Festa del Santo Volto! Le parole non servono a dire la bontà di Gesù... l'impronta del Tuo Santo Volto sul mio cuore! ... che hai fatto Gesù!... e poi quante finezze d'amore in questo giorno! Due Sante Messe, l'adorazione, la parola del Padre! quante grazie! E io che farò? O Gesù, tutto quello che Tu vuoi ... tutto, tutto, ma agisci Tu, perché già sai quanto sono debole ...
Da parecchi giorni non scrivo... ho sofferto tanto... ma ho saputo rendere preziosa per le anime la sofferenza? non so: ho offerto, ma... quello scoramento... quella amarezza... quelle ribellioni... Gesù mio, perdono! Quante umiliazioni, quante pene! come è brutto vivere in un mondo ove tutto è inganno e malizia! O Gesù, ho sete di Te, del Tuo amore! dammene una stilla che incendi il mio cuore freddo, duro; ho bisogno di amarti, così soffrirò con gioia e consolerò il Tuo Cuore. Gesù voglio tutto quello che Tu vuoi. Costi quello che costi.
O Gesù come sono debole... quanta amarezza... perché? non è sincero il mio desiderio di soffrire? Il nemico questa notte mi ha turbato tanto; ho peccato? Non so. Il Padre non c'è ... debbo fare la Comunione... l'obbedienza lo vuole. - Vincere il demonio con l'obbedienza - Attenta anima mia.
Non ho fatto la S. Comunione! che pena! ho disubbidito? Non so... non capisco più nulla... il nemico mi soffocò e caddi.
Anche oggi, senza Gesù! ho avuto paura dato le minacce di questa notte e ho preferito lasciare che fare pubblicità... Gesù, non ne posso più! Ho incominciato il ritiro di oggi in lotta... il nemico incalza e sono continuamente tentata a sospenderlo e prendermi un poco di svago!... no Gesù, non voglio cedere... accetta il mio tormento... S. Silvestro scaccia quel brutto mostro... Mi affido a Te: Vincenti dabo manna absconditum
Coraggio e confidenza
Oggi sono un po' calma, e ne approfitto per ubbidire e notare qualche cosa dei giorni trascorsi. È ben poca cosa quello che si può scrivere!... Le notti dei 27, 28, 29 marzo furono terribili. Il maligno tentò tutte le forme per condurmi alla disperazione. Mi tenne per più ore come paralizzata, incitandomi a bestemmiare Gesù e il suo S. Volto. Parecchie volte mi minacciò di finirmi se avessi parlato ancora al Padre... minacce e paure per ricevere Gesù... mi vedeva come dannata, preda del nemico, ipocrita tutta la mia vita... nessun aiuto sensibile da parte del Cielo... impossibilità di ricorrere al Gesù della terra... Il giorno trenta si ebbe il ritiro, sfinita in tutti i sensi passai la giornata in una angoscia e in un isolamento terribile... non potevo parlare al Padre, o era il nemico che agiva su di me, e mi teneva legata. Nell'ora di adorazione sentivo come un'impressione d'essere odiata da Gesù, una spinta a lasciare la Cappella per non contaminarla, ma poi quando il Padre, rivolto a Gesù gli parlava per noi, cercai di ripetere le sue parole e provai un poco di sollievo; Gesù mi ottenne la grazia di aprire il mio animo e mi ridiede la calma!
La notte dei 31 fu pure di lotta, ma fortificata dalla parola del Padre, e risoluta ad obbedire seppi conservarmi calma, per pura grazia del Signore.
- Il demonio lo vincerò con l'ubbidienza e l'umiltà
Il primo e il due aprile il nemico aumentò gli attacchi. Credetti di perdere la ragione. Insinuò di togliermi la vita... il solo ricordo mi fa spavento. O Gesù non sia mai che abbia a cedere... Mi trascinò per il corridoio più volte, e mi ossessionava con tal forza, che se non ho fatto uno sproposito lo devo alla bontà di Gesù che sostiene e difende stando nascosto.
Ho telefonato al Padre per avere un aiuto e mi calmai un poco. Il maligno però mi fece un tranello. Mi telefonò come fosse il Padre e tale io lo credetti, dicendomi - ho pensato che è meglio lasci la S. Comunione perché non vorrei che fosse in peccato mortale. Tornai in cappella e passai un'ora di angoscia indescrivibile. Alla Comunione, sento toccarmi la spalla, non faccio caso, un secondo tocco più marcato, mi volto e, S. Silvestro è al mio fianco: su, su andiamo alla Comunione che t'accompagno io - Ricevetti Gesù vicino al mio caro santo, si fece gran luce nell'animo mio, compresi l'arte diabolica, e in una pace profonda Gesù mi disse che era contento di me, e che aveva con le mie sofferenze illuminate tante anime. Il mio caro Santo mi stette vicino più ore. Quanto è buono Gesù con me, che diffido tanto di lui in certi momenti!
Sono ancora in tenebre, provo un'amarezza che non so spiegare, ma sono calma, disposta a seguire Gesù al Calvario, a dare tutto tutto, ma in cambio voglio tante anime! Una sola cosa Ti chiedo o Gesù: che nulla trapeli all'esterno; che possa compiere i miei doveri, a bene delle anime che mi hai affidato e che mi sono tanto care... Se è di Tua volontà che queste lotte acute si sospendono, te lo chiedo per ubbidienza. Io non voglio nulla di mia volontà, ruina di tutto, ma voglio tutto quanto vuole l'ubbidienza, e lo voglio per l'unico fine di piacerti. Primo venerdì del mese - Il maligno mi ha fatto un brutto tiro... al mattino mi impedì la Comunione... Ho provato una pena così profonda, che non posso esprimere... Ma Gesù sempre buono coi miserabili mi consolò con... Grazie, Gesù, grazie.
Questa notte mentre stavo in preghiera, Gesù si mostrò in uno stato impossibile a descrivere e mi disse: SOFFRO, SOFFRO TANTO... e dicendo io perché soffrisse tanto mi rispose: SOFFRO PER TANTE ANIME A ME CONSACRATE CHE Si RIFIUTANO DI SOFFRIRE E NON POSSO FARE DI LORO QUANTO VORREI. ACCETTI TU DI SOFFRIRE IN QUESTI GIORNI CON ME, GRANDI PATIMENTI PERCHÉ IO POSSA DARE TANTA LUCE A QUESTE ANIME SVENTURATE E NON VENGA SCACCIATO... O Gesù, tutto quello che Tu vuoi, risposi, sempre che l'ubbidienza lo permetta. QUANTO MI CONSOLA LA TUA SOTTOMISSIONE, mi disse Gesù con tenerezza infinita; e mi trovai perduta in un oceano di amore. Quando mi riebbi, l'animo mio era in una pace profonda, provai un grande desiderio di dare a Gesù ogni genere di martirio... Mi vedo tanto debole, tanto miserabile, che all'atto pratico tremo... ma Gesù mi conosce, farà Lui tutto!
Ho passato ore opprimenti! sentivo sopra di me il peso dell'ira di Dio... il demonio si scatenò furiosamente e tentò in tutti i modi di turbarmi. So per fede che Gesù mi ama. Basta.
Questa notte, presa da forti dolori di stomaco, e credendo fossero le undici e minuti, stavo per prendere un poco di laudano, quando mi sento fermare il braccio. Era il mio caro S. Silvestro - No, no, figliuola, sono le dodici e cinque, dopo ti accorgi e non fai la Comunione. Ti fa male qui - Mi fece una croce, e il dolore scomparve. Da una decina di giorni non ritenevo cibo, e anche questo disturbo passò. Nell'adorazione Gesù mi disse: - VUOI PARTECIPARE ALLA TRISTEZZA DELLA MIA ANIMA NEL GETSEMANI? - Sì, Gesù, risposi, sempre se sia nell'ubbidienza. Fui all'istante invasa da questa pena, impossibile a descrivere...
Il nemico mi fece passare momenti angosciosi - fece di tutto perché giurassi di non parlare al Padre.
La giornata di oggi la passai nell'impossibilità di agire in tutti i modi. Ribellione, tristezza, durezza... e Gesù nonostante la mia cattiveria, mi usò un atto di delicata carità... il Padre mi aiutò a parlare, a vincere il nemico che mi teneva legata, e mi ritornò la calma.