Questa mattina il nostro Padre portò Gesù nella nuova Cappellina e celebrò la S. Messa. Avrei avuto desiderio d'essere a casa, ma Gesù non l'ha permesso... sono contenta ugualmente, solo mi spiace che la dimora di Gesù sia tanto piccola e non possa accogliere tante anime che all'unisono abbiano a lodarLo.
Si incominciarono i S. Esercizi in comunità con il nostro venerato Padre. Io non li faccio, perché veramente le mie condizioni fisiche non me lo permettono, e anche per attendere alla casa. Farò però tesoro del raccoglimento e della Parola di Dio.
Ieri fu giornata di lotta continua. Noia, tristezza, malessere, ribellione a tutto e a tutti, specie alle parole del Padre. Durante la meditazione della sera una voce interna contrastava a tutto quanto il Padre diceva, al punto che temevo di dire a voce alta quanto mi veniva suggerito. Nell'andare a riposo il nemico tentò i suoi assalti, ma tornata dal Padre con l'ubbidienza passai la notte tranquilla.
Fui molto tentata nella fede, mi sembra proprio di essere una atea. Che pena! Per Gesù e per le anime... ma che non ci sia mai l'offesa di Dio... Mi fido dell'ubbidienza e avanti con coraggio.
Ieri sera abbiamo avuto l'esposizione. Che gioia!... furono ore brevi, ma tanto fruttuose, perché Gesù mi ha fortificata nella via della rinuncia e della croce. Questa mattina si chiusero i S. Esercizi coi Voti Perpetui di Suor Maria Beniamina. Il nostro Padre rende sempre più commoventi questi atti con la sua parola profonda e fervente. Rinnovai la mia offerta a Gesù con nuovo fervore di volontà e sentii che mi prese tutta per sé...
Ore tremende. Passai la notte in balìa del nemico, fuori in giardino e buttata con forza... Gesù, Gesù! ...
Se non avessi l'obbedienza guai... è tutta la mia forza e la mia pace... e il nemico pare si infuri sempre più, fa di tutto perché non dipenda dal Padre. Non sarò mai tanto sciocca di ascoltarlo... Dovrebbe ormai aver capito e lasciarmi in pace. Ma sia fatta la Volontà di Dio, Egli mi deve aiutare.
Questa notte il nemico non mi dava tregua. Il Padre mi ordinò di dormire, allora invocai S. Silvestro che fugò il nemico e rimasi tranquilla.
La croce sia la mia gioia, La Volontà di Dio il respiro della mia povera vita...
Tentazioni, lotte, pene, se ordinate dalla mano di Dio, non mi devono far paura, perché Dio è amore e come sposa mi ama di amore infinito, di predilezione... e, quando questo amore non è sentito, è più puro il mio amore per Lui...