La Madre della Pace (di Padre Francesco Rizzi - Cappellano per gli italiani nel Santuario di Medjugorje)
06/10/2008
1691
Testimonianze su Medjugorje
Testimonianze

Un'istruzione fondamentale, penso la più importante che la Madonna ci ha richiamato alla mente in questi 26 anni, è che la nostra vita non può essere nella pace se non siamo riconciliati con Dio e tra di noi (Messaggio del 26 giugno 1981). Cristo è la nostra pace! (Ef.2,14). La fede in Gesù Cristo vero Dio e vero uomo è il fondamento della pace; Lui ci dona la Sua pace (Gv.20,19-20). Il frutto della pace ci ricorda Maria, è il perdono che abbiamo ricevuto da Suo Figlio, grazie alla Sua incarnazione, passione, morte e risurrezione e frutto del perdono è l'Amore di Dio riversato nei nostri cuori dallo Spirito Santo (Rm 5,5).
"Costruire" un mondo senza Dio, significa voler edificare un mondo senza pace; Cristo è il pacificato re. Costruire la nostra vita senza Dio, è fabbricare la nostra casa senza speranza e prospettiva e senza le fondamenta (MI. 7,24-27).
Maria, invitandoci ad accogliere Gesù come Re della Pace (Messaggio del 25 dicembre 1994), ci insegna ad accogliere la speranza che in Cristo siamo salvati e con la speranza la gioia di essere amati e redenti dal Suo amore per ciascuno di noi. Attraverso la preghiera del cuore, a cui ci chiama la Madonna (Messaggio del15 novembre 1984), conosciamo l'Amore di Dio. Nella preghiera del cuore ci sentiamo amati. Nella preghiera del cuore, coltiviamo in noi l'interiorità di Maria: la fede, la speranza, la carità, la lode, l'umiltà di sentirci creature, la disponibilità al servizio e: "la volontà ad offrire la nostra vita a servizio del bene e della pace" (messaggio del 25 gennaio 1991).
Il teologo Hans U. von Balthassar, uno dei più grandi del secolo scorso scriveva su Medjugorje: "Oggi è molto vivo il problema della pace nel mondo e Maria dà indicazioni molto concrete su come si possa evitare la catastrofe, più preghiera, più amore e qualcosa del tutto dimenticato, il digiuno" (Cfr. A proposito di apparizioni, in Id., La realtà e la gloria. Articoli e interviste 1978-1988. Edit, Milano 1988, pago 45).
Maria che è la Chiesa Immacolata, viene a noi peccatori in cammino come pellegrini verso l'eternità. Maria ci ricorda come accogliere il dono messianico della pace: Preghiera e digiuno (Cfr. Balthasar H. U . von, Le grazie di Medjugorje, in Id., La realtà e la gloria, pag 67).
È chiaro che quando la Madonna ci invita alla preghiera e al digiuno, si sottintende che non sono mai un fine, ma un mezzo per accettare la volontà di Dio; rimanendo aperti al Suo progetto per seguire le orme di Gesù Cristo. La preghiera perseverante e il digiuno donano a chi le pratica una grande confidenza in Dio; perché aprendoci al dialogo con l'altissimo ne facciamo l'esperienza più profonda. Grazie a questa confidenza, la persona si apre con fiducia al perdono di Dio; cioè alla riconciliazione, favorendo in questo modo la causa della pace. Se la pace se non è accolta nel nostro cuore; non nasce in esso da sola e non può estendersi al nostro prossimo e quindi al mondo intero. La pace è dinamica e vive solamente nel cuore di coloro che sanno amare e perdonare; ma la forza di amare e perdonare la attingiamo da Cristo. Cfr. padre Slavko Barbaric: El ayuno, pago 55-56, Ed. Medjugorje.
In questo modo ci adoperiamo come veri ed autentici costruttori della pace: se nella preghiera e nella conversione quotidiana ai comandamenti di Dio e al santo vangelo accogliamo in noi il dono messianico della pace e diventiamo uomini e donne capaci di costruire un mondo più evangelico, meno egoista ed aperto a Dio Creatore e Salvatore dell'universo.
Perché la parrocchia di Medjugorje è divenuta in questi ventisei anni uno dei centri mariani spirituali più importanti al mondo? (Questo oramai è un dato di fatto che oggi nessuno può contestare, nel 2007 la parrocchia di Medjugorje ha visto la visita di due milioni di pellegrini). La ragione va scoperta nell'accoglienza di tutti coloro che venendo qui, hanno accolto l'invito della Madonna alla preghiera, alla conversione quotidiana e alla penitenza.
Senza la preghiera, ci ricorda la Madre, non c'è un cammino autentico di conversione e di pace, perché la fede senza la preghiera non è viva (messaggio del 10 ottobre 1981). La preghiera quotidiana e i sacramenti, l'eucaristia e la confessione nutrono di giorno in giorno la nostra vita spirituale: la fede, la speranza e la carità.
Senza l'amore per la croce, non può esserci un cammino di santità. Senza l'amore per la croce non accogliamo la pace. Frutto della croce è la pace di Cristo e frutto della croce è lo Spirito Santo e frutto dello Spirito Santo è la gioia legata alla speranza: la vita eterna ci e' stata donata; le porte dell'eternità sono spalancate. Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera. In questo tempo di grazia che la croce sia per voi il segno indicatore dell'amore e dell'unità attraverso le quali viene la vera pace. Perciò figlioli, pregate in questo tempo specialmente perché nei vostri cuori nasca il piccolo Gesù, creatore della pace ... (Messaggio del 25 novembre 1999).
Accogliere Maria nella nostra vita spirituale, è accogliere il suo invito alla conversione, alla preghiera, alla fede e alla pace. La donna della Parola di Dio fatta carne in Lei, ci educa a mettere in pratica la Parola di vita e di verità del vangelo.
Dio ci chiama attraverso Maria alla conversione e alla pace. Rispondere sì alla Regina della Pace, è rispondere sì a Dio e alla grande opera della Pace che il Padre in Suo Figlio ha realizzato.
Questo insegnamento siamo invitati a portarlo nelle nostre famiglie, che devono essere delle comunità di pace. Dalla famiglia alla comunità umana. La famiglia è la più importante comunità umana e la cellula più importante della società (Cfr. Apostolicam Actuositatem 11). Dalla famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, si costruisce una vera ed autentica comunità umana. Nel rispetto della legge morale naturale stabilità dalla sapienza del Creatore, l'uomo è chiamato a risalire alla norma giuridica.(cfr. Messaggio di papa Benedetto XVI, per la giornata mondiale della pace 2008).
Con l'aiuto della grazia, comunicata a noi nella preghiera e nei sacramenti, possiamo costruire un mondo più umano da consegnare alle generazioni future. Combattiamo la buona battaglia della fede (1Tm.6,12). Non smarriamoci dietro i falsi idoli e le felicità terrene che mai potranno in noi soddisfare la fame e la sete, di verità, di giustizia di eternità e di pace che Cristo colma nella Sua accoglienza. Non stanchiamoci di fare il bene, perché a suo tempo raccoglieremo (GaI. 6,9). Raccoglieremo i frutti dello Spirito Santo dato a noi da Cristo morente sulla croce (Gv. 19,34).
Concludendo questo breve articolo, possiamo affermare che il messaggio che ci viene da Medjugorje dalla Santa Madre di Dio, dalla Madre del Re della Pace (Regina della Pace), è un messaggio di speranza e di eternità. E' un messaggio di vita e un incoraggiamento a proseguire sulla via del bene, per costruire con Maria il nuovo mondo della pace. Tutti siamo invitati a questa straordinaria evangelizzazione che la "Regina della Pace" sta portando avanti nel mondo. Ciascuno di noi è importante nel piano di Dio: "Voi non potete capire quanto sia grande la vostra persona nel disegno di Dio (messaggio del 25 gennaio 1987). Ciascuno di noi con l'accoglienza dei messaggi della Madre di Dio, avrà la consapevolezza di essere un testimone e un portatore della pace in questo mondo senza pace, ma che la desidera ardentemente (messaggio del 25 luglio 1990).
Preghiera
Donna della Pace, guidaci sulla via del vero progresso dell'umanità, rendici coraggiosi e disponibili a testimoniare il vangelo della speranza, della misericordia e della pace.
Tu Santa Madre di Dio che hai accolto il Principe della Pace nostro Dio e lo hai donato al mondo nello stupore di tutto il creato, aiutaci a crescere e camminare nel cammino della santità. Aiuta la nostra umanità smarrita a ritrovare la via del vero ed autentico bene. Ottienici un cuore docile allo Spirito Santo e disponibile a collaborare con te alla grande "Opera della Pace". Fa' che non ci stanchiamo o smarriamo nel cammino che tu ci proponi. Tu che tutto puoi, perché sei la Santa Madre di Dio, intercedi per la famiglia umana, perché in tuo Figlio, accogliendo il dono del Padre, sia capace di costruire una comunità umana meno individualista, insensibile, ma più attenta ai piccoli, ai poveri, a chi non ha voce se non quella di gridare al Dio della storia che tutto conduce ad un fine di salvezza e di pace.
"Costruire" un mondo senza Dio, significa voler edificare un mondo senza pace; Cristo è il pacificato re. Costruire la nostra vita senza Dio, è fabbricare la nostra casa senza speranza e prospettiva e senza le fondamenta (MI. 7,24-27).
Maria, invitandoci ad accogliere Gesù come Re della Pace (Messaggio del 25 dicembre 1994), ci insegna ad accogliere la speranza che in Cristo siamo salvati e con la speranza la gioia di essere amati e redenti dal Suo amore per ciascuno di noi. Attraverso la preghiera del cuore, a cui ci chiama la Madonna (Messaggio del15 novembre 1984), conosciamo l'Amore di Dio. Nella preghiera del cuore ci sentiamo amati. Nella preghiera del cuore, coltiviamo in noi l'interiorità di Maria: la fede, la speranza, la carità, la lode, l'umiltà di sentirci creature, la disponibilità al servizio e: "la volontà ad offrire la nostra vita a servizio del bene e della pace" (messaggio del 25 gennaio 1991).
Il teologo Hans U. von Balthassar, uno dei più grandi del secolo scorso scriveva su Medjugorje: "Oggi è molto vivo il problema della pace nel mondo e Maria dà indicazioni molto concrete su come si possa evitare la catastrofe, più preghiera, più amore e qualcosa del tutto dimenticato, il digiuno" (Cfr. A proposito di apparizioni, in Id., La realtà e la gloria. Articoli e interviste 1978-1988. Edit, Milano 1988, pago 45).
Maria che è la Chiesa Immacolata, viene a noi peccatori in cammino come pellegrini verso l'eternità. Maria ci ricorda come accogliere il dono messianico della pace: Preghiera e digiuno (Cfr. Balthasar H. U . von, Le grazie di Medjugorje, in Id., La realtà e la gloria, pag 67).
È chiaro che quando la Madonna ci invita alla preghiera e al digiuno, si sottintende che non sono mai un fine, ma un mezzo per accettare la volontà di Dio; rimanendo aperti al Suo progetto per seguire le orme di Gesù Cristo. La preghiera perseverante e il digiuno donano a chi le pratica una grande confidenza in Dio; perché aprendoci al dialogo con l'altissimo ne facciamo l'esperienza più profonda. Grazie a questa confidenza, la persona si apre con fiducia al perdono di Dio; cioè alla riconciliazione, favorendo in questo modo la causa della pace. Se la pace se non è accolta nel nostro cuore; non nasce in esso da sola e non può estendersi al nostro prossimo e quindi al mondo intero. La pace è dinamica e vive solamente nel cuore di coloro che sanno amare e perdonare; ma la forza di amare e perdonare la attingiamo da Cristo. Cfr. padre Slavko Barbaric: El ayuno, pago 55-56, Ed. Medjugorje.
In questo modo ci adoperiamo come veri ed autentici costruttori della pace: se nella preghiera e nella conversione quotidiana ai comandamenti di Dio e al santo vangelo accogliamo in noi il dono messianico della pace e diventiamo uomini e donne capaci di costruire un mondo più evangelico, meno egoista ed aperto a Dio Creatore e Salvatore dell'universo.
Perché la parrocchia di Medjugorje è divenuta in questi ventisei anni uno dei centri mariani spirituali più importanti al mondo? (Questo oramai è un dato di fatto che oggi nessuno può contestare, nel 2007 la parrocchia di Medjugorje ha visto la visita di due milioni di pellegrini). La ragione va scoperta nell'accoglienza di tutti coloro che venendo qui, hanno accolto l'invito della Madonna alla preghiera, alla conversione quotidiana e alla penitenza.
Senza la preghiera, ci ricorda la Madre, non c'è un cammino autentico di conversione e di pace, perché la fede senza la preghiera non è viva (messaggio del 10 ottobre 1981). La preghiera quotidiana e i sacramenti, l'eucaristia e la confessione nutrono di giorno in giorno la nostra vita spirituale: la fede, la speranza e la carità.
Senza l'amore per la croce, non può esserci un cammino di santità. Senza l'amore per la croce non accogliamo la pace. Frutto della croce è la pace di Cristo e frutto della croce è lo Spirito Santo e frutto dello Spirito Santo è la gioia legata alla speranza: la vita eterna ci e' stata donata; le porte dell'eternità sono spalancate. Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera. In questo tempo di grazia che la croce sia per voi il segno indicatore dell'amore e dell'unità attraverso le quali viene la vera pace. Perciò figlioli, pregate in questo tempo specialmente perché nei vostri cuori nasca il piccolo Gesù, creatore della pace ... (Messaggio del 25 novembre 1999).
Accogliere Maria nella nostra vita spirituale, è accogliere il suo invito alla conversione, alla preghiera, alla fede e alla pace. La donna della Parola di Dio fatta carne in Lei, ci educa a mettere in pratica la Parola di vita e di verità del vangelo.
Dio ci chiama attraverso Maria alla conversione e alla pace. Rispondere sì alla Regina della Pace, è rispondere sì a Dio e alla grande opera della Pace che il Padre in Suo Figlio ha realizzato.
Questo insegnamento siamo invitati a portarlo nelle nostre famiglie, che devono essere delle comunità di pace. Dalla famiglia alla comunità umana. La famiglia è la più importante comunità umana e la cellula più importante della società (Cfr. Apostolicam Actuositatem 11). Dalla famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, si costruisce una vera ed autentica comunità umana. Nel rispetto della legge morale naturale stabilità dalla sapienza del Creatore, l'uomo è chiamato a risalire alla norma giuridica.(cfr. Messaggio di papa Benedetto XVI, per la giornata mondiale della pace 2008).
Con l'aiuto della grazia, comunicata a noi nella preghiera e nei sacramenti, possiamo costruire un mondo più umano da consegnare alle generazioni future. Combattiamo la buona battaglia della fede (1Tm.6,12). Non smarriamoci dietro i falsi idoli e le felicità terrene che mai potranno in noi soddisfare la fame e la sete, di verità, di giustizia di eternità e di pace che Cristo colma nella Sua accoglienza. Non stanchiamoci di fare il bene, perché a suo tempo raccoglieremo (GaI. 6,9). Raccoglieremo i frutti dello Spirito Santo dato a noi da Cristo morente sulla croce (Gv. 19,34).
Concludendo questo breve articolo, possiamo affermare che il messaggio che ci viene da Medjugorje dalla Santa Madre di Dio, dalla Madre del Re della Pace (Regina della Pace), è un messaggio di speranza e di eternità. E' un messaggio di vita e un incoraggiamento a proseguire sulla via del bene, per costruire con Maria il nuovo mondo della pace. Tutti siamo invitati a questa straordinaria evangelizzazione che la "Regina della Pace" sta portando avanti nel mondo. Ciascuno di noi è importante nel piano di Dio: "Voi non potete capire quanto sia grande la vostra persona nel disegno di Dio (messaggio del 25 gennaio 1987). Ciascuno di noi con l'accoglienza dei messaggi della Madre di Dio, avrà la consapevolezza di essere un testimone e un portatore della pace in questo mondo senza pace, ma che la desidera ardentemente (messaggio del 25 luglio 1990).
Preghiera
Donna della Pace, guidaci sulla via del vero progresso dell'umanità, rendici coraggiosi e disponibili a testimoniare il vangelo della speranza, della misericordia e della pace.
Tu Santa Madre di Dio che hai accolto il Principe della Pace nostro Dio e lo hai donato al mondo nello stupore di tutto il creato, aiutaci a crescere e camminare nel cammino della santità. Aiuta la nostra umanità smarrita a ritrovare la via del vero ed autentico bene. Ottienici un cuore docile allo Spirito Santo e disponibile a collaborare con te alla grande "Opera della Pace". Fa' che non ci stanchiamo o smarriamo nel cammino che tu ci proponi. Tu che tutto puoi, perché sei la Santa Madre di Dio, intercedi per la famiglia umana, perché in tuo Figlio, accogliendo il dono del Padre, sia capace di costruire una comunità umana meno individualista, insensibile, ma più attenta ai piccoli, ai poveri, a chi non ha voce se non quella di gridare al Dio della storia che tutto conduce ad un fine di salvezza e di pace.
Fonte: “Medjugorje Un invito alla preghiera Maria Regina della pace” n° 74