MaM
Messaggio del 2 gennaio 2016:Cari figli, come Madre sono felice di essere in mezzo a voi, perché desidero parlarvi nuovamente delle parole di mio Figlio e del suo amore. Spero che mi accoglierete col cuore, perché le parole di mio Figlio ed il suo amore sono l’unica luce e speranza nella tenebra del momento attuale. Questa è l’unica verità e voi, che la accoglierete e la vivrete, avrete cuori puri e umili. Mio Figlio ama i puri e gli umili. I cuori puri ed umili ridanno vita alle parole di mio Figlio: le vivono, le diffondono e fanno in modo che tutti le odano. Le parole di mio Figlio ridanno la vita a coloro che le ascoltano, le parole di mio Figlio riportano l’amore e la speranza. Perciò, miei cari apostoli, figli miei, vivete le parole di mio Figlio. Amatevi come lui vi ha amato. Amatevi nel suo nome e in memoria di lui. La Chiesa progredisce e cresce grazie a coloro che ascoltano le parole di mio Figlio, grazie a coloro che amano, grazie a coloro che patiscono e soffrono in silenzio e nella speranza della redenzione definitiva. Perciò, miei cari figli, le parole di mio Figlio ed il suo amore siano il primo e l’ultimo pensiero della vostra giornata. Vi ringrazio!

Messaggi di altre apparizioni

Madre Pierina Micheli - Messaggi anno:1941

2 dicembre 1941

Ieri fu giorno di angoscia, ma ho procurato stare sul monte; la sera una telefonata, che mi diceva: Lasci la Comunione, domani ci vedre­mo. Mi venne il pensiero, fosse il nemico, ma rimasi un poco agitata. Al mattino fui lì per lasciarla, ma poi una voce interna mi disse: sta tranquilla, non era il Padre, ma il nemico.

3 dicembre 1941

Non ne posso più... non so dire altro... Se sapessi scrivere cosa passò oggi nell'animo mio ci sarebbe da scandalizzare... ma non vo­glio... Farò la Comunione? non posso. Il Padre non mi ha detto di farla sempre? Ubbidienza.

9 dicembre 1941

 In questi scorsi giorni, non ho saputo scrivere. Dovrei dire: non ho saputo obbedire. Ho passato qualche notte terribile, ma poi la presenza del Padre e l'ubbidienza mi vennero in aiuto e il nemico fu legato. La notte dal 6 al 7 credo, mi prese nuovamente un freddo terribile come se il corpo fosse su lastre di ghiaccio. Il Padre mi aveva detto per ubbidienza di stare calda e dormire.

Spiacente di non saper ubbidire, mi rivolsi a S. Silvestro, e dissi: allora non è vero che Tu vuoi che io ubbidisca al Padre. S. Silvestro venne al mio letto, mi pose la mano sul capo e mi disse: Sì, sì, ubbi­disci. Mi riscaldai all'istante e dormii.

La sera del 7 all'8 non potei dire l'ufficio tanto il nemico mi disturbò. Lo dissi al mattino. Ieri festa della mia cara Madre Immacolata, appe­na entrata in Cappella, udii una voce: Anime, anime! e Si Gesù, ani­me, risposi io. All'istante la mia povera anima piombò nella più nera oscurità, nella pena di non poter amare, in un vuoto di tutto, nel più spaventoso abbandono.

Compresi che l'Immacolata, voleva dare a Gesù tante anime e si de­gnava chiedermi in aiuto. Così rimasi, in una pena che non so descri­vere, ma che accettai incondizionatamente.

Anche il Padre non poté fermarsi, e la Sua pena la sentii e sento come fosse mia. L'accompagnai con la preghiera, e offro secondo le sue intenzioni e per il caro Padre ammalato. l'Immacolata conceda grazie tante.

Non un raggio di luce. La mia Madre celeste mi guarda di nascosto. Mi sento forte però, e l'impotenza ad amare, è la pena più intima e cruciante.

11 dicembre 1941

Le parole che mi disse il Padre ieri sera, mi diedero pace e nuova forza... Come si sente Gesù!

Ubbidire non ragionare mai, farmi scema, cieca, stupida per Lui solo... Alla sera il nemico rabbioso scatenò una furiosa tempesta, imprecando contro il Padre e dicendomi che ormai era libero e m'avrebbe vinto. Si presentò tanto spaventevole che mi prese una grande agitazione. Telefonai più volte al Padre, ma nulla. Finalmente mi udì: le sue parole, la sua benedizione fugarono il nemico.

Oggi desolazione, morte... che le anime si salvino e resto volentieri nel buio e nella tempesta.

12 dicembre 1941

Non sento il soprannaturale... abbandono completo... ho dei momenti in cui mi sento in odio a Dio... il nemico ne approfitta per spingermi a disperare... Non voglio altro che la Volontà di Dio nel­l'ubbidienza. Oh! San Silvestro non mi abbandona certamente...

13 dicembre 1941

 Mio Dio aiuta la mia debolezza, non vedo altro che perdizione ... Mi salverò! Ma ecco che senza accorgermi sto disubbidendo ... perdono Gesù mio.

14 dicembre 1941

Raddrizzate le vie del Signore. La brama del meglio. C'è sempre da togliere e da aggiungere. La perfezione assoluta sarà in Paradiso. In terra è il costante tendere al meglio. Ogni giorno togliere e aggiun­gere. Togliere quanto dispiace a Gesù, aggiungere quanto lo consola. Attenta anima mia!...

Deserto morale: - dove manca l'umiltà, la carità, l'ubbidienza, dove non si studia di piacere al Signore.

Sono così desolata, così di pietra, che agisco come una macchina, non so sollevarmi a Lui... e se seguissi la natura mi abbandonerei, non nel santo abbandono, ma...

15 dicembre 1941

La notte fu terribile... Se non veniva il Padre certamente non avrei fatto la S. Comunione. Le parole rivolteci prima della Comunio­ne, mi fecero tanto bene.

16 dicembre 1941

Le poche parole dette dal Padre prima della Comunione mi aiutarono tanto. Dopo una nottata di lotta mi sentivo sfinita... Gesù entrando nel mio cuore, nonostante la durezza mia, mi ha dato nuova forza! ... S. Silvestro è muto. Oggi incomincio la novena del S. Nata­le. Povertà, umiltà, nascondimento, con Maria, la mia cara Mamma!

20 dicembre 1941

Fui lì lì per lasciare la Comunione, ma poi l'ubbidienza ha trionfato.