Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 6 giugno 2025 - San Norberto (Letture di oggi)

Quando si incomincia a introdurre l'ozio, la comunità  resta bell'è rovinata; invece, finché si lavorerà  molto nessun pericolo per voi. (San Giovanni Bosco)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Venerdì della 7° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

Giunse pertanto ad una città della Samarìa chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samarìa ad attingere acqua. Le disse Gesù: "Dammi da bere". I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: "Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?". I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stesso gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva". Gli disse la donna: "Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?". Rispose Gesù: "Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna". "Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perchè non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua". Le disse: "Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui". Rispose la donna: "Non ho marito". Le disse Gesù: "Hai detto bene "non ho marito"; 18infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero". Gli replicò la donna: "Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare". Gesù le dice: "Credimi, donna, è giunto il momento in cui nè su questo monte, nè in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perchè la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perchè il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità". Gli rispose la donna: "So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa". Le disse Gesù: "Sono io, che ti parlo". (Gv 4,5-26)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Una preghiera a caso ....

Invocazione a S. Gabriele

Grande arcangelo Gabriele, mi rivolgo a te con speranza infinita. Ai tempi di Erode, re di Giudea c'era un sacerdote di nome Zaccaria, che aveva per moglie Elisabetta: non avevano figli, perché Elisabetta era sterile ed erano entrambi avanti con gli anni. Tu sei apparso a Zaccaria e gli hai detto: « La tua preghiera è stata esaudita: tua moglie partorirà un figlio, che sarà per te causa di gioia e di allegria, perché sarà grande davanti al Signore». Sei stato sempre tu ad annunciare a Maria che lo Spirito Santo sarebbe disceso su di lei e che sarebbe rimasta incinta. San Gabriele, tu che sei chiamato l'angelo dell'Annuncio non ho sempre osservato in maniera irreprensibile, come faceva Elisabetta, i comandamenti e i precetti del Signore, ma ti prometto di fare tutto il possibile, se vorrai intercedere per me affinché mi vengano concesse la felicità e la grazia della maternità. Amen