Sotto il Tuo Manto

Martedi, 3 giugno 2025 - San Carlo Lwanga (Letture di oggi)

Gesù, ti ringrazio per le piccole e invisibili croci quotidiane, per le difficoltà  della vita comune, per le contrarietà  opposte ai miei progetti, per la cattiva interpretazione data alle mie intenzioni, per le umiliazioni che mi vengono dagli altri, per i modi aspri con cui sono trattata, per i sospetti ingiusti, per la salute cagionevole e l'esaurirsi delle forze, per le rinunce alla mia propria volontà , per l'annientamento del mio proprio io, per la mancanza di riconoscimento in ogni cosa, per l'intralcio a tutti i piani che avevo predisposto. Gesù, ti ringrazio per le sofferenze interiori, per le aridità  dello spirito, per le angosce, i timori e le incertezze, per il buio delle varie prove dentro all'anima, per i tormenti che sono difficili ad esprimere, specialmente quelli nei quali nessuno mi capisce, per l'agonia amara e per l'ora della morte. (Santa Faustina Kowalska)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Martedì della 7° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

Che diremo dunque? Che la legge è peccato? No certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non per la legge, nè avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non desiderare. Prendendo pertanto occasione da questo comandamento, il peccato scatenò in me ogni sorta di desideri. Senza la legge infatti il peccato è morto e io un tempo vivevo senza la legge. Ma, sopraggiunto quel comandamento, il peccato ha preso vita e io sono morto; la legge, che doveva servire per la vita, è divenuta per me motivo di morte. Il peccato infatti, prendendo occasione dal comandamento, mi ha sedotto e per mezzo di esso mi ha dato la morte. Così la legge è santa e santo e giusto e buono è il comandamento. Ciò che è bene è allora diventato morte per me? No davvero! È invece il peccato: esso per rivelarsi peccato mi ha dato la morte servendosi di ciò che è bene, perchè il peccato apparisse oltre misura peccaminoso per mezzo del comandamento. (Rm 7,7-13)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Preghiere e meditazioni del giorno

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Una preghiera a caso ....

Diamo perdono a tutti

Gesù, ora voglio dare il mio perdono a tutti. Ripenso alle varie persone e al male che mi hanno fatto e dico a ciascuna di loro: ti perdono di cuore. Anche tu, Signore, dona il tuo perdono divino. D'ora in poi tienici tutti uniti nel tuo amore e nell'amore vicendevole.
Gesù, perdono mia madre per tutte le volte che non mi ha dato amore, comprensione, aiuto, che si è arrabbiata e mi ha punito, che mi ha rinfacciato quanto le sono costato e ha sofferto per me.

Mamma, ti perdono.
Signore, perdonala.

Gesù, perdono mio padre per tutte le volte che non mi ha dato affetto, attenzione, aiuto, che si è arrabbiato e mi ha severamente punito, che non mi ha dato buon esempio.

Papà, ti perdono.
Signore, perdonalo.

Gesù, perdono i miei fratelli e le mie sorelle per tutte le volte che mi hanno trascurato, allontanato, odiato e resa difficile la vita.

Fratelli e sorelle, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono mio marito (mia moglie) per ogni mancanza di amore, di attenzione, di rispetto, per le sue parole e i suoi comportamenti che mi hanno umiliato e ferito.

Marito (moglie), ti perdono.
Signore, perdonalo (perdonala).

Gesù, perdono i miei figli e le mie figlie per le loro mancanze di amore, rispetto, aiuto, per i loro capricci, i loro vizi, le loro scelte sbagliate, per aver trascurato le mie buone parole, i miei buoni esempi, per aver rovinato i miei beni.

Figli e figlie, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono i miei familiari e parenti (nonni, zii, cugini, nipoti, suoceri, generi, nuore, cognati) per le loro parole di critica, per le loro azioni che mi hanno recato danno e hanno causato litigi e divisione nella famiglia.

Parenti tutti, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono i miei insegnanti, perché non sono stati veri educatori, non mi hanno capito e sostenuto, mi hanno trattato ingiustamente, giudicato incapace, preso in giro.

Insegnanti, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono tutti i miei sacerdoti (parroci, religiosi, suore) per qualsiasi torto hanno fatto a me e alla mia famiglia, per le loro chiusure e meschinità, per la loro mancanza di zelo.

Sacerdoti, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono i miei amici che mi hanno abbandonato e deluso, che non mi hanno aiutato quando ne avevo bisogno, che hanno approfittato della mia amicizia e dei miei beni.
Amici, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono i miei vicini di casa per il chiasso che fanno, per il volume della televisione troppo alto, per i loro cani che infastidiscono, per i loro pettegolezzi che creano discordie nel vicinato, perché non mi rivolgono sempre il saluto e la parola.
Vicini di casa, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono i miei colleghi di lavoro che mi criticano, mi mettono in cattiva luce, mi rendono la vita difficile. Perdono il datore di lavoro per la mancanza di rispetto, perché non apprezza le mie capacità, non fa sempre le cose giuste.
Colleghi e datore di lavoro, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono tutti i professionisti che in qualche modo mi hanno leso: dottori, avvocati, giudici, uomini politici, poliziotti e tutti coloro che, per idee diverse dalle mie mi hanno accusato, ridicolizzato, discriminato, danneggiato economicamente e spiritualmente.
Professionisti e altri, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, infine perdono la persona che mi ha offeso più di tutti e mi ha offeso tanto. Mi torna spesso in mente. Ho detto dentro di me che non l'avrei mai perdonata, che mi costa moltissimo perdonarla. Ma ora accolgo la tua grazia e la perdono.

..., ti perdono.
Signore, perdonala.