MaM
Messaggio del 10 ottobre 1985:Per poter pregare bene in gruppo, dovete fare bene i vostri doveri quotidiani, pregare al mattino, a mezzogiorno e alla sera, e poi partecipare col cuore alla messa.

Messaggi di altre apparizioni

Mons. Ottavio Michelini - Messaggi anno:1975

21 dicembre 1975 - VIVONO IN SUPERFICIE

Figlio, scrivi:

" In Lui siamo, in Lui viviamo, in Lui ci muoviamo! " Quanti pregiudizi nelle vostre anime in merito alla mia reale presenza in tutte le cose. Ho detto: in tutte le cose.

Sono infinito: ovunque tu giungi, non dico con il tuo corpo, ma con la tua anima, là Io sono.

Per questo ho detto: " Cammina alla mia presenza e sarai perfetto ".

Ci si può sottrarre alla presenza di Dio? Lo credettero stoltamente Adamo ed Eva che si nascosero dopo aver consumato il loro peccato; lo pensano molti uomini, molti cristiani nell'atto di consumare il loro peccato. Lo pensa perfino qualche mio sacerdote.

Quanta stoltezza e cecità! Nessuno può sfuggire allo sguardo di Dio. " In Lui siamo, in Lui viviamo, in Lui ci muoviamo ". Non senti, figlio mio, la presenza di Me, Verbo di Dio, Uno e Trino, nella tua anima?

 

Tutto da Dio

Se gli uomini usassero meglio le facoltà del loro animo, penetrando con la riflessione questa stupenda realtà divina, quanto bene ne trarrebbero. Ma gli (p. 102) uomini oggi non pensano; pochi sono quelli che meditano. Vivono in superficie.

Ricordate: Non solo " in Lui siamo, in Lui ci muoviamo, in Lui viviamo " ma tutto ciò che abbiamo, lo abbiamo da Lui.

Non da noi ci siamo dati la vita, non noi ci siamo dati la fede, non noi ci siamo dati la vita soprannaturale della Grazia, non noi ci siamo dati la Chiesa: tutto da Dio, tutto da Dio!

Ma molti cristiani e sacerdoti usano e abusano dei doni di Dio come se si trattasse di cose loro, di loro proprietà ed è così che sovvertono l'ordine naturale, morale e spirituale stabilito da Dio.

Solo l'uomo, creatura intelligente, creato con atto di amore infinito, per essere il fedele interprete dell'universo e rendere lode e grazie a Dio, si trasforma in un elemento di disordine.

Pensa, figlio, se gli astri un giorno qualsiasi uscissero dalla loro orbita e si mettessero a camminare per conto loro, quale cataclisma avverrebbe negli spazi !

Agli uomini è stata data intelligenza, volontà, libertà, non per creare il caos (come l'hanno creato e ben più grande di quello di Babele). Disordine nella loro vita fisica, disordine morale e spirituale, disordine personale e familiare, disordine sociale, disordine mondiale... (p. 103)

Figlio, anche i ciechi possono constatare questa realtà prodotta con diabolica tenacia, dagli uomini di questa generazione perversa. Disordine anche nella mia Chiesa, disordine nella vita di molti miei sacerdoti!...

Gli uomini di questo secolo, anziché seguire il logico percorso della natura, della ragione e della fede, anziché guardare alla stella luminosa posta da Dio per diradare le tenebre di questo mondo e rendere più facile e più sicuro il cammino verso il raggiungimento del loro fine, hanno invertito l'ordine e l'armonia stabiliti da Dio.

Quale sarà, figlio mio, la conseguenza di questo disordine di proporzioni inaudite e che non ha riscontro in tutti i mali dei secoli passati?

Il cataclisma sarà su misura delle cause che l'hanno provocato.

 

Non si illudano...

Non si illudano gli uomini. Abbandonando Dio, bontà infinita, si sono lasciati sviare dalle potenze dell'Inferno, dagli spiriti pervertiti, correndo verso la loro rovina, creando disordine e caos come non fu mai, distruggendo l'ordine prestabilito da Dio.

Dio è l'ordine, e nel suo ordine l'uomo trova la pace in terra, preludio e germoglio della sua felicità eterna. (p. 104)

Gli uomini di buona volontà debbono collaborare. Debbono collaborare con Me i vescovi i sacerdoti e i buoni cristiani per ristabilire l'ordine morale semidistrutto dal peccato, e uniti nell'amore e nella penitenza, portare a Dio le anime a Lui strappate.

I mezzi per questa collaborazione, che Io chiedo a tutti i miei figli, sono come sempre:

Fede, Speranza e Carità; prudenza e giustizia fortezza e temperanza. Sono la preghiera, i sacramenti e la penitenza esteriore ed interiore.

Usate i mezzi sicuri, collaudati da tutti i Santi!

Credete, amate, sperate senza misura e sarete prodigiosamente fecondi.

Figlio mio, ti benedico, voglimi bene. Non dubitare mai. Io sono fedele alle mie promesse. (p. 105)

27 dicembre 1975 - LA NOSTRA GRANDEZZA

" Figlio mio, so che voi desiderate un messaggio dalla X. Essa molto Mi ha amato, per questo ha sofferto molto.

Misura del suo amore è stata la sua grande sofferenza.

Nel Regno della luce e dell'amore, ove beata si trova, vi segue e, come madre amorosa, per voi prega ed intercede".

" Figli miei, la morte non ha stroncato i nostri rapporti spirituali ed il reciproco e santo amore; anzi la morte è servita a renderli più stretti, a rendere più intenso e più operante il nostro amore.

Don O., dici il vero quando affermi che non sono stata estranea agli avvenimenti della tua vita in questi ultimi anni, come lo sono tuttora, come non sono estranea alla vita e alle cose del mio R. e della sorella M.

Molto ho fatto per voi; molto mi rimane da fare.

Ma, figlioli, voi che siete Sacerdoti, non perdete (p. 106) mai di vista, la vostra grandezza, la dignità sacerdotale! Non dimenticate, neppure per un istante, il fine della vostra vocazione: strappare a Satana le anime con tutti i mezzi che la divina Misericordia ha messo a vostra disposizione.

Non dimenticate che l'universo tutto non vale quanto vale un'anima.

Figli miei, per strappare anime all'inferno bisogna molto pregare, molto soffrire, molto lottare contro le forze tenebrose del male con una lotta senza tregua e perseverante fino alla fine.

Strappare anime al male, portare queste anime ai Cuori di Gesù e di Maria Santissima; ecco la vostra ineguagliabile missione!

 

Nulla sono le cose...


Nulla sono le cose, nulla sono tutti i beni terreni. Servitevene solo per l'indispensabile. Non si attacchino i vostri cuori ai beni che, prima o poi, si dissolveranno nel nulla, ma aggrappatevi al Bene Supremo. L'amore vostro a Dio e l'amore vostro ai fratelli (testimoniando questo amore, predicando a tutti) questo è il vero fine della vita.

Confermate questo amore con il sigillo della piena, perseverante adesione alla Volontà divina, la quale (p. 107) vi farà santi e vi aprirà i tesori di Grazia e di grazie racchiuse nel Cuore Misericordioso di Gesù.

Io sono immersa nella luce e nell'amore di Dio.

Vano sarebbe tentare di dirvi la mia felicità.

Non ottanta anni di vita ma tutto il tempo, dalla sua creazione alla sua fine, sarebbe insufficiente per guadagnare tanta felicità!

Nessuna fatica, nessuna sofferenza, nessuna pena a voi richiesta sembri a voi inutile: sono assai preziose per le anime.

Nessuna cosa al mondo vi può strappare dall'amore di Cristo, purché a Lui vogliate essere uniti con Fede. La Speranza irradierà il vostro animo nella oscurità che si sta facendo sul mondo e sulla Chiesa.

 

Figlioli miei, coraggio!


Figlioli miei, coraggio! La vita terrena, vista da quassù è un lampo che guizza nello spazio e si spegne. Io vi assicuro la mia valida intercessione presso Colui e Colei che tutto possono.

Non lasciatevi fuorviare e tanto meno intimorire dal Maligno: combattetelo in tutti i modi, con tutti i mezzi. Siate fiduciosi, siate lievito, siate fermento (p. 108) di vita. Paurosa è la cecità degli uomini, dei cristiani; terrificante il pervertimento di molti sacerdoti e il numero delle anime che vanno all'Inferno con i segni indistruttibili della loro consacrazione a Dio.

Pregate e fate pregare, invitate alla penitenza, non curatevi di ciò che la stoltezza umana potrà suscitare contro di voi.

Don X., figlio mio, il nostro patto continua, iniziato nel tempo continua nell'eternità. (p. 109)

30 dicembre 1975 - ALBA DI RISURREZIONE

Ti ho parlato di forze tenebrose, di nubi che avvolgono la mia Chiesa.

Queste espressioni sono solo dei modi di dire, o una realtà a cui bisogna credere?

Figlio, ti voglio chiarire bene questo, perciò richiamo alla tua mente il Profeta Isaia: " Alzati, rivestiti di luce perché viene la tua Luce. La gloria del Signore brilla sopra di te, poiché ecco le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni ma su di te risplende il Signore ".

Io venni al mondo in una notte oscura.

La notte dei tempi era calata sull'umanità.

Io nacqui nel cuore della notte per indicare le tenebre che avvolgevano l'umanità tutta, provocate da Satana con l'insidia tesa ai progenitori.

Alla luce della Grazia, subentrò in Adamo ed Eva e nei loro discendenti la notte del peccato, dell'ignoranza, del male, di tutto il male.

Non per niente la mia Nascita fu annunciata dalla comparsa in cielo di una stella, ed un chiarore prodigioso (p. 110) rischiarò le tenebre della stalla in cui Io nacqui.

Io, Luce del mondo, venni per fugare le tenebre nelle quali l'umanità era avvolta.

Buio intenso si fece pure sul Calvario. Era pieno meriggio quando fui innalzato da terra, ma da quel momento la luce del giorno si fece sempre più tenue; ad essa subentrarono tenebre profonde allorché esalai il mio spirito.

Tenebre esteriori ad indicare le tenebre interiori di sacerdoti e scribi, di farisei e dottori e di tutto il popolo che, con malvagio sadismo, avevano voluto assistere alla mia Passione e Morte.

 

Il peccato di superbia


Il peccato, figlio, porta sempre oscurità; in modo speciale il peccato di Satana. Il peccato di superbia infittisce le tenebre e le trasforma in buio totale per cui l'anima contagiata non vede più nulla.

Non valsero i miracoli da Me compiuti durante la mia Passione, come non valsero i miracoli compiuti durante la mia vita pubblica. Neppure la risurrezione di Lazzaro, alla quale pur assistettero non pochi sacerdoti e dottori della legge, non valse a diradare il buio nell'animo dei presuntuosi sacerdoti del tempio. (p. 111)

Così, figlio, tante anime, tanti sacerdoti non vedono ora i miracoli da Me compiuti in continuazione nella mia Chiesa. La mia morte fu accompagnata da fatti extranaturali:

- Un violento terremoto fece traballare la terra.

- Il tempio di Gerusalemme fu scosso dalle fondamenta.

- Il velo del tempio si squarciò e alcuni morti risorsero.

Essi, i superbi del Tempio, nulla videro e nulla capirono, ma il Centurione, pagano, battendosi il petto disse: " Costui è veramente il Figlio di Dio ".

Buio produsse allora e buio produce oggi il rifiuto di Dio.

Ecco perché ti ripeto che molti non accetteranno questi messaggi.

Perché, figlio mio, ti ho voluto dire questo?

Vi è una grande analogia fra i tempi attuali e quelli della mia vita terrena, perché la Passione da Me sofferta sta per rinnovarsi nel mio Corpo Mistico.

Perché ti ho detto questo?

Perché scribi, sacerdoti e farisei non mancano neppure oggi e non sono meno ipocriti di quelli di allora. (p. 112)

Tu non vedi che ben poco della realtà nella mia Chiesa: formalismo, tanto formalismo... E quanta oscurità!

Sì! Non tarderà l'ora delle tenebre.

Non tarderà il Venerdì Santo per la mia Chiesa!

Ma Io ad esso farò seguire una radiosa, luminosissima alba di risurrezione.

Ti benedico, figlio mio. (p. 113)