: segno non solo della Croce di Cristo, ma segno unico tra la Croce di Cristo e quella di migliaia e migliaia di martiri che per quella Croce avevano dato la vita. Quando 40 anni fa in Cecoslovacchia cominciava la persecuzione che vedeva imprigionati tutti i sacerdoti e i religiosi e impedita ogni attività della Chiesa, il Ministro del culto poteva dire con orgoglio: “La Chiesa si trova in ginocchio, piegata, distrutta”. Umanamente era vero. Ma non sapeva che la forza della Chiesa è la Croce. E un Vescovo in carcere diceva: “Hanno calcolato tutti gli elementi umani per distruggere la Chiesa, ma hanno dimenticato l’elemento più importante, lo Spirito Santo, e perderanno questa battaglia’.

Dopo 40 anni possiamo dire che aveva ragione!

Mai nella storia un sistema era stato cosi antagonista contro Dio stesso come il sistema ateo-comunista. Quindi mai tanti martiri della fede quanto oggi. Perciò anche chiaro: mai tanta vittoria come oggi!

Questa vittoria su questo sistema l’aveva predetta anche? la Madonna a Fatima, aveva detto che in Russia stava nascendo un sistema che avrebbe diffuso i suoi errori in tutto il mondo, che molti innocenti sarebbero stati martirizzati, ci sarebbero state guerre e rivoluzioni. Per questo chiamava alla preghiera e penitenza. E questo l’hanno capito tutti i cristiani perseguitati, impediti, i religiosi in campo di concentramento, i quali si impegnavano a credere, ad amare, ad adorare per la conversione di coloro che non credono, non adorano, non amano. Anche noi in campo di concentramento, esaminando il messaggio di Fatima, ci sentivamo responsabili per la salvezza anche di quelli che ci torturavano e ci impegnavamo a pregare per loro. Poi si vedevano gli effetti della preghiera: molti si convertivano, venivano di nascosto a confessarsi e a comunicarsi.

Questa esperienza di persecuzione, di campi di concentramento, di carceri era la più utile per i cristiani. Molti Vescovi, Sacerdoti e laici, dopo 10-15 anni di prigionia, dicono di “ringraziare Dio per il comunismo, perché ci ha fatto conoscere il vero senso del cristianesimo, della Croce, della redenzione”.

Ecco i precursori della perestrojka! Nessuna goccia di sangue, di sofferenza era vana, ma aiutava a costruire una nuova società, come il sangue dei primi cristiani sotto Nerone e Diocleziano: e oggi ne vediamo i frutti! Mai forse il mondo ha visto cambiamenti coni radicali da un giorno all’altro, senza l’impegno della forza, della guerra. Manifestazioni pacifiche di milioni, quelli che sono maturati nella sofferenza, chiedono niente, non si vogliono vendicare, non alzano le armi, ma chiedono una vita nuova, pacifica, la libertà. Chiedono il ripristino dei diritti dell’uomo, compresi quelli religiosi.

Queste manifestazioni sono cominciate in pubblico in Polonia, con gli scioperi, ma pacifici; con la preghiera, con le confessioni, con le S. Comunioni. In Bratislava (Slovacchia), l’anno scorso con la preghiera del Rosario e candela accesa in mano sulla piazza. E lo stesso abbiamo visto queste candele accese a Berlino, a Lipsia, a Praga, questa è una cosa nuova, frutto della sofferenza dei martiri.

Precursori della perestrojka sono i Cardinali Mindzenty, Wishinzky, Beran; i Woytassak, i Sacharov, tutti quelli che hanno sofferto, non solo per la difesa dei propri diritti, ma per la difesa dei diritti dei loro connazionali. Non sono i precursori di questo incontro i diplomatici, ma i martiri!

Ma la Madonna aveva detto: “Alla fine il mio cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che sì convertirà”. La Madonna non voleva che fosse distrutta la Russia, ma che fosse salvata. Quale capovolgimento è avvenuto! Tutti credevano che il comunismo potesse cadere solo con una guerra, distrutto da una potenza umana. Dio avrebbe potuto mandare S. Michele Arcangelo, invece ha mandato una Madre con cuore aperto. Qui siamo nell’epoca della misericordia di Dio. Il segno più grande,per noi comprensibile è il Cuore dì una Madre. Il Santo Padre vede Medjugorje come continuazione del messaggio di Fatima, questo me l’ha detto Lui esplicitamente. Ora la visione di tutto questo è falsificata, ma noi dobbiamo vedere tutto quello che sta accadendo nella chiave di Dio, con l’occhio di Dio, con occhio biblico: “Questa è l’opera del Signore, una meraviglia ai nostri occhi”!

Fonte: Eco di Medjugorje nr. 69