Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 21 luglio 2025 - San Lorenzo da Brindisi (Letture di oggi)

Prova a perdonare chi ti ha fatto del male. Prova a guardare con indulgenza chi non si comporta bene con te. Prova a guardare oltre le apparenze. Se hai dei figli allora conosci l'importanza di ogni piccolo atto di indulgenza. Infatti se il tuo amore dovesse dipendere dal loro comportamento, sarebbe difficile amarli. Ma il tuo amore va oltre il loro comportamento. Sarebbe bello se tu riuscissi ad adottare lo stesso metro anche con chi non si comporta bene con te e guardarlo con gli stessi occhi indulgenti con cui guardi il tuo figlio. Il che non vuol dire che tu debba fingere che tutto vada bene. Invece di irritarti e puntare il dito, prova a pensare che forse quel poveraccio stia attraversando un brutto momento. In fondo, anche lui è un figlio del Padre celeste ed è amato da Lui come te. Prova a guardarlo con gli occhi di Gesù. (Don Nikola Vucic)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Lunedì della 16° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: "Chi dice la gente che io sia?". Ed essi gli risposero: "Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti". Ma egli replicò: "E voi chi dite che io sia?". Pietro gli rispose: "Tu sei il Cristo". E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. (Mc 8,27-30)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Una preghiera a caso ....

Preghiera di un povero

Finora, o mio Dio, io non ho badato se non agli incomodi, e alle pene del mio stato, e non ho punto considerati i suoi vantaggi. Per questo invece di profittarmene, come io doveva, mi sono abbandonato ai fastidi, allo scoraggiamento, e ciò che peggio si è, ai lamenti, alle mormorazioni, alle impazienze. Ve ne dimando perdono, o Dio di bontà; io giudicava le cose secondo la cieca natura, e non secondo la fede. Ora accetto le pene della mia condizione, e umilmente mi sottometto agli ordini vostri. Oh! quando io penso che voi stesso, mio adorabile Salvatore, avete eletto questo stato a preferenza di quello dei ricchi; quando io penso che voi lo avete onorato e santificato nella vostra persona, non dovrò io riputarmi felice di avere con voi questa santa uniformità, o almeno sul vostro esempio sopportare con rassegnazione tutte le pene che in questo stato s'incontrano in vista delle ricompense eterne che voi mi tenete preparate? Sono povero in questo mondo, ma potrò esser ricco nell'altro; vivo nelle umiliazioni presso gli uomini, ma con queste posso guadagnarmi la stima, la gloria degli Angeli, dei Santi; non posseggo campi della terra, ma posso sperare i giardini del cielo. O mio Dio, fatemi ricorrere spesso alla mente questi santi pensieri; essi mi sono necessari per sostenermi rassegnato nella povertà, nella miseria, in cui mi tocca passare i miei giorni. Forse ahimè! tale condizione me la sono procacciata co' miei disordini. Comunque sia, io l'accetto in ispirito di penitenza, e me fortunato se quella mi potrà ottenere la vostra misericordia, la vostra paterna benedizione!