MaM
Messaggio del 11 settembre 1986:Cari figli! In questi giorni, mentre festeggiate la Croce, desidero che anche per voi la vostra croce diventi gioia. In modo particolare, cari figli, pregate per poter accettare la malattia e le sofferenze con amore, come le ha accettate Gesù. Soltanto così potrò, con gioia, darvi grazie e guarigioni che Gesù mi permette. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Beata Edvige Carboni - Messaggi anno:1941

4 Settembre 1941

Stamattina, dopo la S. Comunione, Gesù mi disse: La mia barca è piena di cani; come ne sono sdegnato!

Dì a don Alfredo V. che non ci vadi (sic) per quell'affare; e dille che lo l'amo tanto, che è uguale, perché in loro trovo il cuore pieno di terra, ed io in quei cuori non posso entrare perché già pieno di terra, e per me non trovo posto.

Ama le Anime del Purgatorio, prega per loro, mie dilette Spose.

Quante volte vedo il Cuor di Gesù triste, piangere per la cattiveria degli uomini!


L'altra sera, mentre pregavo, Gesù mi disse: Figlia mia come sono indifferenti gli uomini verso di me! Io li ho amati fino allo spargimento del mio Sangue, eppure corrispondono coll'oltraggiarmi!

Sono in cerca di anime vittime, ma poche sono quelle che trovo.


Ed io: Sì, Gesù, accetto ben volentieri, perché la tua giustizia offesa, rimanga riparata.

Settembre 8 - 1941

Dopo la S. Comunione Gesù mi fece sentire delle consolazioni grandi. Mi portò vicino alla Mamma Celeste, ch'era tutta risplendente..

Mi accarezzò e mi disse: Figlia mia, io prima di vedere la luce del mondo, ebbi l'uso della ragione.

Quanto è buona la Vergine!

Settembre 22 - 1941

Camminavo nella strada; mi si avvicinò un bambino di circa sei anni, mi prese la mano e mi disse: Gesù è sdegnato contro gli uomini, non ne può più.

Vuole inviare un altro tremendo castigo; prega tu e Paolina: pregate affinché Gesù si plachi.

Finite queste parole, il bambino spari.

Io piansi dal dolore per tale notizia, e ritornai a casa tremando.

Pregavo davanti alla Vergine Ausiliatrice. Fui rapita: Vidi Don Bosco vicino a me con una quantità di bambini, tutti genuflessi davanti alla Madonna.

Don Bosco pregava, anche lui inginocchiato, e diceva: Mamma Celeste, abbi pietà del genere umano che soffre in quest'ora tanto tanto, calma il braccio possente di Gesù che sta castigando il mondo orribilmente.

Mamma bella, per amor di queste anime innocenti che vedi a me d'intorno, vedi che muoiono di fame, pietà. Madre Ausiliatrice, pietà di cotesti innocenti!

La Vergine abbassò gli occhi e pianse. E rispose: Mio Figlio è sdegnato; non ne può più dei peccati degli uomini!

Sparì la visione, e mi trovai sola, inginocchiata davanti al quadro della Madonna.

Settembre 23 - 1941

Oggi ricevetti una lettera dall'amica cieca. Giorni avanti di ricevere la lettera. Gesù me ne aveva avvertito, dicendomi: Bada che Grazia ti chiederà vestiti e scarpe; inviale la tale e tale roba.

Quanto è buono Gesù!

Dicembre 1941

Dopo la S. Comunione fui rapita in ispirito. Vidi il S.Cuore; io mi avvicinai e dissi: Gesù, abbi pietà di noi. Vedi che siamo tribolati; ci manca anche il pane, specie i bambini come faranno? Piangono per la fame: abbi pietà!

Gesù mi rispose: Figlia mia, io sparsi tanto sangue sopra la terra per la vostra salvezza, ma vedo che tanto sangue io sparsi inutilmente, perché ovunque mi rivolga, non vedo che peccati: peccati negli uomini, peccati nelle donne colle mode scandalose, sfacciate: vengono ad insultarmi anche nella mia casa.

Povero Gesù! Quante offese ricevi da noi!

Dicembre 1941

Dopo la S. Comunione fui rapita. Vidi Gesù in aspetto maestoso, ma severo; mi avvicinai e dissi: Gesù, tu puoi in un istante far calmare l'odio che regna in quest'ora fra gli uomini: fa. Gesù, che presto tutti si possano abbracciare e darsi il bacio della pace, fa ricordare loro che tutti siamo fratelli.

Gesù severamente mi rispose: Figlia mia, il mondo sta cadendo in rovina. Non ci è più pudore; peccano di disonestà con tanta sfacciataggine, le chiese sono deserte, i teatri sono affollati, i cinemi (sic) non possono più contenere le persone, tutto è corruzione, tutto è sfrenatezza.

Il mio Padre è sdegnato; vuol castigare il genere umano. Quanto Sangue io sparsi inutilmente!

Così triste, Gesù si ritirò. Povero Gesù!

Dicembre 1941

Mentre pregavo, fui rapita in ispirito. Vidi Gesù, mi si avvicinò e mi disse: Figlia mia, non pregare per i soldati che muoiono in guerra; per quelli ci penso io. Prega specialmente per i sacerdoti, che molti di loro mi offendono e mi feriscono il cuore.

Così triste, Gesù se ne parti.

Dicembre 1941

Mentre pregavo, fui rapita in ispirito. Mi è sembrato di essere vicino al Cuore di Gesù.

Io le presi la mano e gliela baciai, e Lui mi disse: Figlia mia, a mio Padre chiedi affinché ti dia l'amore sacerdotale.

Se questo amore otterrai, rimarrai felice per sempre.


Gesù, quanto sei buono verso di me, indegna tua figlia e Sposa!

Dicembre 1941

Una sera, mentre pregavo, fui rapita in ispirito. Pregavo davanti al quadro di Maria Ausiliatrice. Dicevo alla Madonna: Mamma, prega il tuo figlio Gesù affinché presto cessi il presente flagello.

Vicino a me pregava pure Don Bosco con tanti bambini attorno. E Don Bosco diceva: Mamma mia, ti presento queste anime innocenti che sono senza pane. Dì al Bambino Gesù che cessi il presente flagello della guerra, la cessi presto, almeno per amore di queste innocenti creature. Madonna Ausiliatrice, da te speriamo di ottenere la sospirata grazia.

Don Bosco piangeva e pregava davanti alla Madonna, e la Vergine rispose: lo non riesco a calmare il mio diletto Figlio, sdegnato contro il genere umano.

Vicino a Don Bosco ci conobbi un prete Salesiano, D. Angelini. Quanto è buona la nostra Mamma Celeste!

Dicembre 1941

Ieri sera, mentre pregavo, fui rapita. Mi sembra(va) di vedere il Sacro Cuore che mi disse: Il lenzuolo che ti diedi, significa il lenzuolo ove sono stato involto io appena mi dovevano deporre nella sepoltura; significa il lenzuolo che dovranno involgere a tutti i miseri mortali; ricorda la morte che dovete sempre aver presente.

Figlia mia, Paola è senza prudenza; non dare pezzi della detta stoffa a nessuno: è imprudenza.

Né ad Aurelio, né a suore: a nessuno.

Figlia, non recarti a fare auguri a nessun prete. Io ti voglio più ritirata, più nascosta.


Gesù mio, quanto siete buono!