MaM
Messaggio del 25 dicembre 1996:Cari figli! Oggi sono con voi in modo speciale tenendo Gesù Bambino in braccio, e vi invito, figlioli, ad aprirvi al Suo invito. Lui vi invita alla gioia. Figlioli, vivete gioiosamente i messaggi del vangelo, che ripeto dal tempo in cui sono con voi. Figlioli, io sono vostra madre e desidero svelarvi il Dio dell'amore e il Dio della pace. Non desidero che la vostra vita sia nella tristezza ma che sia realizzata nella gioia secondo il vangelo per l'eternità. Solo così la vostra vita avrà senso. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Madre Pierina Micheli

7 agosto 1943

Questa mattina sono partita per Milano col Padre, per portarci a Centonara pei S. Esercizi. Pernottammo a Milano, e si ebbe un'incur­sione aerea bastante forte, che produsse ingenti danni. Noi fummo questa volta preservate. Quanta pena di fronte a tante disgrazie!

11 agosto 1943

 Centonara - Il viaggio da Milano a Centonara, del giorno 8 fu assai triste, constatando le gravi sciagure piombate sulle famiglie. Tutto fu irregolare, e invece di giungere alle 12 si arrivò alle 21, le Suore temevano del nostro arrivo. Il Padre incominciò i Santi Esercizi con la sua parola, chiara, profonda pratica, persuasiva. Primi Esercizi dati nell'umile casetta, che ci rifugia in si tristi tempi! Il Signore operi nelle anime!

La presenza del Padre mi tiene in pace, mi sento sicura...

12 agosto 1943

Gesù, abbi pietà di noi! Notte di angoscia! ondate di aeroplani turbarono la pace dei monti, annunciandoci nuovi disastri. Difatti la radio ci porta il bombardamento di Milano e di Roma. Ho il cuore stretto, non so fare altro che atti di abbandono, al Divino Volere. Gesù proteggi, difendi le mie care figlie e tutta l'umanità!

15 agosto 1943

Data memorabile! Nella Chiesa di Artò per la prima volta si svolse la cerimonia delle Vestizioni e Professioni delle Suore! La Chiesa preparata solennemente, come non mai fu vista. Al suono dell'organo le probande bianco vestite, seguite dalle Novizie entraro­no processionalmente e presero posto sull'altare. Incominciò il Santo Sacrificio. All'Offertorio, il canto del Veni Creator, e il nostro Vene­rato Padre incomincia la cerimonia della Vestizione... Rivolse al po­polo e alle Religiose parole calde, di unzione, mostrando la preziosità dell'atto che si andava compiendo. Canti e suoni si succedevano nella semplicità montanara, ma pur commovente!

Tutto riuscì nella pace del Signore, assisteva il R. Parroco e il R. Padre Fusarelli, Gesuita.

Sarebbe stato vero gaudio, se i continui bombardamenti non ci aves­sero tenuti angosciati, per la sorte di tante anime, giorni veramente tristi!

Nel pomeriggio, dopo aver assistito ai Vespri in Parrocchia, il nostro Padre impartì la Benedizione Eucaristica nella nostra Cappellina e ci rivolse ancora la Sua parola, che ci fa tanto bene. Giorni di grazie e di benedizioni! Il Signore aiuti a trarne frutti abbondanti di bene.

26 agosto 1943

Il Padre è assente, Gesù tace, le pene aumentano... desolazione, abbandono; il nemico mi fa passare notti amare, terribili... non ne posso più... qualche suora mi fa tanto soffrire, sento di non poter far loro nessun bene... Se sono io la causa di tutto, toglimi da questo posto... Forse era meglio rimanare a Milano... Gesù mio, mi abbando­no a Te!

29 agosto 1943

Ieri fu giorno di lagrime... fu debolezza! Gesù, Tu, vedi che non ne posso più.

Questa notte fu terribile... se non perdo la testa è una grazia... Mam­ma mia Immacolata, S. Silvestro, aiutami!

1 settembre 1943

Gesù non ne posso più! Senza Comunione... il Padre non viene... che agonia! Maria, aiutami! S. Silvestro, dove sei?

3 settembre 1943

Che gioia è venuto il nostro Padre a celebrare! mi sono confessata e la pace ritornò... Il fervorino del Padre, sopra lo spirito di vera, reale riparazione, mi diede tanta luce e nuovo slancio a volerlo essere. Gesù, aiutami!

4 settembre 1943

Questa notte in Cappella ripensando a quanto ci disse il Padre, che nella moltitudine che assiste alle funzioni riparatrici, solo sei o sette forse sono veramente riparatrici, provai gran pena e dissi a Gesù: io voglio, esserlo. Gesù, si presentò e mi disse con tenerezza infinita: STA TRANQUILLA, TU LO SEI; dicendogli io che non era Gesù, non potendo essere vero, perché tanto infedele e peccatrice, mi rispose: NON RAGIONARE, NON È MERITO TUO, CREDILO PER­CHÉ TE LO DICO IO!

Mi perdetti in Lui e partecipai vivamente alle Sue pene... Dalla vita del P. Rootam S. J.

Il distintivo di una perfetta comunità, non è quello di essere senza difetti, giacché è umanamente impossibile, ma si quello di ripararli e correggerli a tempo. Perciò i Superiori una volta conosciuta una man­canza hanno il dovere di manifestarla al colpevole e, se e necessario, di punirlo.

Un buon Superiore, diceva, ha non solo il diritto, ma il dovere di avvertire i sudditi, e un soverchio timore di recar dispiacere è colpe­vole e irragionevole, perché il Superiore deve supporre che i sudditi abbiano tanta virtù da ricevere con umiltà gli avvisi e le correzioni. Nostro Signore non può amare quei Superiori i quali chiudono gli occhi sui difetti, finché non sono molto radicati, e dopo s'inquietano e fanno correzioni severe. Questo modo di agire non corregge, ma inasprisce l'animo dei sudditi.

7 settembre 1943

Notte atroce! Ebbi come tutto il corpo raggomitolato e il nemico mi minacciava... il timore è di offendere Gesù...

Questa mattina, appena scesa, mi gettò a terra, mi calpestò dicendo: caccia via quel brutto negro ... prova a far la Comunione, rimarrai paralizzata tu e lui...

Ma venne il Padre e portò la pace ... Dopo la Messa ci fece una breve, profonda meditazione: Vergini prudenti, riattivate le vostre lampade perché lo Sposo è vicino.

Le Vergini prudenti ripulirono le lampade e con la fiaccola lucida e bella incontrarono lo Sposo. In questo tempo di morte, di sangue, di dolore, lo Sposo si avvicina.

Ecce Sponsus! Nella tribolazione l'anima o si dilata, si allarga verso lo slancio della croce, o si restringe in una cupa desolazione che può portare alla rovina.

Ecce Sponsus! e Gesù viene nelle tenebre di un corpo stanco, d'un cuore lacerato. Riattivate le vostre lampade. Lucignolo più lucido, olio prezioso perché la fiaccola risplenda. Voi sentite che lo Sposo si avvicina, nelle tribolazioni di ogni giorno. Vita interiore più profonda, olio, ossia amore più ardente; vasetto che è il vostro cuore puro, retto.