Scrivi fratello mio don Ottavio, sono S. Giuseppe Cottolengo.
L'umanità, oscurata dalla prima colpa e dal moltiplicarsi quasi all'infinito delle colpe personali dei singoli, nasce, cresce, vive e scompare dalla scena di questo mondo nella quasi totale oscurità, appena appena intravvede un tenue chiarore, fra le tenebre che l'avvolgono, dato dalle fondamentali verità rivelate; sono poche le anime che illuminate vedono in piena luce le grandi realtà celesti per le quali l'uomo è stato creato.
Prima sola grande realtà, Dio, la Sorgente della vita, che comunica a tutto l'universo mondo la vita, la vita che vibra, pulsa ovunque, nelle profondità dei mari,
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Scrivi fratello don Ottavio, sono Lorenzo.
Don Ottavio, che capovolgimento di situazione, voglio dire, come è diversa la visione che si ha delle cose qui in Paradiso da quella che si ha sulla terra... Che sforzo ci vuole sulla terra per potersi fare una visione delle vicende umane più prossima alla realtà! il giudizio nostro sulla terra e influenzato da tanti elementi, diversi e spesso contrastanti, per cui a stento e con fatica arrivi alla realtà giusta, quali:
- la natura umana ferita dalla colpa e di per sé stessa incline al male, al falso;
- interessi personali spesso ci fanno svisare la verità;
- antipatie e simpatie giocano assai sui nostri giudizi... ma qui le cose vanno diversamente, qui tutto si vede in Dio, somma ed eterna Verità, per cui la verità delle cose la vedi nitida, pulita, scevra da ogni elemento estraneo, per cui don Ottavio tu puoi ben immaginare la meraviglia quando, dopo un breve, ma pur sempre lungo Purgatorio, in Lui ho visto la realtà delle cose mie e dell'Associazione Speranza. (pag. 95)
Come è aspra e dura la lotta per la Verità e per il bene, ma guai a lasciarsi sopraffare, sarebbe viltà il cedere; Lui è morto sulla Croce per il trionfo della verità e della giustizia. Chi è in Lui, e in Lui pone la sua fede, la sua confidenza, è certo della vittoria; don Ottavio tu però sai, tutti sapete la via della vittoria: pazienza, umiltà, amore, non l'istinto della natura ferita, ma la fede vi deve guidare alla conoscenza e all'attuazione della Giustizia e della Verità.
Don Ottavio, l'opera da Dio voluta e iniziata nel modo da Lui desiderato, Dio somma ed eterna Sapienza procede a seconda del suo disegno divino; che ne sarebbe di C. se non avessimo accolto l'invito divino? Ora sarebbe caduta nelle fauci di lupi famelici !
Coraggio, avete tanti amici in Paradiso che vi guardano, che vi seguono che per voi pregano, e, fra questi, vi sono anch'io. (pag. 96)
Lorenzo.
Fratello don Ottavio,
sono S. Michele Arcangelo, il Principe delle celesti milizie che desidera da tempo questo incontro, anche se il nostro reciproco silenzio, come ben sai, non significa dimenticanza o disinteresse l'uno dell'altro, tu mi hai invocato quotidianamente e io, alle tue invocazioni, ho sempre risposto con l'aiuto.
Fratello, secondo il criterio umano si dovrebbe dire che le cose non vanno come tu le desidereresti, perché ciò fosse, non ci dovrebbero essere le attive potenze oscure del male e neppure una Superiore Volontà divina, tu stai fratello mio tra le prime e la seconda, per questo ti trovi in perenne conflitto interiore, per questo fu detto che la vita dell'uomo sulla terra è una battaglia, ma soggiungo, non è solo una battaglia, bensì una grande battaglia, una grandissima battaglia, la più importante battaglia che sia data all'uomo di condurre sulla terra, la battaglia decisiva per tutta l'eternità; ma fratello mio, il guaio sta proprio qui, come altre volte ti è stato comunicato, nessuna battaglia può essere condotta e vinta senza, non solo credere al nemico, ma conoscerne le astuzie, (pag. 97) le insidie, la strategia, le intenzioni che ha nel confronto dell'avversario...
Incredulità diffusa e propagandata nella Chiesa di Dio
Caro don Ottavio, somma sventura per la Chiesa, per le anime oggi e l'incredulità che si ha su esso Nemico, incredulità da lui coltivata e diffusa in tutta l'umanità, ma ciò che è più grave, e che questa incredulità è diffusa e propagandata nella Chiesa di Dio da coloro che nella Chiesa dovrebbero essere sentinelle vigili e attente ad ogni mossa e insidia tesa dal nemico alle anime.
Ciò che è tremendamente doloroso è proprio il fatto che coloro che Dio ha prescelto per essere guide e condottieri del grande esercito dei soldati di Cristo, non solo non credono, ma ti giudicano matto se tu osi parlare del nemico e del dovere, tre volte santo, di combatterlo con tutti i mezzi che la Bontà Divina ha messo a vostra disposizione.
Fratello don Ottavio, tu in merito hai già un'esperienza di cui puoi ben ringraziare Colui che con la sua nascita, con la sua vita e la sua morte, ha insegnato come si deve combattere il nemico, lo ha insegnato con le parole e con l'esempio, già queste cose ti sono state ripetute, ma voglio che tu ti convinca, se ne avessi bisogno, quanto fuori della realtà prima (pag. 98) è stata portata la Chiesa, questa è e rimane la sola vera ragione per cui Cristo Redentore è morto su la Croce, ristrappare le anime al baldanzoso Nemico che sembra ignorare questa realtà divina, per ricordare soltanto il suo nauseante sopruso scaturito dall'inganno e dalla menzogna.
Non credono se non in chiave umana
Fratello don Ottavio tu ti scervelli per chiederti come mai, sacerdoti, pastori e consacrati in genere sempre salvo le debite eccezioni, e di eccezioni bisogna parlare, hanno portato la Chiesa fuori del suo asse naturale provocandone uno squilibrio e un danno immenso, come mai ti chiedi? anche qui fratello ti è stato ripetutamente risposto, la superbia, la superbia più o meno velata, ha portato questa oscurità che avvolge tutta la Chiesa.
Tu, come sei stato trattato da un Pastore di una grande Diocesi? Che cosa l'ha fatto uscire in escandescenze nei tuoi riguardi? l'oscurità che avvolge il suo animo; se fosse stato illuminato, certo non si sarebbe comportato come si è comportato, ma la via giusta è quella che questa mattina ti è stata indicata da Lorenzo, non credono, fratello mio, non credono se non in chiave umana.
Fratello, questo atteggiamento comune a tanti Pastori sarà causa per te e l'Associazione Speranza (pag. 99) di atre sofferenze, ma Lorenzo ti ha giustamente detto che sarebbe viltà il cedere, avanti quindi! la lotta è in atto e si va sempre più intensificando, ma l'esito e già segnato e voi lo conoscete, avanti quindi senza paura.
Ti benedico fratello con te benedico il Presidente, il Consiglio e tutti i membri dell'Associazione di buona volontà.
Dio e con voi, con voi siamo noi tutti della Chiesa trionfante, di che temere allora? (pag. 100)
San Michele Arcangelo.
Fratello don Ottavio,
sono l'Arcangelo cui Dio ha affidato la tua custodia
Tutti coloro che ti hanno parlato ti hanno raccomandato prudenza, molta prudenza, fiducia e abbandono totale in Lui, fratello, tutto ciò che per Bontà divina ti è stato comunicato, confermo.
Nel groviglio di questa lotta, di cui tu vedi solo alcuni aspetti e altri li scoprirai in seguito, si, è necessario procedere con molta prudenza e cautamente, poiché il nemico, astuto e maligno è sempre in agguato per approfittare della tua e altrui inesperienza, tu, voi, combattete da qualche anno, lui combatte da millenni, quanti guai e sconfitte avete registrato per
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Scrivi fratello mio, sono l'Arcangelo Raffaele che voglio completare con un pensiero mio ciò che ti è stato comunicato in questi giorni.
Come mai si vanno alternando in te sentimenti di fiducia, di speranza ad altri di timori ed incertezze? dopo tutto ciò che ti è stato detto questo non dovrebbe avvenire, se avviene devi cercarne la causa dove essa è, io, Raffaele fui inviato da Tobia e Sara con il compito di liberarla dagli esseri immondi che la tormentavano, e qui che bisogna cercare la causa del male, cioè fratello caro tu fatichi a convincerti che devi liberarti da pensieri, dubbi e timori coi mezzi che hai a disposizione perché non sono altro che interferenze del nemico comune.
Fratello don Ottavio, io ebbi, e ancora ho, l'ambitissimo onore di essere stato prescelto come strumento, come ministro, per assolvere i compiti che mi sono stati assegnati, ma anche tu, anche d.P. siete stati prescelti per assolvere una grande missione nella Chiesa e nella Associazione Speranza, e, questa missione tendente a rigenerare la Chiesa stessa, e contrastata, aspramente contrastata, con un'azione interna ed esterna; quella interna consiste nell'agitare (pag. 105) timori, incertezze, turbamenti di ogni genere e natura, quella esterna con l'eccitare contro di voi tanti, che vi assalgono da ogni parte, come cani mastini.
La fede " viva ", vi guidi nella lotta tra il Bene e il Male
Fratello don Ottavio, se non vuoi, se non volete essere sopraffatti, dovete difendervi nel modo che vi è consentito, pur sempre rimanendo nell'obbedienza, essendo questa virtù essa stessa un'arma di difesa, Lui, l'Onnipotente vi ha dato la possibilità di conoscere con precisione l'assedio con cui siete stati circondati e con cui lo siete tuttora, ma vi ha fornito anche tutti i mezzi, come ben sapete, per difendervi: circospezione, prudenza, preghiera, sacramenti e sacramentali, non vi rendano incerti l'incredulità di questo secolo e di tantissimi vostri confratelli, né l'insensibilità di molti Pastori, la Fede viva vi guidi nel vostro operare per il bene vostro e di tante anime.
Duplice quindi è il vostro fronte di difesa, interno ed esterno; il sacramento della Cresima vi ha fatto " soldati ", cioè vi ha fatto dei combattenti, il sacramento dell'Ordine vi ha fatto dei " comandanti " degli Ufficiali di questi soldati, quindi non lasciatevi ingannare, poiché oggi, l'ateismo cosi esteso come mai non fu, ha soffocato nella Chiesa questa coscienza (pag. 106) con l'oscuramento degli animi, portando ovunque indifferenza, inerzia e di conseguenza rovina e perdizione per tante anime, ti è noto che queste non sono esagerazioni fanatiche, questa è la triste realtà che porta il mondo verso il baratro, nel quale precipiterà per la sua cocciuta volontà nel rifiutare la Luce.
Per la malvagia e sottile malizia del nemico, di questo problema non si deve parlare
Non ti impressioni l'insistenza fratello don Ottavio, con cui tutti noi che siamo nella eterna beatitudine vi invitiamo a riflettere sul problema della lotta tra bene e male, poiché questo è il vero grande problema dell'umanità, perché in questo l'umanità è stata ed è ingannata, perché questo è il problema che ha causato la Morte in Croce del Figlio di Dio, del Verbo eterno di Dio fatto Carne. perché questo è il problema che Satana ha voluto togliere di mezzo agli uomini intensificando il suo inganno, la sua menzogna, perché questo è il problema, fai attenzione alla sottile e malvagia malizia del nemico, questo è il problema di cui non bisogna parlare, di cui non si " deve " parlare.
Don Ottavio, d.P. siete ministri di Dio e come tali dovete assolvere la missione da Dio assegnatavi di riportare sul tappeto questo vitale problema, centrale (pag. 107) problema, senza curarvi delle isteriche convulsioni di chi tradisce questa missione col pretesto che nelle loro Diocesi non possono accettare la Spiritualità di C., ne la vostra, lasciateli dire, pur nel rispetto della loro dignità Episcopale così male intesa e peggio ancora usata.
Avanti, vedete quanto vi siamo vicini, perché questo è il problema, il solo grande problema che interessa cielo e terra, Luce e Tenebre, Dio e Satana, salvezza e perdizione, questo è il problema che interessa Paradiso, Inferno e l'intera umanità, allora vedi ed intendi come non v'è esagerazione nella nostra insistenza, combattiamo fianco a fianco per la gloria di Dio e il bene delle anime, lasciamo i morti ai morti e avanti nel duro cammino.
Ti benedica, vi benedica Iddio Uno e Trino, benedica l'Associazione che come tale inizia embrionalmente il suo cammino, benedica il Signore i vostri passi, i vostri propositi di bene, ora e sempre (pag. 108)
L'Arcangelo Raffaele.
Scrivi fratello mio, sono don Armando Benatti.
E' stato detto che nell'Associazione Speranza l'amarsi è legge, perché chi non ama è nella morte, ma è legge per tutti i cristiani l'amarsi, è la legge eterna dell'Amore, cioè di Dio che è l'Amore, e la legge dell'Uomo-Dio il quale ha detto " vi ho dato un Comandamento nuovo, amatevi l'un l'altro come Io vi ho amati ", è la legge che affratella gli uomini, che li rende figli dell'Unico Padre che è Amore, è la legge che unisce gli uomini, per cui dovrebbe essere eliminato dalla terra l'odio che divide, l'odio che oscura, l'odio che uccide, l'odio che genera tanti mali, che fa versare e spargere tanto sangue, l'odio che porta all'astio, che esaspera gli animi e li rende infelici ...
Fratello don Ottavio, Dio, dell'amore, ne ha fatto una legge perché:
1 - come ti ho detto, essendo Lui l'Amore, non poteva fare altrimenti, uno non può non essere quello che è;
2 - non può essere in contraddizione con se stesso, e, l'amore, come bene ti ha detto S. Teresa del (pag. 109) Bambino Gesù, esige l'amore, non potrebbe essere altrimenti;
3 - avendo il nemico per eccellenza di Dio è dell'umanità, per odio, ferito mortalmente l'umanità inquinandola coi germi dell'odio, della gelosia, dell'invidia, e, avendo posto nella stessa umanità la causa prima della divisione che ha portato e porta gli uomini gli uni contro gli altri, di conseguenza ha raccolto il secondo frutto della malvagità del Maligno il fratricidio di Caino e, giù fino a noi, guerre interminabili, rivoluzioni... le cui vittime chi le può contare, e le violenze di ogni natura come si potrebbero spiegare altrimenti? bisognerebbe chiederlo ai Teologi presuntuosi, essi stessi causa di tante divisioni bisognerebbe domandarlo a tanti pastori di anime come spiegano il male nella natura umana, come questo male lo si potrebbe almeno in parte eliminare... ecco, perché Dio dell'amore ne ha fatto una legge perché l'amore è unione, e l'unione è sorgente di pace, di gioia, di serenità; l'Unigenito Figlio di Dio è morto perché noi siamo una cosa sola con Lui Uno e Trino:
4 - Dio, pur rispettando sempre, come ieri ti è stato detto, l'opera delle sue Mani, dell'amore ne ha fatto una legge quasi per forzare delicatamente la umanità verso il fine della Creazione e della Redenzione, che è la suprema felicità dell'uomo, ma che l'uomo non potrà mai raggiungere al di fuori dell'amore, senza l'amore! (pag. 110)
Fratello mio don Ottavio, questa è la tragedia dell'umanità, ha la felicità a portata di mano, ma il ladro deicida fa di tutto per impedire agli uomini il raggiungimento di questa felicità, don Ottavio, questo solo è il grande problema, questo conflitto che si perpetua nel tempo coinvolgendo le generazioni che si succedono le une alle altre, e la vera tragica storia dell'umanità.
Vi stia a cuore sempre e solo la Gloria di Dio, la verità e la salvezza delle anime
L'incredibile e l'inverosimile è di non voler fare di questo problema il centro fondamentale di tutta l'attività ecclesiale, infatti di mille pretesti si vale il nemico, presunzione, paure, rispetto umano, quieto vivere, interessi subdoli di carriera... in coloro che come " guide ", come " condottieri " del grande esercito dei cresimati, cioè di coloro che dovrebbero essere i veri combattenti per il trionfo della vita sulla morte spirituale, della luce contro le tenebre, della verità contro l'errore, per ottenere il suo malvagio scopo, a ragione l'Arcangelo Gabriele questa mattina stessa nel messaggio che ti ha dato, vi ha incoraggiato ad essere perseveranti nel bene in questa battaglia nella quale sono interessi di cui, maggiori non v i possono essere, interessi in cui sono in gioco i valori e le ragioni della Creazione e della Redenzione (pag. 111) dell'uomo, veri epicentri questi della storia del genere umano.
Non curatevi dei giudizi balordi di coloro che per abbietti motivi personali si ricusano di vedere, vi stia a cuore sempre e solo la Gloria di Dio, la Verità e la salvezza delle anime.
L'Associazione in cui, don Ottavio, la Provvidenza di Dio ti ha posto come guida, deve essere talmente permeata e compenetrata di questa luce, di questa vita divina che è l'amore, per cui diverrà virgulto prima, albero poi, cui tutti guarderanno e di cui si dirà, come delle prime comunità cristiane: " guarda come si amano ".
Don Ottavio, sempre uniti nell'amore a Lui, alla sua Mamma SS.ma, sempre uniti e vivi più che mai nella Comunione dei Santi, tutta la Chiesa trionfante e con voi, e come potrebbe essere altrimenti ?
Avanti con la benedizione di Dio Uno e Trino della Vergine Santa e con l'aiuto che noi per voi chiediamo. (pag. 112)
Don Armando Benatti.
Figlio mio, sono Gesù, scrivi.
Ancora una volta Io, Verbo Eterno di Dio ab aeterno generato dal Padre, fatto Carne nel Seno purissimo della Madre mia e vostra, mi rivolgo a te che da sempre ho prescelto come mio strumento per un grande disegno d'amore e di salvezza.
Sono Io, vero Dio e vero Uomo, presente in mezzo a voi nel mistero della Fede, vivo, reale, con la mia presenza racchiudente in se le due nature, la divina e l'umana, presente quindi anche fisicamente, presente come Redentore, Salvatore e Capo della mia Chiesa, ti ripeto della " mia " Chiesa, oggetto d'immenso
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Figlio carissimo,
sono Maria, la Madre del mio e tuo Gesù, mi pare giusto e logico che dopo di Lui abbia a parlarti anch'Io .
In un mio precedente messaggio di due anni fa * ebbi a dirti cose importanti circa la comunione mia con Gesù, ti dissi che si tratta di una comunione così perfetta, del tutto diversa di quella comunione che voi avete col Figlio mio divino, comunione di " natura ", Lui ha donato a Me la Sua natura Divina, Io poi donai a Lui la mia natura umana cosicché viviamo entrambi l'Uno dell'Altro in un modo unico, perfetto
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Don Ottavio, sono Mamma Nina,
quanta gioia mi dona il sapere i tuoi buoni rapporti con la Casa della Divina Provvidenza di Carpi, quanto bene ad essa e a te ne è venuto, le varie vicende tue e anche della Casa non hanno potuto recidere questi rapporti... tutto ciò è buono e bello, per cui bisogna ringraziare Dio e a Lui darne lode.
Don Ottavio, l'esperienza tua personale ti ha dimostrato come anche le opere di Dio che nascono sulla terra, non sono e non potranno mai essere perfette, hanno origine dalla Perfezione ma si sviluppano nelle imperfezioni di coloro che, pur sforzandosi di dare il meglio di se stessi, sono stati prescelti come strumenti di Dio per attuare i Suoi disegni di amore sempre e solo con le forze ed energie naturali, seppure corroborate con ricchezza di aiuti divini, e queste ricchezze di aiuti divini, non mancano mai nelle opere che sono di Dio, però l'entità e l'intensità di questi aiuti, pur rimanendo sempre di Dio, dipendono in buona parte dalla corrispondenza sensibile, pronta, generosa, perseverante, a volte, eroica, di coloro che Lui ha prescelto per queste opere. (pag. 122)
Don Ottavio, perché rivolgo a te queste parole? perché tu coi Soci fondatori dell'Associazione Speranza, coi membri del Consiglio di amministrazione, con D. e altri, siete gli strumenti da sempre eletti per l'Opera che in germe sta aprendosi alla vita per il bene di tante anime, per questo, don Ottavio, Lui ha voluto legarti all'Opera della Provvidenza, per questo Lui ha voluto che ne vedessi il nascere e l'avessi a seguire in tutti gli anni della sua infanzia, poiché l'Opera della Provvidenza è ancora bambina, il suo sviluppo infatti, lo vedrai dopo l'ora cruciale della purificazione .
Don Ottavio, tu sai bene quanto doloroso è stato per me soprattutto e per coloro che mi furono vicini in quei momenti duri e difficili, il parto dell'Opera della Divina Provvidenza, sai e conosci in parte, ma non sai tutto di quanto costo a me di sofferenza interiore ed esteriore, di quante umiliazioni sia essa intessuta, di quante lacrime sia essa impastata... tu vedi come ammirabili sono le vie di Dio, anche per te e già vicina l'ora del parto, non ti scandalizzi questo vocabolo, perché anche le opere di Dio, che da Dio sono, non potrebbero " essere " (cioè esistere) se non fossero anche delle creature unite a Dio, per dar vita ai suoi disegni divini.
Questo mio messaggio fallo leggere e rileggere a D., agli altri soci fondatori e ai membri del Consiglio. (pag. 123)
Chi non è nella Luce è nelle ombre di morte
Quante volte ti è stato ripetuto che le forze tenebrose dell'inferno non prevarranno, s'intende, purché la vostra corrispondenza sia come ti ho detto pronta, sensibile, generosa, perseverante e se è necessario eroica, sappi vedere in tutto e per tutto la mano di Dio; sei stato cacciato come un malfattore, che ti dice questo? che sei con Lui unito, che ti chiede di partecipare alla Sua Passione salendo con Lui il Calvario, che sei sulla strada giusta e che perciò nulla hai da temere, anche la Mamma Celeste te lo ha già detto col suo messaggio.
Don Ottavio, non è necessario che io ti rassicuri con quanta trepida gioia, fiducia e speranza seguo te, d.P. e gli altri che vi trovate nel bel mezzo della mischia, per il trionfo dell'amore sull'egoismo umano, per il trionfo della giustizia, della verità, per il trionfo di Dio sulle forze oscure delle tenebre così spavalde e oggi cosi sicure di se, così baldanzose, per aver trovato non solo il consenso ma la collaborazione di coloro che dovrebbero, nei piani di Dio, essere gli Alfieri di Dio nella lotta in atto, ma ciò non vi impressioni, Lui, è, era e sarà il più forte e il. vittorioso insieme alla Madre sua SS.ma e Madre nostra tenerissima.
Don Ottavio, chi non è nella luce è nelle ombre di morte; solo questa mattina ti è stato spiegato perché portano morte e nel tempo e nell'eternità e sono, (pag. 124) come sai, superbia, presunzione, sete di potere, volontà di emergere sopra tutti e sopra tutto, e, quelli che sono nelle ombre di morte, non possono vedere e, solo un grande miracolo potrebbe salvarli...
Dio benedica te, Dio e la Madre Sua SS.ma benedicano tutti; siamo con voi, vedi che la Comunione dei Santi è realtà sublime. Ci risentiremo. (pag. 125)
Manna Nina.
Fratello don Ottavio, sono Padre Benedetto.
Dall'ultimo nostro colloquio, quanti avvenimenti sono avvenuti e riguardanti il tuo cammino sulla terra e la Chiesa; non è molto che sono uscito dal tempo, ma qui nell'eternità tutto è presente, quindi si ha una visione delle vicende umane diversa da quella che si ha sulla terra, non che siano diverse in se le cose della vita umana, esse sono e rimangono le stesse, solo che da noi si vedono in un modo più completo, più perfetto del vostro, altro è vedere il fuoco da lungi altro e trovarsi fra le fiamme o dalle stesse esserne investiti, non che noi vediamo le vostre cose con distacco e indifferenza, l'amore che ci unisce è maggiore e più perfetto e sempre e ovunque ci unisce, non sarebbe amore se così non fosse, ma qui, noi seguiamo le vostre cose con un amore gioioso, sempre e solo gioioso, per voi invece è molto diverso.
Fratello don Ottavio, so che vivrai a lungo sulla terra, tu pure ne sei a conoscenza ma non ne sei molto soddisfatto, anche se ti sforzi, come giustamente fai, di volerti adeguare alla Volontà di Dio che non (pag. 126) hai bene interpretata; Lui ha accolto un tuo desiderio, una tua preghiera traendo da essa un duplice bene per te e per la Chiesa, per te, perché non solo ti da modo di espiare i tuoi peccati, e qui mi permetto di farti osservare che conviene pagare i debiti contratti con la Giustizia Divina qui sulla terra, nel tempo anziché nell'eternità, e anche per la Chiesa perché negli anni che ancora dovrai vivere, dovrai soffrire tanto, ma sarà sofferenza feconda di tanto bene e anche di tanti meriti, d'altronde Lui che ti ama, altro non ha fatto che esaudire un tuo desiderio, ringrazialo quindi, non Lo ringrazierai mai abbastanza per il grande dono che ti ha fatto; a questo dono infatti è legata la salvezza di tante anime, chi mai poi non sarebbe contento di occupare il posto a te assegnato nel piano divino della salvezza?
Che è un quarto di secolo di fronte all'eternità?
Fratello don Ottavio per quella fraterna amicizia che ci ha legato sulla terra mi sia concesso di dirti che non è giustificabile la tua perplessità al cui posto devi mettere tutta la riconoscenza e gratitudine che ti è possibile, che è un quarto di secolo di fronte all'eternità se i millenni dinnanzi a Lui che è l'eterno, sono come o meno di un soffio? hai forse dimenticato l'affermazione di tua sorella e cioè "se in Paradiso si potesse formulare un desiderio per me (pag. 127) sarebbe quello di ritornare sulla terra per centuplicare nel tempo e nell'intensità la mia sofferenza?"
Fratello don Ottavio tutti i Santi del Paradiso se un desiderio potessero avere sarebbe quello della tua sorella I. per questo ti dico, avanti per la strada assegnata e da sempre tracciata fino al traguardo finale, Lui, l'Amore Infinito, guida te e con te D.d.P. i Fondatori, il Consiglio di Amministrazione fino al raggiungimento della meta; non mettete a Lui i bastoni fra le ruote, il che vuol dire, fate in modo che vi sia una corrispondenza piena e perfetta, se così sarà, di nulla dovrete temere.
La folle illusione di Satana avrà presto il suo epilogo
Attorno a voi rugge il temporale, ma la vita sulla terra non è un susseguirsi di temporali, di buono e cattivo tempo, non è la vita sulla terra un susseguirsi di giornate luminose e piene di sole e di altre nuvolose e piene di pioggia?
La folle illusione di Satana avrà presto il suo epilogo, la Vergine Santa, Madre di Dio e Madre nostra gli schiaccerà il capo ed un'alba nuova si alzerà, e, tu fratello don Ottavio, assisterai al sorgere di quest'alba che farà bella e luminosa la Chiesa di Lui, uscita dal purissimo e Preziosissimo Suo Sangue, spettacolo nuovo al cielo e alla terra. (pag. 128)
Don Ottavio uniti sempre come da accordo fatto, non ci vedi ma pur ti siamo vicini, solo un tenue e per voi invisibile velo, ci toglie dai vostri occhi.
Ti benedica, vi benedica Dio Uno e Trino e con Lui la Vergine Immacolata ora e sempre. (pag. 129)
Padre Benedetto.