La forza dei termini..

Sorprende la chiarezza e la forza di alcune espressioni del Messaggio del 25 u.s. là dove la Regina della Pace invita tutti i Suoi “cari figli” a non misurare rinunce, digiuni e preghiere, ma a non essere genericamente “più” generosi, ma proprio “generosi” senza misure.
Ella sottolinea ancora che coloro che sono nella prova non sono semplicemente “gli altri” ma i “nostri fratelli e sorelle”, come S. Paolo chiamava i cristiani, ma qui con una maggiore ampiezza che “include” tutti, e che “non esclude” nessuno, perché Maria ai piedi della Croce è diventata Madre di tutti, anche dei crocifissori. Il primo suo figlio è stato il buon ladrone al quale Gesù ha detto: “In verità ti dico: oggi sarai con me in Paradiso.” Ricordiamo che il due del mese Maria viene a pregare proprio “per coloro che non hanno ancora conosciuto l’Amore di Dio.”
C’è poi un invito esplicito e forte ai Sacerdoti e ai Consacrati ad “amare con maggiore ardore Gesù” per lasciare che lo Spirito “ li riempia con la Sua gioia”, non solo un luogo come il Cenacolo, ma tutto il loro essere come negli Apostoli. Essi uscirono subito da quel luogo, e cominciarono a parlare in varie lingue e a testimoniare il Mistero sperimentato, testimoniandolo anche a prezzo di molte percosse, del carcere e della loro stessa vita. Qui mi sento molto coinvolto e toccato perché sento rivolte a me la reiterata domanda di Gesù a Pietro: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami tu più di costoro?.. Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle”, anche se io potrei rispondere come Pietro forse con un meno impegnativo “ti voglio bene”, già grande, ma non pieno come un “Sì, ti amo!”..
Infine sottolineo la constatazione di Maria: “Molte anime sono nel peccato”!... quel peccato spesso non riconosciuto e anzi negato del “non è mica peccato”, o “non ho nessun peccato”. Qui dobbiamo riconoscere i “nostri peccati” e ognuno di noi è chiamato a “rinunziare ai propri peccati.” Maria ci dice qui il perché sono in questo stato: “perché non c’è nessuno che preghi e si sacrifichi per la loro conversione” e salvezza, come aveva già dichiarato ai pastorelli di Fatima.
Osservando queste espressioni mi rendo conto che non c’è più tempo da perdere, né da tergiversare, sostenuti dalla Presenza e dalla Preghiera di Maria che ci vuole gioiosi e non “poveri martiri”. Infatti le parole del Messaggio del 25 settembre u.s. vogliono imprimere una accelerazione e dare una svolta nella vita dei cristiani, nella nostra vita. Prendiamone atto, riflettiamo, preghiamo e decidiamo...
Siete nella mia preghiera e vi benedico.
P. Armando
Fonte: ML Informazioni da Medjugorje