Oggi sono un po' calma, e ne approfitto per ubbidire e notare qualche cosa dei giorni trascorsi. È ben poca cosa quello che si può scrivere!... Le notti dei 27, 28, 29 marzo furono terribili. Il maligno tentò tutte le forme per condurmi alla disperazione. Mi tenne per più ore come paralizzata, incitandomi a bestemmiare Gesù e il suo S. Volto. Parecchie volte mi minacciò di finirmi se avessi parlato ancora al Padre... minacce e paure per ricevere Gesù... mi vedeva come dannata, preda del nemico, ipocrita tutta la mia vita... nessun aiuto sensibile da parte del Cielo... impossibilità di ricorrere al Gesù della terra... Il giorno trenta si ebbe il ritiro, sfinita in tutti i sensi passai la giornata in una angoscia e in un isolamento terribile... non potevo parlare al Padre, o era il nemico che agiva su di me, e mi teneva legata. Nell'ora di adorazione sentivo come un'impressione d'essere odiata da Gesù, una spinta a lasciare la Cappella per non contaminarla, ma poi quando il Padre, rivolto a Gesù gli parlava per noi, cercai di ripetere le sue parole e provai un poco di sollievo; Gesù mi ottenne la grazia di aprire il mio animo e mi ridiede la calma!
La notte dei 31 fu pure di lotta, ma fortificata dalla parola del Padre, e risoluta ad obbedire seppi conservarmi calma, per pura grazia del Signore.
- Il demonio lo vincerò con l'ubbidienza e l'umiltà
Il primo e il due aprile il nemico aumentò gli attacchi. Credetti di perdere la ragione. Insinuò di togliermi la vita... il solo ricordo mi fa spavento. O Gesù non sia mai che abbia a cedere... Mi trascinò per il corridoio più volte, e mi ossessionava con tal forza, che se non ho fatto uno sproposito lo devo alla bontà di Gesù che sostiene e difende stando nascosto.
Ho telefonato al Padre per avere un aiuto e mi calmai un poco. Il maligno però mi fece un tranello. Mi telefonò come fosse il Padre e tale io lo credetti, dicendomi - ho pensato che è meglio lasci la S. Comunione perché non vorrei che fosse in peccato mortale. Tornai in cappella e passai un'ora di angoscia indescrivibile. Alla Comunione, sento toccarmi la spalla, non faccio caso, un secondo tocco più marcato, mi volto e, S. Silvestro è al mio fianco: su, su andiamo alla Comunione che t'accompagno io - Ricevetti Gesù vicino al mio caro santo, si fece gran luce nell'animo mio, compresi l'arte diabolica, e in una pace profonda Gesù mi disse che era contento di me, e che aveva con le mie sofferenze illuminate tante anime. Il mio caro Santo mi stette vicino più ore. Quanto è buono Gesù con me, che diffido tanto di lui in certi momenti!
Sono ancora in tenebre, provo un'amarezza che non so spiegare, ma sono calma, disposta a seguire Gesù al Calvario, a dare tutto tutto, ma in cambio voglio tante anime! Una sola cosa Ti chiedo o Gesù: che nulla trapeli all'esterno; che possa compiere i miei doveri, a bene delle anime che mi hai affidato e che mi sono tanto care... Se è di Tua volontà che queste lotte acute si sospendono, te lo chiedo per ubbidienza. Io non voglio nulla di mia volontà, ruina di tutto, ma voglio tutto quanto vuole l'ubbidienza, e lo voglio per l'unico fine di piacerti. Primo venerdì del mese - Il maligno mi ha fatto un brutto tiro... al mattino mi impedì la Comunione... Ho provato una pena così profonda, che non posso esprimere... Ma Gesù sempre buono coi miserabili mi consolò con... Grazie, Gesù, grazie.