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Messaggio del 6 settembre 1984:Cari figli, senza preghiera non c'è pace. Perciò vi raccomando, cari figli, di pregare per la pace davanti alla Croce. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Vicka di Medjugorje parla con i giovani di Lecco

19/02/2007    2347     Vicka Ivankovic    Intervista  Sofferenza  Vicka 
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Sono le ultime apparizioni sulla terra? Come trasmettere la sua benedizione “Voi non perseverate”, “pregate per i preti Fondate la famiglia sulla preghiera Il dolore innocente e la gioia nel soffrire Quando si fa la volontà di Dio c’è pace."


D. C’è chi si spaventa quando sente dire che queste sono le ultime apparizioni. Che dici tu?

R. La Madonna ha detto che sono le ultime apparizioni sulla terra. Questo non è che ci debba comportare preoccupazioni o paura, perché innanzi tutto la nostra fede non ci permette di avere paura. Perché? Proprio che Dio governa questo mondo Dio, ama questo mondo, Dio è presente in questo mondo e noi dobbiamo essere sempre pronti a fare ciò che è volontà Dio. Se queste sono le ultime apparizioni vuol dire che questa è la volontà di Dio e quindi se è volontà di Dio, dobbiamo essere sempre pronti ad accoglierla con serenità e con gioia, perché la volontà di Dio è sempre volontà di amore nei nostri confronti.

P. Livio: aggiungo io che forse sono le ultime perché dopo saremo talmente vicini a Dio che non ci sarà più bisogno di apparizioni.

D. La Madonna è contenta adesso della risposta dopo quasi 7 anni che viene?

R. Qualche volta è contenta e qualche volta non è contenta, perché molte volte prendiamo i messaggi con entusiasmo, ma dopo però non sappiamo perseverare. Questo è il vero punto debole nostro: non sappiano perseverare. Invece il punto dove si vede veramente se una persona risponde è la capacità di vivere i messaggi di giorno in giorno nel tempo lungo...

D. C’è qualche maniera particolare per trasmettere la benedizione secondo l’invito della Madonna? (Per ottenere la benedizione occorre essere disposti alla volontà di Dio e togliere da noi ogni ostacolo, cioè il peccato, n.d.r.).

R. La Madonna dà a noi la benedizione con il segno della Santa Croce; quando andiamo a casa, noi non dobbiamo benedire gli altri con il segno della Santa Croce, ne dare loro il frutto della benedizione che è nel nostro cuore. Quindi, come noi siano benedetti dalla Madonna e nel nostro cuore sperimentiamo gioia e pace, così, tornando alle nostre famiglie, diamo la benedizione ai nostri cari comunicando loro gioia e pace.

D. I preti, che dovrebbero essere i più vicini a Maria, spesso si mostrano i più diffidenti e pongono anche più difficoltà ai fedeli riguardo q questi avvenimenti. Che cosa dice di fare la Madonna?

R. La Madonna ha dato un particolare messaggio per quanto riguarda i sacerdoti, dicendo che ce ne sono di buoni, ma purtroppo anche di cattivi e questo l'ha detto con molta sofferenza. Che comunque il compito del sacerdote è quello di proteggere la fede del proprio popolo, di predicare il Vangelo con il cuore, cioè vivendolo, e di pregare il S. Rosario con la propria comunità. Per quanto riguarda i seminaristi, la Madonna non ha detto niente di particolare, ma è nostro colpito di aiutare con la preghiera i giovani che si preparano a questa grande responsabilità del sacerdozio. Voi sacerdoti non dovete mai guardare se qualche vostro confratello, es., vi ostacola oppure non da buon esempio, oppure voi pensate che non sia buono: per queste cose voi dovete soltanto pregare. Anzitutto dovete in voi stessi cercare di lavorare nel vostro cuore per essere veramente delle persone che vivono il Vangelo. E dopo, se, per es. vediamo dei sacerdoti che hanno bisogno di preghiera, perché non si comportano bene, noi dobbiamo pregare per loro e avere la massima comprensione perché l'uomo è soggetto a tante difficoltà e il sacerdote è il più provato di tutti gli altri, e quindi ha bisogno del sostegno della preghiera di tutta la comunità.

D. Vicka, qui ci sono anche molti giovani fidanzati che si preparano al matrimonio: tu vuoi dire qualche cosa a loro alla luce di quanto ti dice la Madonna?

R. I fidanzati devono fare il loro cammino verso il matrimonio, basandosi sulla roccia salda della fede e del vivere il Vangelo, perché questo è il modo migliore per prepararsi a formare una famiglia: cioè fondarla veramente sulla Parola del Signore. Così, quando verranno i momenti difficili li saremo preparati ad affrontarli perché sanno che Gesù è con loro, che Gesù tiene saldo il loro legame. Anche quando ci saranno delle gravi prove, delle sofferenze come in tante famiglie che sono venete in questi giorni, che hanno perso i figli, ecc.: allora, guardando il Signore crocifisso avrete la forza di portare quelle croci che ogni famiglia, purtroppo, deve portare. Tante volte la Madonna ha detto che, nella famiglia bisogna pregare e leggere la Bibbia assieme. Quindi anche i fidanzati, che sono una famiglia potenziale si preparino ai matrimonio pregando insieme il Santo Rosario e leggendo la Parola di Dio...

D. Tu conosci la sofferenza, perché la vivi ed è la tua vocazione: probabilmente è questo che ti ha chiesto la Madonna. Tanti però, davanti alla sofferenza si ribellano dicendo: “Ma che Padre è Dio se permette tanto dolore"?

R. Quando arriva la sofferenza ringraziamo Dio e cantiamo di gioia, perché se ce la manda, si vede che Dio ci ama: questo infatti è un grande privilegio. Quando Dio ci manda la sofferenza o la croce, non dobbiamo incominciare a dire: “Perché a me si e a quello no?” e quindi metterci in atteggiamento di mormorazione contro Dio, perché in questa modo la croce pesa ancora di più ed è sterile. Invece, quando Dio ci manda una sofferenza o una croce, noi dobbiamo aprirGli il cuore e dire “Sì, io accetto questa sofferenza, questa croce nella mia vita”. Ma nel medesimo momento — in cui noi diciamo “sì” e l’accettiamo, allora questa sofferenza esprime tutta la sua fecondità, perché fa di noi delle persone nuove. Questa sofferenza, siccome è finalizzata, e noi ne vediamo il perché, essa stessa pesa di meno, anzi diventa sempre più una gioia fino ad arrivare al punto da dire: ‘Ringrazio Te, Signore, che mi hai dato questa croce”.

D. Vorrei chiedere come mai nascono dei bambini che soffrono, che non sono normali?

R. Io penso che noi non possiamo impostare il nostro rapporto con Dio chiedendo sempre perché, perché, perché. In questo modo non riusciamo a capire niente! L’atteggiamento giusto invece è quello di accettare la volontà di Dio con amore. Certamente quando nasce un bambino anormale è sicuramente una prova che Dio dà ai genitori; per loro è una grande prova, però sappiamo che la prova che Dio dà ha sempre una grande fecondità, se noi la superiamo.

D. E tu, Vicka, a cosa pensi che servi la sofferenza che tu hai?

Io non lo so; soltanto Dio lo sa. Io non chiedo a Dio il perché della mia sofferenza; lo sa Dio e questo mi basta.

D. La sofferenza può essere dedicata ai peccatori, agli atei, ai fratelli in difficoltà?

R. Certamente. La Madonna tante volte chiede anche sacrifici per la conversione dei peccatori ..

D.Io purtroppo in questi ultimi tempi soffro molto, perché voglio molto dare a mio padre e a mia madre, ma nella mia stessa famiglia non riesco a far capire l'importanza della preghiera, trovo tante barriere: secondo te cosa posso fare nelle mie condizioni?

R. Se tu ti metti a pregare davanti ai tuoi genitori magari li irriti e crei una reazione contro-producente che li irretisce ancora di più. Tu quindi prega da solo, senza causare tensioni in famiglia, senza causare discussioni, prega Dio anche per loro, perché Dio tocchi i loro cuori, perché Dio dia alla tua famiglia la grazia di poter pregare insieme. In questo modo la tua preghiera diventa feconda anche per i tuoi genitori.

D. Che valore dà la Madonna ai tuoi desideri umani che tu reprimi?

R. Io non ho nessun desiderio. I miei desideri non mi interessano, l'unico desiderio è la volontà di Dio, quello che Lui vuole: faccia Lui quello che di me vuole e basta.

D. Come si fa a distinguere la volontà di Dio dalla propria?

La differenza per distinguere la nostra volontà dalla volontà di Dio è quando noi compiamo la volontà di Dio sentiamo nel profondo del nostro cuore una grande gioia, una grande pace, sentiate che cresciamo di giorno in giorno e che andiate avanti nel cammino spirituale. Mentre quando invece facciamo la nostra volontà, cioè la volontà nostra egoistica, ci sentiamo nervosi, scontenti di noi stessi, sentiamo che non cresciamo. Nel nostro stesso cuore sentiamo tutto questo.


Fonte: A cura di Alberto Bonifacio del gruppo Medjugorje di Lecco - 1.1.88