Una notte, mentre pregavo, mi si presentò un angelo con una corona in mano, di spine; me la mise in testa che sentì un dolore, perché mi trafisse tutta la testa che, per parecchi giorni, un occhio non lo potevo aprire, perché divenne rosso e, dentro, mi sembrava d'esserci una spina.
Gesù mi fece vedere la gloria di San Francesco d'Assisi; lo vidi risplendente: il più bello del Paradiso.
Il 4 Maggio 1941 ebbi una grande umiliazione da una signora. Mentre pregavo mi si presento la Vergine Ausiliatrice col bambino in braccio. Io, inginocchiata davanti, pregavo e piangevo. La Mamma Celeste mi sorrise e mi diede per un momento il S. Bambino in braccio. Passai pochi momenti di Paradiso.
Un altro giorno pregavo, quando mi vidi davanti il Sacro Cuore che mi disse:
- Figlia, tu piangi per una piccola umiliazione; ed io non fui tradito innocente? Che male avevo fatto? Mi tradì uno che mangiava nella mia tavola.
Mi si presentò due corone, e l'angelo mi disse: Di queste due corone, quale vuoi?
Io guardai, e non sapevo quale scegliere; rimasi incerta sulla scelta. E l'angelo mi ripeté: Chi sceglie in vita quella di rose, nell'altra avrà quella di spine.
Gesù, lagnandosi, mi disse: Di al tuo confessore che preghi per tanti sacerdoti che mi offendono anche sopra l'altare.
Mentre pregavo davanti al S. Sacramento, d'un tratto fui rapita dai sensi: vidi Gesù in croce, grondante sangue da ogni piaga; il sangue scendeva a rivi che bagnava il pavimento.
Vidi degli angeli, con calici d'oro in mano, mettere vicino alle piaghe (il calice); in un momento il calice (era) ripieno. Si appartava uno e veniva l'altro con un nuovo calice; parte del sangue andava perduto. Gesù piangeva.
Perché piangi?, io dissi.
Figlia, piango perché tanto del mio sangue, che io sparsi nella dolorosa passione, vedo che va perduto senza profitto.
Gesù mi ha detto alla S. Comunione: Figlia mia, come sono triste vedendo che tanti miei sacerdoti peccano anche sopra l'altare! Il mondo è bagnato di sangue e velato di lacrime, eppure loro non riparano il mio Cuore addolorato che con la più nera ingratitudine! Dì al tuo conf.re che colle sue fervorose preghiere ripari le offese che quotidianamente ricevo da tanti miei amici.
Sognai Don Bosco nel cortile della casa della Chiesa del S. Cuore. Mi avvicinai e mi disse:
Figliole, tu e tua sorella vi state occupando per la conversione di tale famiglia.
Figlia, da quelli non otterrete niente di buono, non sono di parola.
Vedi questo vaso come è bello? In un momento il medesimo vaso lo vidi sporco. Vedi, mi disse, quelli sono uguali a questo vaso, si sporcano ogni momento.
Tua sorella non ha pazienza; nelle piccole contrarietà non va bene. Tu non sai quanto io soffri(i) quand'ero nel mondo! La mia vita è stata intessuta di spine; e voi per un nonnulla vi agitate: non va bene.