MaM
Messaggio del 25 maggio 2017:Cari figli! L’Altissimo mi ha permesso di invitarvi di nuovo alla conversione. Figlioli, aprite i vostri cuori alla grazia alla quale tutti siete chiamati. Siate testimoni della pace e dell’amore in questo mondo inquieto. La vostra vita qui sulla terra è passeggera. Pregate affinché attraverso la preghiera aneliate al cielo e alle cose celesti ed i vostri cuori vedranno tutto in modo diverso. Non siete soli, Io sono con voi e intercedo per voi presso mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Essere con Qualcuno per...

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Per Adamo ed Eva doveva essere bellissimo incontrare ogni giorno il Signore, alla brezza della sera. Avevano certamente tante cose da condividere, ma doveva essere bello anche stare semplicemente con Lui, sentire il rumore dei suoi passi mentre si avvicinava, respirare il profumo di Dio, guardarlo negli occhi, sentirsi presi per mano da Lui,... e questo finché l’incanto è finito con il peccato originale. Erano con Lui semplicemente per la gioia di stare insieme.

Per i Beati e i Santi del Cielo, per Maria Santissima, per tutto il Paradiso deve essere una gioia infinita bearsi della Presenza di Dio Trinità e contemplarne il Mistero. Ma la stessa Beata Vergine Maria in Cielo è la gioia e, come dice il Canto, è il Paradiso di Dio (cfr. Maria sei l’unico fiore).

Di Gesù il Padre dirà due volte: “Questi è il figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto.”

Dio non può stare senza di loro ed essi non possono stare senza di Lui!

Spesso i miei pensieri si fermano su alcune parole di Gesù come queste.

“Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.” (Gv. 1, 39). Quante fermate di Gesù!...

“Se non rimanete in me non potete portare frutto” (Gv. 15, 1-8).

“Rimanete con me. Se osserverete i miei Comandamenti resterete nel mio amore, come anch’io... Rimanete nel mio amore.”  (Gv. 15.9-10)

“Restate qui e vegliate con me.” (Mt. 26, 36-41). Pietro respirava un’aria diversa da quella del Tabor, quando aveva esclamato: “Signore, è bello per noi stare qui. Se vuoi...” (Lc. 9, 33)

Questi inviti mi sembrano luminosi. Il verbo “rimanere” è caro soprattutto all’Evangelista Giovanni. Esso significa abitare, dimorare, restare, vivere con essere dentro, piantarsi, collocarsi, inserirsi, divenire una cosa sola.

Anche Maria ama questo verbo, perché ci ripete sempre che Lei è “con noi”.

Possiamo dire che Maria è  permanentemente in Cielo, visto che spesso all’inizio dei Messaggi ci dice che il Padre la invia a noi, o le permette di venire in mezzo a noi.

È vero che quasi sempre Lei ci dice che Lei è con noi e che intercede per ciascuno di noi. Mi domando dove ha gli occhi Maria: immersi in Dio o occhieggianti sulla terra, per non perdere di vista noi Suoi figli?

Essere con qualcuno significa amarlo, essere interessato a qualcuno. È come dire: “Tu mi interessi.. Tu mi appartieni.. Non posso stare senza di te!”

Anche noi siamo invitati a stare con il Signore, a perseverare nella sua presenza. Ed è questo il senso dell’invito spesso ripetuto di pregare senza stancarsi, senza fine, finché la preghiera non diventi gioia per noi, finché non sentiamo la gioia di stare alla presenza del Signore.

Siamo invitati a rimanere con il Signore, a rimanere nella preghiera, per un qualche fine preciso, che non sia legato solo alla nostra gioia e realizzazione, ma anche a collaborare per la realizzazione di progetti precisi che Maria conosce bene e che sono importanti per Lei. Certamente, come Lei ci dice, Lei vuole arrivare al cuore di tutti i suoi figli, anche di quelli che non sono coscienti dell’Amore di Dio e del suo Amore.

Questo verbo mi sembra importante nell’imminenza del Natale nel quale accogliamo l’Emanuele, il Dio con noi! Non è così scontato riuscire ad accoglierlo. Si può fare Natale anche senza di Lui, ma semplicemente con tutto un contorno che non ha nulla da vedere con Lui. A che serve anche un semplice panettone se non è condiviso nel Suo Nome con chi ci vive accanto o con chi ci passa accanto anche per poco? Che cosa se ne fa di un panettone accanto alla Sua Grotta? È forse segno del nostro interesse per Lui? O non  suscita forse in noi altri pensieri e progetti lontani da Lui?

Credo che dobbiamo domandarci se siamo disposti a stare con Lui e per che cosa.

L’Emanuele, il Dio con noi, viene per stare con noi, ma trova egli cuori disposti a stare con Lui? Quale è la compagnia che cerchiamo più spesso? Con chi vorremo trascorrere il nostro Natale e perché? Ognuno può dare la propria risposta.

Intanto camminiamo decisamente  verso Colui che viene... che è in mezzo a noi, per essere sempre con noi, fino alla fine del mondo.

Vi auguro ogni bene e Vi benedico.

P. Armando Favero O.M.I.