MaM
Messaggio del 2 novembre 2018:Cari figli, il mio Cuore materno soffre mentre guardo i miei figli che non amano la verità, che la nascondono; mentre guardo i miei figli che non pregano con i sentimenti e le opere. Sono addolorata mentre dico a mio Figlio che molti miei figli non hanno più fede, che non conoscono lui, mio Figlio. Perciò vi invito, apostoli del mio amore: voi cercate di guardare fino in fondo nei cuori degli uomini, e là sicuramente troverete un piccolo tesoro nascosto. Guardare in questo modo è misericordia del Padre Celeste. Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande, cercare di comprendervi gli uni gli altri e di non giudicare: questo è ciò che mio Figlio vi chiede. Ed io, come Madre, vi invito ad ascoltarlo. Figli miei, lo spirito è più potente della carne e, portato dall’amore e dalle opere, supera tutti gli ostacoli. Non dimenticate: mio Figlio vi ha amato e vi ama. Il suo amore è con voi ed in voi, quando siete una cosa sola con lui. Egli è la luce del mondo, e nessuno e nulla potrà fermarlo nella gloria finale. Perciò, apostoli del mio amore, non abbiate paura di testimoniare la verità! Testimoniatela con entusiasmo, con le opere, con amore, con il vostro sacrificio, ma soprattutto con umiltà. Testimoniate la verità a tutti quelli che non hanno conosciuto mio Figlio. Io sarò accanto a voi, io vi incoraggerò. Testimoniate l’amore che non finisce mai, perché viene dal Padre Celeste che è eterno ed offre l’eternità a tutti i miei figli. Lo Spirito di mio Figlio sarà accanto a voi. Vi invito di nuovo, figli miei: pregate per i vostri pastori, pregate che l’amore di mio Figlio possa guidarli. Vi ringrazio!”

Messaggi di altre apparizioni

Madre Pierina Micheli

1 giugno 1941

Ho passato una notte di tormenti. Le tre ore di adorazione furono una tortura. Se San Silvestro non mi avesse trattenuta, avrei ceduto alla tentazione... Quale cambiamento si operò nell'anima mia stamane alla S. Messa del Padre!...

Si fece tanta luce nell'animo mio, e Gesù mi ha fatto conoscere quan­to sia preziosa la croce e la sofferenza... mi sono perduta nel suo cuore...

O Gesù, non venga mai meno in me il coraggio di compiere la Tua Divina Volontà per la maggior Gloria di Dio!

Durante tutto il tempo della S. Messa vidi sempre una bianca colom­ba volare dolcemente sopra il Padre e l'Altare. Era l'emblema del Divino Spirito, che scendeva con l'abbondanza dei Suoi Doni!

Nel pomeriggio mentre pregavo, fui come assorbita in Dio, e vidi non con gli occhi materiali che neppure sapevo di essere in terra, un grup­po di anime di Religiose e Sacerdoti, e un gruppo di Religiose sepa­rate, in gran luce. Gesù mi fece comprendere come le mie lotte e sofferenze avevano illuminate quelle anime. lo domandai perché il gruppo delle Religiose erano separate, e Gesù mi rispose: QUELLE RELIGIOSE MI HANNO FATTO TANTO SOFFRIRE, CON LE LORO RESISTENZE E DISUBBIDIENZE, E LA TUA UBBIDIEN­ZA AL PADRE, MI PROCURAVA TANTA CONSOLAZIONE, E HA OTTENUTO LA LUCE A QUESTE ANIME. Dicendo io, come mai l'avessi tanto consolato, mentre tante volte mi parve di essere ribelle, Gesù mi assicuro che la mia volontà è sempre stata sottomes­sa. Quanto è buono Gesù, coi deboli e miserabili! ed io che farò? La Volontà di Dio, costi quello che costi - Ubbidienza... usque ad mortem - Per la salvezza delle anime acconsentire a qualunque sacrificio.

3 giugno 1941

Anche questa notte lotta e vomito di sangue. Gesù son Tua, fa di me quello che vuoi!

Mi pare di non poterne più! ma se io non ne posso più, Gesù può sempre, può tutto, non è lui che deve fare? Coraggio Suor Pierina! Per le anime!

5 giugno 1941

Mio Dio Ti ringrazio!... quanta lotta! - Se il Padre non fosse Gesù non poteva in un momento darmi la calma! quale trasformazione! Sono sfinita sì, ma risoluta a tutto soffrire!... Maria aiutami! San Silvestro vieni in mio soccorso!

La notte fu un tormento. Presa da una sete insopportabile, mi si pre­sentò il nemico con una aranciata, sotto sembianza di Suor Cesarina. Abituata a fare il segno di croce, fu smascherato.

Più tardi mi gettò delle manciate di fango in faccia e in bocca. Ma il tormento interno non c'è parola che valga.. Gesù che non Ti offenda mai mai mai!

10 giugno 1941

Lotta e vomito di sangue.

12 giugno 1941

Sono rimasta tre giorni senza Comunione! Oggi finalmente Gesù è venuto nel mio cuore. Non ne potevo proprio più. Sfinita in tutti i sensi. Mio Dio dammi la forza di fare la Tua Volontà. Ieri sera ho recitato i cinque Gloria al S. Cuore e uno a San Silvestro chiedendo per ubbidienza che mi sanino il polmone e mi concedano un po' di tregua degli assalti dei nemico. Una voce distinta si fece udire «Va a Fabriano, sali a piedi all'Eremo, e alla tomba di S. Silvestro avrai la grazia che cerchi» coi pensiero dissi: come è possibile nel mio stato di debolezza fare questo? E la voce: «Non discutere; abbi fede».

Mio Dio, sia fatta in tutto e sempre la Tua Volontà.

14 giugno 1941

Il nemico mi ha messo tanta ribellione all'ubbidienza... Non voleva farmi continuare la preghiera per ottenere la salute... fui lì per cedere... la Madonna mi aiutò. Per superare la ripugnanza dissi: Il Padre vuole che sani e che il nemico mi lasci un po' in riposo, dunque voglio la grazia. E una voce rispose: Fa quello che ti ho detto e l'avrai. Il nemico fece scompiglio, mi batté forte, e voleva giurassi di non ubbidire altrimenti mi avrebbe finita. Quando mi lasciò ero sfi­nita, e non potei fare la Santa Comunione... non ne posso più.

15 giugno 1941

Notte penosissima... per Gesù e per le anime! Coraggio. San Silvestro aiutami.

16 giugno 1941

Il timore di aver ingannato il Padre, circa l'accaduto, mi ha tenuto nell'agitazione... la sua parola mi ha ridato la calma.

20 giugno 1941 - Festa del Sacro Cuore, giorno di ritiro.

Ho incominciato questo ritiro nella pace, abbandonata al Cuore del mio Diletto con la mia Mamma celeste, sotto la protezione dei mio caro Padre San Silvestro. Quante grazie, mio Dio! Ho il cuore pieno di santa soave consolazione, e la mia miseria mi pare un abisso insondabile, di fronte a tante delicatezze divine!

La meditazione del Padre: Imparate da me che sono mite ed umile di cuore e specialmente le parole: - nessuna anima adulta che è in Pa­radiso, si è salvata sola, ciascuna ha avuto bisogno di aiuto di altre anime...

Il vero apostolato è quello delle anime miti ed umili ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

23 giugno 1941

Non essendo venuto il Padre, ne provai pena, e poi provai timore di sentire questo dispiacere. Ma ecco S. Silvestro che mi dona la pace, dicendomi: No, figlia, sta tranquilla, tu vuoi bene al Padre, come a me. Quando mi vedi o mi senti, sei contenta, vero? Così, col Padre. Una pace di paradiso si impossessò dell'anima mia.