Sotto il Tuo Manto

Martedi, 3 giugno 2025 - San Carlo Lwanga (Letture di oggi)

Oggi la superiora, Madre Irene, scese con me in città  da una persona che si assunse di stampare le piccole immagini unitamente alla pubblicazione delle invocazioni alla divina misericordia e della coroncina. Già  venne ottenuta l'approvazione del vescovo. Dovevamo anche vedere le correzioni da apportare all'immagine più grande, la quale, del resto, è molto somigliante al quadro originale e ciò mi fa piacere. Contemplando quest'immagine mi trafisse un amore tanto vivo per Iddio, che ci fu un momento in cui non sapevo dove mi trovassi. (Santa Faustina Kowalska)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Martedì della 7° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: "Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace. Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo. Il sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerà? Non serve nè per la terra nè per il concime e così lo buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda". (LC 14,25-)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Preghiere e meditazioni del giorno

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Una preghiera a caso ....

Preghiera di un padre e di una madre pei loro figliuoli

Io vi ringrazio, Dio mio, di avermi concesso dei figliuoli, affinchè siano l'appoggio e la consolazione della mia vecchiaia. Santificate, o Signore, l'amore che loro io porto, concedendomi la grazia di non amarli che in Voi e per Voi, cioè unicamente in riguardo all’eterna loro salute. Io ve li presento adunque e ve li offro come la santa Vergine già offrì nel tempio il suo amatissimo Figlio Gesù, sottomettendosi intieramente alla vostra volontà adorabile a riguardo di lui. Come lei sottometto io pure il cuor mio a tutti gli ordini della divina Provvidenza sopra di loro, pregandovi di benedirli, di versare sopra del loro capo ogni più squisito favore. Disponeteli, o Signore, secondo lo stato, a cui nella vostra sapienza e misericordia infinita li avete destinati per la loro salute. Voi siete il loro primo principio, voi l'ultimo loro fine; ordinate di loro come vi piace. Io mi sottopongo ad ogni sacrifizio, a qualsiasi pena, purchè si procacci il loro bene. Io non vi dimando per essi grandi beni di fortuna; solamente se osassi chiedervi qualche cosa per loro vita temporale, vi dimanderei ad esempio di Salomone una modesta facoltà, che li preservasse dai pericoli della ricchezza, e da quelli della miseria. Quello poi che per essi specialmente vi chiedo, o Dio mio, è il vostro regno, la vostra giustizia. Conservate la loro anima in tutta la bellezza di cui l’avete adorna nel santo battesimo; vegliate sopra di essi a fine di preservarli dai pericoli, ai quali viene esposta la loro innocenza, proteggeteli contro i funesti esempi e massime del mondo; conservateli sempre nella vostra grazia, nella vostra amicizia. Non permettete, o mio Signore, che le mie azioni smentiscano questa mia preghiera. Nel concedermi questi figliuoli voi mi avete fatto sentire come già un profeta ad un re d'Israele confidandogli la custodia di un uomo: Custodisci quest’uomo; poichè se egli ti fugge ne andrà di mezzo la tua vita. Mai non mi dimentichi, o Dio mio, del conto rigoroso che dovrò rendervi di questo sacro deposito da voi affidatomi. Non permettete che io lo perda per mia colpa. Quale non sarebbe la mia sventura, e il mio delitto se per una vile condiscendenza verso i miei figli, io li lasciassi frequentare cattive compagnie, vivere a loro piacere, allontanarsi dai santi Sacramenti, e se la mia stessa condotta fosse per essi occasion di scandalo, e di peccato! Quale terribile sentenza non fulminereste Voi sopra di me al gran dì del giudizio! O Dio mio, possa io al letto di morte, gettando un ultimo sguardo di tenerezza sopra i figli miei piangenti a me d'intorno, pronunziare con fiducia queste consolanti parole: Padre mio, io vi ho glorificato sulla terra; ho fatto conoscere il nome vostro ai figli, che mi avete concesso, vegliando sulla loro fede in questo secolo d'incredulità, preservandoli dalla corruzione del mondo. Io li ho conservati, e nessuno di essi si è perduto. Ho dato loro la vostra parola come a difesa contro gli empi e i libertini. Io mi offro ora in sacrifizio per essi. Degnatevi di aggradire il desiderio del mio cuore, che dove io spero di giungere per vostra misericordia, abbiano a trovarsi pure i figli miei, affinchè tutti nuovamente riuniti, possiamo per sempre lodarvi insieme col vostro divin Figliuolo nell'unità dello Spirito Santo. Così sia.