Vicka di Medjugorje parla con i giovani di Lecco

Sono le ultime apparizioni sulla terra? Come trasmettere la sua benedizione “Voi non perseverate”, “pregate per i preti Fondate la famiglia sulla preghiera Il dolore innocente e la gioia nel soffrire Quando si fa la volontà di Dio c’è pace."
D. C’è chi si spaventa quando sente dire che
queste sono le ultime apparizioni. Che dici tu?
R. La Madonna ha detto che sono le ultime apparizioni sulla terra.
Questo non è che ci debba comportare preoccupazioni o paura,
perché innanzi tutto la nostra fede non ci permette di avere
paura. Perché? Proprio che Dio governa questo mondo Dio, ama
questo mondo, Dio è presente in questo mondo e noi dobbiamo
essere sempre pronti a fare ciò che è volontà
Dio. Se queste sono le ultime apparizioni vuol dire che questa è
la volontà di Dio e quindi se è volontà di Dio,
dobbiamo essere sempre pronti ad accoglierla con serenità e
con gioia, perché la volontà di Dio è sempre
volontà di amore nei nostri confronti.
P. Livio:
aggiungo io che forse sono le ultime perché dopo saremo
talmente vicini a Dio che non ci sarà più bisogno di
apparizioni.
D. La Madonna è contenta adesso della risposta dopo
quasi 7 anni che viene?
R. Qualche volta è contenta e qualche volta non è
contenta, perché molte volte prendiamo i messaggi con
entusiasmo, ma dopo però non sappiamo perseverare. Questo è
il vero punto debole nostro: non sappiano perseverare. Invece il
punto dove si vede veramente se una persona risponde è la
capacità di vivere i messaggi di giorno in giorno nel tempo
lungo...
D. C’è qualche maniera particolare per trasmettere
la benedizione secondo l’invito della Madonna? (Per ottenere la
benedizione occorre essere disposti alla volontà di Dio e
togliere da noi ogni ostacolo, cioè il peccato, n.d.r.).
R. La Madonna dà a noi la benedizione con il segno della
Santa Croce; quando andiamo a casa, noi non dobbiamo benedire gli
altri con il segno della Santa Croce, ne dare loro il frutto della
benedizione che è nel nostro cuore. Quindi, come noi siano
benedetti dalla Madonna e nel nostro cuore sperimentiamo gioia e
pace, così, tornando alle nostre famiglie, diamo la
benedizione ai nostri cari comunicando loro gioia e pace.
D. I preti, che dovrebbero essere i più vicini a Maria,
spesso si mostrano i più diffidenti e pongono anche più
difficoltà ai fedeli riguardo q questi avvenimenti. Che cosa
dice di fare la Madonna?
R. La Madonna ha dato un particolare messaggio per quanto riguarda
i sacerdoti, dicendo che ce ne sono di buoni, ma purtroppo anche di
cattivi e questo l'ha detto con molta sofferenza. Che comunque il
compito del sacerdote è quello di proteggere la fede del
proprio popolo, di predicare il Vangelo con il cuore, cioè
vivendolo, e di pregare il S. Rosario con la propria comunità.
Per quanto riguarda i seminaristi, la Madonna non ha detto niente di
particolare, ma è nostro colpito di aiutare con la preghiera i
giovani che si preparano a questa grande responsabilità del
sacerdozio. Voi sacerdoti non dovete mai guardare se qualche vostro
confratello, es., vi ostacola oppure non da buon esempio, oppure voi
pensate che non sia buono: per queste cose voi dovete soltanto
pregare. Anzitutto dovete in voi stessi cercare di lavorare nel
vostro cuore per essere veramente delle persone che vivono il
Vangelo. E dopo, se, per es. vediamo dei sacerdoti che hanno bisogno
di preghiera, perché non si comportano bene, noi dobbiamo
pregare per loro e avere la massima comprensione perché l'uomo
è soggetto a tante difficoltà e il sacerdote è
il più provato di tutti gli altri, e quindi ha bisogno del
sostegno della preghiera di tutta la comunità.
D. Vicka, qui ci sono anche molti giovani fidanzati che si
preparano al matrimonio: tu vuoi dire qualche cosa a loro alla luce
di quanto ti dice la Madonna?
R. I fidanzati devono fare il loro cammino verso il matrimonio,
basandosi sulla roccia salda della fede e del vivere il Vangelo,
perché questo è il modo migliore per prepararsi a
formare una famiglia: cioè fondarla veramente sulla Parola del
Signore. Così, quando verranno i momenti difficili li saremo
preparati ad affrontarli perché sanno che Gesù è
con loro, che Gesù tiene saldo il loro legame. Anche quando ci
saranno delle gravi prove, delle sofferenze come in tante famiglie
che sono venete in questi giorni, che hanno perso i figli, ecc.:
allora, guardando il Signore crocifisso avrete la forza di portare
quelle croci che ogni famiglia, purtroppo, deve portare. Tante volte
la Madonna ha detto che, nella famiglia bisogna pregare e leggere la
Bibbia assieme. Quindi anche i fidanzati, che sono una famiglia
potenziale si preparino ai matrimonio pregando insieme il Santo
Rosario e leggendo la Parola di Dio...
D. Tu conosci la sofferenza, perché la vivi ed è
la tua vocazione: probabilmente è questo che ti ha chiesto la
Madonna. Tanti però, davanti alla sofferenza si ribellano
dicendo: “Ma che Padre è Dio se permette tanto dolore"?
R. Quando arriva la sofferenza ringraziamo Dio e cantiamo di
gioia, perché se ce la manda, si vede che Dio ci ama: questo
infatti è un grande privilegio. Quando Dio ci manda la
sofferenza o la croce, non dobbiamo incominciare a dire: “Perché
a me si e a quello no?” e quindi metterci in atteggiamento di
mormorazione contro Dio, perché in questa modo la croce pesa
ancora di più ed è sterile. Invece, quando Dio ci manda
una sofferenza o una croce, noi dobbiamo aprirGli il cuore e dire
“Sì, io accetto questa sofferenza, questa croce nella
mia vita”. Ma nel medesimo momento — in cui noi diciamo
“sì” e l’accettiamo, allora questa
sofferenza esprime tutta la sua fecondità, perché fa di
noi delle persone nuove. Questa sofferenza, siccome è
finalizzata, e noi ne vediamo il perché, essa stessa pesa di
meno, anzi diventa sempre più una gioia fino ad arrivare al
punto da dire: ‘Ringrazio Te, Signore, che mi hai dato questa
croce”.
D. Vorrei chiedere come mai nascono dei bambini che soffrono,
che non sono normali?
R. Io penso che noi non possiamo impostare il nostro rapporto con
Dio chiedendo sempre perché, perché, perché. In
questo modo non riusciamo a capire niente! L’atteggiamento
giusto invece è quello di accettare la volontà di Dio
con amore. Certamente quando nasce un bambino anormale è
sicuramente una prova che Dio dà ai genitori; per loro è
una grande prova, però sappiamo che la prova che Dio dà
ha sempre una grande fecondità, se noi la superiamo.
D. E tu, Vicka, a cosa pensi che servi la sofferenza che tu
hai?
Io non lo so; soltanto Dio lo sa. Io non chiedo a Dio il perché
della mia sofferenza; lo sa Dio e questo mi basta.
D. La sofferenza può essere dedicata ai peccatori, agli
atei, ai fratelli in difficoltà?
R. Certamente. La Madonna tante volte chiede anche sacrifici per
la conversione dei peccatori ..
D.Io purtroppo in questi ultimi tempi soffro molto, perché
voglio molto dare a mio padre e a mia madre, ma nella mia stessa
famiglia non riesco a far capire l'importanza della preghiera, trovo
tante barriere: secondo te cosa posso fare nelle mie condizioni?
R. Se tu ti metti a pregare davanti ai tuoi genitori magari li
irriti e crei una reazione contro-producente che li irretisce ancora
di più. Tu quindi prega da solo, senza causare tensioni in
famiglia, senza causare discussioni, prega Dio anche per loro, perché
Dio tocchi i loro cuori, perché Dio dia alla tua famiglia la
grazia di poter pregare insieme. In questo modo la tua preghiera
diventa feconda anche per i tuoi genitori.
D. Che valore dà la Madonna ai tuoi desideri umani che
tu reprimi?
R. Io non ho nessun desiderio. I miei desideri non mi interessano,
l'unico desiderio è la volontà di Dio, quello che Lui
vuole: faccia Lui quello che di me vuole e basta.
D. Come si fa a distinguere la volontà di Dio dalla
propria?
La differenza per distinguere la nostra volontà dalla
volontà di Dio è quando noi compiamo la volontà
di Dio sentiamo nel profondo del nostro cuore una grande gioia, una
grande pace, sentiate che cresciamo di giorno in giorno e che andiate
avanti nel cammino spirituale. Mentre quando invece facciamo la
nostra volontà, cioè la volontà nostra
egoistica, ci sentiamo nervosi, scontenti di noi stessi, sentiamo che
non cresciamo. Nel nostro stesso cuore sentiamo tutto questo.
Fonte: A cura di Alberto Bonifacio del gruppo Medjugorje di Lecco - 1.1.88