Eccomi a Roma, sono partita questa mattina da Milano con Suor Silvestra, Suor Benedetta. Fino a Firenze viaggiammo col nostro Padre. Ci si sentiva accompagnate da Gesù.
La notte scorsa fu terribile: battiture soffocazione. Mio Dio, che ore atroci... che non Ti offenda o Gesù, mai! Da qualche giorno soffrivo tanto, ma rimanevo sola con la mia angoscia. Gesù però mi fece capire che l'umile ricorso a Chi lo rappresenta in terra, era più gradito a Lui. Così feci ed entrò un poco di pace.
Il nemico rabbioso di questo, mi fece dei dispetti, gettandomi al muro, o altro, dicendo - ora va a dirlo al Padre. -
Festa di Cristo Re - Si fece il ritiro del mese. Giornata di preghiera. Le meditazioni del Padre portarono tanta luce all'anima mia, e un desiderio grande di dare dare dare a Gesù tutto...
Riforma particolare di questo mese, sia un lavoro intenso per imitare la mansuetudine di Gesù, con il controllo dell'esame particolare. Guardare il Modello, e non darmi pace fino a sapermi dominare...
Questa mattina prima della Comunione il Padre ci rivolse sante parole: Beate le anime che si lavano nel Sangue dell'Agnello - e l'anima mia si trovò inabissata in Dio, immersa nel Sangue Divino, ne usciva candida come la neve, e Gesù l'appoggiò al Suo Cuore e: sempre così, sempre così diceva... Quando Gesù è sceso in me, compresi quante anime non si lavano nel Sangue di Gesù, quante Lo usano a loro condanna, pena sensibilissima al Suo Cuore... Desideri d'immolazione, di penitenza... ma nel l'ubbidienza... Nonostante il trambusto di oggi, questa pena mi ha accompagnato, ed è un tormento il non poter fare nulla per portare a Gesù tutte le anime...
Che neppure una goccia del Tuo sangue cada infruttuosa su di me, miserabile. Gesù Tu lo sai che Ti amo...
Beate le anime che si lavano nel Sangue dell'Agnello - Queste parole mi rimasero scolpite nell'animo... ci ripenso senza volerlo e mi sento come investita da profondo raccoglimento e perduta in Dio.
Lavarsi nel Sangue dell'Agnello vuoi dire accostarsi a Lui per imitarLo, ricopiando i suoi esempi... accostandosi a Lui ogni mattina perché purifichi l'anima nostra ... lavarsi nel Suo Sangue all'aurora e al tramonto del giorno ... O Gesù che neppure una goccia vada perduta per l'anima mia! accetta l'olocausto totale di me miserabile, perché non cada invano sulle anime altrui!
La notte fu terribile... Sempre la presenza del nemico... stetti parecchie ore come soffocata.. obbligata poi ad imprecare... o Gesù che non Ti offenda... oggi desolazione, oscurità... il Padre non c'è ... Gesù, Tu ci sei, non è vero?
Questa mattina temevo comunicare, perché la notte agitata e tormentata dal nemico, mi dava la sensazione di essere in peccato, ma arrivò il Padre, e tornò la calma. Quanto è buono il Signore coi miserabili!
Le parole rivolteci dopo la S. Messa, mi animarono, mi diedero nuova forza a camminare nel Divino Volere.
Vigilia di tutti i Santi. Chi furono? che fecero? Furono uomini come noi. Lottarono costantemente contro satana, contro se stessi, contro il mondo, e rivestiti della corazza della fede, speranza e carità affrontarono la lotta.
È aspro lottare, ma è molto dolce essere incoronati.
Perdono Gesù della mia poca generosità nella lotta. Costi quello che costi, voglio seguirti fra gli intimi...
Nota - Quando fui all'Eremo portai Suor M. Ildefonsa, perché dovendo dare la tesi per la laurea in lettere, e dovendo trattare in particolare di S. Silvestro e dell'Eremo, ne avesse vantaggio. Suor Angelica in occasione dei 25° di vita Religiosa; nel ritorno la portai a Perugia a visitare la zia Suora Benedettina, unica parente in Italia. Fu una santa soddisfazione per entrambe. Come è bello procurare un po' di gioia agli altri. Questa notte il nemico tornò a disturbarmi, fece fuoco in camera, mi buttò al muro e mi faceva imprecare... Gesù, che non Ti offenda e poi tutto quello che vuoi... Essere la gioia di Gesù... che Lui goda, e Suor Pierina soffra!
Desidero la sera per stare sola con Gesù, e poi aridità, desolazione, sonno, stanchezza... devo lottare per essere fedele all'orario... che importa... so per fede che Gesù è là, nel Santo Tabernacolo... che io non lo senta, ma che Lui mi senta... che io soffra, ma Gesù goda... che io sia all'oscuro, ma le anime nella luce...
Dimenticai notare quanto mi passò la sera dei 31 ottobre. Il Padre telefonò che sarebbe venuto. Io per non disturbarlo, mi mostrai tranquilla e le pregai a non venire. Appena terminata la telefonata il nemico si avventa e: ci sei ora, mi dice. Ricorsi a S. Silvestro e: io rinunciai al Padre per non strapazzarlo, ora tu pensa a me. Entrai in Cappella ed Egli mi attendeva. Recitò con me Mattutino e Lodi, mentre ci accompagnava un'armonia celeste. Quanta bontà mio Dio!
Io, miserabile peccatrice!... che Ti sia fedele o Gesù, anche nella lotta, nell'angoscia, nella tentazione... sempre...
Il nemico è sempre al mio fianco. Non lo vedo ma lo sento... Oggi sono tentata d'ira, di gola... non cedo, ma quanto mi sento umiliata! Gesù, aiutami...