Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 21 luglio 2025 - San Lorenzo da Brindisi (Letture di oggi)

Trattate forse i poveri come le vostre pattumiere, dandogli qualunque cosa non possiate più usare o mangiare? Non posso mangiare questo cibo, così lo darò al povero. Non mi serve più questa cosa o quel pezzo di stoffa, così la darò al povero. Mi illudo in questo modo di condividere la povertà  del povero, mi identifico con il povero che servo? Sono una cosa sola con lui? Condivido con lui come Gesù ha condiviso con me? (Madre Teresa di Calcutta)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Lunedì della 16° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

Giunse pertanto ad una città della Samarìa chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samarìa ad attingere acqua. Le disse Gesù: "Dammi da bere". I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: "Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?". I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stesso gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva". Gli disse la donna: "Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?". Rispose Gesù: "Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna". "Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perchè non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua". Le disse: "Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui". Rispose la donna: "Non ho marito". Le disse Gesù: "Hai detto bene "non ho marito"; 18infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero". Gli replicò la donna: "Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare". Gesù le dice: "Credimi, donna, è giunto il momento in cui nè su questo monte, nè in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perchè la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perchè il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità". Gli rispose la donna: "So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa". Le disse Gesù: "Sono io, che ti parlo". (Gv 4,5-26)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Una preghiera a caso ....

Preghiera per la canonizzazione dei bambini uccisi dall’aborto

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Padre onnipotente ed etemo, invocando lo Spirito Santo, il Signore donatore di vita, e confidando nel potere salvifico del nome di Gesù e del Suo preziosissimo sangue, credo fermamente che tutti i bambini che sono stati volontariamente privati della vita per mezzo dell'aborto, sono stati lavati nel sangue di Gesù e sono per certo veri martiri che "vivono nel Signore" (1), poiché hanno ricevuto il battesimo di salvezza nel sangue. Ti prego, Padre Celeste, in considerazione della silenziosa testimonianza resa alla Tua santa parola, che proibisce assolutamente l'uccisione di innocenti, di concedere, attraverso l'intercessione di Maria, Madre delle Ferite Nascoste e Mistiche, di S. Giuseppe, di S. Giovanni Battista e di tutti i martiri e i santi, che questi piccoli compagni dei primi santi innocenti siano riconosciuti dalla Madre Chiesa affinché dalla ricchezza di meriti contenuta nel loro martirio si possa attingere più abbondantemente.

Con fiducia Ti imploro, caro Signore, attraverso l'intercessione dei milioni di bambini martiri uccisi nel grembo matemo, i cui angeli contemplano il Tuo volto, di concedermi:.. (citare la grazia che si desidera).

Padre onnipotente, fa' che alla loro testimonianza al Tuo Divino Figlio Gesù Cristo, che è la Via, la Verità e la Vita, sia data voce nella Chiesa Universale per proclamare in modo ancora più eloquente la Sua vittoria sul peccato e sulla morte. Possa il loro martirio dare al mondo ampia testimonianza della Verità e degli insegnamenti della Santa Chiesa Cattolica per la salvezza delle anime e per l'etema gloria della Santissima Trinità.

Oh, mio Gesù, Divina Innocenza, trionfa nell'innocenza crocifissa di quei piccoii Amen.

Nota:
(1) Papa Giovanni Paolo II, Enciclica Evangelium Vitae, 1999. Capirete che niente è definitivamente perso e potrete anche chiedere perdono per vostro figlio, che ora vive nel Signore.