MaM
Messaggio del 2 gennaio 2000:Cari figli! Oggi, come mai prima d'ora, il mio cuore chiede il vostro aiuto. Io, vostra Madre, prego voi, miei figli, di aiutarmi a realizzare quello per cui il Padre mi ha mandata qui. Mi ha mandata in mezzo a voi perché il suo amore è immenso. In questo anno grande e santo nel quale siete entrati, pregate in modo particolare per coloro che non hanno ancora sentito l'amore di Dio. Pregate e aspettate.

Testimonianza di padre Liam Lawton - Medjugorje, festival dei giovani 2014

13/11/2021    378     Testimonianze su Medjugorje    Testimonianze 
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Adesso sentiremo cosa riempie il tempo di un sacerdote.
Liam Lawton, il sacerdote della diocesi di Kildare vicino a Dublino in Irlanda. Egli è impegnato nella musica liturgica nella sua diocesi. E’ un compositore, cantante. Ha fatto tanti concerti a New York, Chicago, Los Angeles, Dublino, in Vaticano, alla Casa Bianca e in tanti altri luoghi.
Per lui Medjugorje ha un grande significato. Era uno dei primi che con padre Slavko ha fondato il festival dei giovani a Medjugorje.
Adesso sentiamo la sua testimonianza.


Grazie a padre Marinco. Buongiorno a tutti. Per me è un grande onore parlare qui davanti a voi. Preghiamo un momento insieme. Invochiamo lo Spirito Santo, perchè apra i nostri cuori e perchè allontani tutto ciò che ci impedisce l’ascolto. Adesso chiediamo al nostro angelo custode di portare le nostre preghiere in cielo.
Maria, Regina della Pace, prega per noi.

Come dice papa Francesco io sono un peccatore, ma con voi desidero condividere una bellissima storia di questo luogo. Quest’anno sono 30 anni che sono sacerdote.
Quando sono venuto a Medjugorje per la prima volta pensavo di sapere cos’è il sacerdozio, ma non ne avevo idea. Quando sono venuto qui nel 1986 sono andato a confessarmi ed ho incontrato padre Slavko, di cui voi avete sentito parlare o avete visto quel bellissimo video ieri sera. Dopo che mi sono confessato mi ha invitato a partecipare all’apparizione che a quell’epoca avveniva in canonica. Sono andato con lui. Non sapevo cosa mi dovevo aspettare, perchè avevo sentito parlare delle apparizioni, ma non avevo mai partecipato ad una. Avevo visto i film di Bernardette di Lourdes, dei bambini di Fatima… All’improvviso mi sono trovato in una stanza con i giovani che avrebbero visto la Vergine Maria. Tutti noi abbiamo atteso e per un motivo, non so quale, ho cominciato a piangere. Tre ore dopo piangevo ancora.

Sono scappato giù per le scale e nei campi. Un uomo di 83 anni mi seguiva. Ha continuato a seguirmi e mi ha detto: “Volevo vedere se stavi bene”. Ha aggiunto qualcosa di molto importante: “Se potessi sperimentare nel mio servizio quello che hai sperimentato tu… Ma adesso ho 80 anni e sono alla fine del mio servizio”.

Sono rientrato in chiesa. I miei occhi erano gonfi a forza di piangere. Ero in imbarazzo. Non ero sicuro se volevo entrare in chiesa o no, perchè erano presenti tanti sacerdoti. Era rimasta soltanto una sedia libera dietro alla statua di san Giacomo. Ho capito che la Madonna aveva riservato questo posto nascosto per me. In quell’angolo ho continuato a piangere.

Durante la Messa ho sentito una bellissima voce, ma non ho visto nessuno. Quella voce continuava a ripetermi: “Non temere. Mi prenderò cura di te. Ti userò. Lavorerò con te”.
Quando è arrivato il momento della Comunione ho visto che la porta si è aperta ed è entrato padre Slavko. Sembrava che stesse cercando qualcuno. Si è guardato attorno e poi ha guardato nella mia direzione. E’ venuto da me e, come faceva sempre, mi ha puntato il dito e mi ha detto: “Sta sera canterai per la beata Vergine Maria”. Lui non sapeva che fossi un cantante. Non gliene avevo mai parlato.
Dopo la Comunione mi ha chiamato per cantare. Io piangevo ancora. Tutte le donne in chiesa piangevano. Tutti abbiamo pianto.

Così ho lasciato Medjugorje con un cuore completamente cambiato.

Dopo poco tempo sono tornato a Medjugorje con un gruppo di giovani. Ho cominciato a scrivere musica, cosa che prima non avevo mai fatto. Ho promesso che ogni volta che avessi scritto qualcosa lo avrei offerto al Signore. Ho cominciato a scrivere con un’ispirazione che non avevo mai avuto prima. Ogni sera cantate una delle mie canzoni: “Osanna in excelsis.

Così ho portato un gruppo di giovani che non era mai venuto a Medjugorje e non ne aveva mai sentito parlare. Il primo giorno li ho portati alla Messa delle ore 10. Siamo entrati in chiesa. Uno dei giovani mi ha chiesto: “Dov’è la piscina?” Gli ho detto: “Qui non c’è la piscina. Questo è un luogo di pellegrinaggio”. Se ne sono andati. Dopo un pò li ho cercati e trovati. Abbiamo dormito qui vicino.

Quando sono arrivato all’angolo di casa non dimenticherò mai cosa ho visto: erano sul tetto di una stalla e prendevano il sole. Li ho pregati di scendere e di venire con me che saremmo andati a trovare padre Slavko. Padre Slavko non conosceva questa situazione. Quando l’ho incontrato ci è venuta un’idea. “Questa sera mettiamo via tutte le panche della chiesa”. “Perchè? La pitturiamo?” “No. Pregheremo”. Allora ho preso tutti i giovani che erano con me e abbiamo spostato tutte le panche. Abbiamo impiegato ore. Quella sera abbiamo avuto l’Adorazione in chiesa senza panche. Prima di iniziare l’Adorazione ho parlato con padre Slavko. Gli ho detto: “Ho un’idea. Tu parli per un pòdi tempo. poi ci sarà un pò di silenzio e dopo io canterò. Poi tu pregherai, poi un pò di silenzio e riprenderemo a cantare”. Quella notte abbiamo iniziato l’Adorazione come l’abbiamo adesso. 

Abbiamo cantato in varie lingue.

Nella pensione in cui abbiamo alloggiato è venuto un ragazzo che ha fatto l’esercito militare a Belgrado. Siccome io venivo da un Paese straniero lui voleva conversare con me. Mi ricordo che stavo andando in chiesa per l’Adorazione. Lui mi ha chiesto: “Cos’è l’Adorazione?” Allora gli ho spiegato cos’è l’Adorazione, cos’è l’Eucaristia. Gli ho detto: “Vieni con noi”. Mi ha risposto: “Io non sono mai stato in chiesa”. Gli ho detto: “Vieni questa sera”. E’ venuto con me ed è rimasto fuori dalla porta. Due ore dopo lo ho ritrovato nello stesso posto: dietro alla porta. Lui stava piangendo.

Quante cose stupende sono avvenute nei primi giorni. L’estate seguente, quindi un anno dopo, siamo andati con un gruppo di giovani sulla collina. La Madonna aveva chiesto di dedicare un anno per i giovani. Quando siamo scesi dalla collina siamo andati a Messa. Era la prima volta che si celebrava all’altare esterno. Non c’era il tetto e il marmo, ma solo cemento. Padre Jozo Zovko predicava e padre Slavko si prendeva cura di tutto. Non mi ricordo chi presiedeva la Messa. Io suonavo e cantavo. Padre Slavko mi ha detto che avrebbe voluto farmi conoscere un ragazzo inglese: Eric Williams. Lui ha fatto un dvd sui giovani a Medjugorje che si chiama “Cari figli”. Lui sognava di vedere i giovani adorare il Santissimo con attorno le bandiere di tutto il mondo.
Questo ragazzo, padre Slavko ed io abbiamo organizzato il festival dei giovani per l’anno seguente. Abbiamo contattato la gente di vari Paesi.

Quando ieri sera ho sentito cantare e tutti pregare ho pensato: “Come ne sarà orgoglioso padre Slavko in cielo!” 

Nella mia vita ho continuato a cantare, suonare, scrivere e ho visitato  vari Paesi, ma sempre era perchè credevo alla Madonna di Medjugorje.
Il momento più prezioso per me quando canto non è su palchi importanti con orchestre grandi, ma durante l’Adorazione, perchè, a Dio piacendo, tutti andremo un giorno in cielo e lì sarà un’Adorazione perpetua, con le canzoni e le parole più belle, perchè pregheremo col cuore.

Vi racconto una storia breve e poi termino con una canzone.

Una sera sono tornato da un viaggio. Ero tanto stanco e non volevo radio, tv, telefono o giornali. Volevo solamente buttarmi sulla poltrona. Conoscete anche voi questa situazione… Mentre ero seduto così all’improvviso ho sentito una presenza. In genere non sono un tipo che ha queste ispirazioni. Ho sentito che avrei dovuto prendere un pezzo di carta e scrivere le parole che mi sarebbero arrivate. Mi sono messo al pianoforte e ho scritto la musica. Mentre scrivevo ho capito che stavo lodando il mio angelo custode che era in viaggio con me dappertutto. Spesso viviamo questa presenza dell’angelo custode come se fosse normalissima. Ho pregato, affinché questa canzone aiutasse gli altri. L’ho chiamata “La voce dell’angelo”. Abbiamo registrato questa canzone con la ragazza che ha vinto l’Eurovisione per l’Irlanda. Come la veggente Mirjana ho problemi con la schiena. Sono andato dal medico e questo mi ha mandato in farmacia. In una città che non conoscevo bene ho trovato la farmacia e poi sono andato verso la macchina. In quel momento ho sentito qualcuno che mi diceva: “Scusi, scusi!” Io non conoscevo nessuno in quella città. Ho visto una giovane donna che correva verso di me. Mi ha detto: “Ma lei è Liam Lawton!” Io volevo dire “chi?ù”, ma non potevo. Ho cominciato a ridere. Lei ha detto: “Sì, è lei”. Poi ha chiesto se poteva parlarmi. Siccome stavo soffrendo di mal di schiena avrò avuto senz’altro una faccia stranissima. Mi ha detto: “Non deve essere così!” Le ho risposto: “No. Non è per causa sua, ma per la mia schiena che mi fa male”. Lei insisteva che voleva parlarmi. Pensavo volesse parlarmi di musica, ma mi ha detto: “No! La settimana scorsa il nostro unico figlio è morto. Aveva 7 anni. Lo abbiamo portato in Inghilterra per il trapianto di cuore, ma ormai era tardi. Mentre lo tenevo tra le braccia ho cominciato a cantare la sua canzone ‘La voce di un angelo’”. Ero commosso, ma lei mi ha detto: “Non volevo dirle proprio questo. Oggi devo andare via dalla città. Sono madre e tutto il tempo penso ‘dove è mio figlio? Qualcuno si prende cura di lui? Ha soltanto 7 anni’ Chi lo abbraccia? Chi lo mette a dormire?’ Perchè mi succede tutto questo? Potessi almeno sapere se mio figlio è felice Mentre ero seduta così ho chiuso gli occhi e ho pregato: ‘Buon Dio, per favore mandami un segno che mio figlio è con Te e sarò felice”. Ho messo di nuovo la canzone, ho aperto gli occhi e ho visto lei che stava attraversando la strada. Stava attraversando il parcheggio ed io ero in macchina che stavo ascoltando la canzone. Mi creda che adesso so che mio figlio è con Dio!”

Un’altra cosa ho compreso qui a Medjugorje. Da Dio riceviamo tanti doni, ma due sono particolari. Un dono è che abbiamo sempre con noi l’angelo custode. Spesso, però, non abbiamo nessun rapporto con lui. Pensate a questo. Qualsiasi cosa facciate, ovunque andiate, qualsiasi decisione prendiate. Ogni volta che siete in difficoltà il vostro angelo custode vi parlerà.

L’ultima cosa che ho imparato a Medjugorje: ricchi o poveri, grandi o piccoli, qualsiasi vocazione si abbia, qualsiasi origine o colore, siamo figli di Dio e abbiamo ricevuto un dono. Ciascuno di noi ha la possibilità di omprendere velocemente questo dono. Gli altri hanno bisogno di una vita intera per capire i doni. Ma voi avete “il dono”. Pregate Dio, la Madonna e l’angelo custode di mostrarvi il dono che Dio vi ha dato, per usare questo dono per realizzare il Regno di Dio.

Padre Slavko che adesso è in cielo, mi ha aiutato a comprendere il mio dono. Io prego che tutti voi comprendiate i doni che avete ricevuto da Dio.

Grazie per questo tempo trascorso insieme.

Và bene per voi se finisco con una canzone? La canzone alla Madonna: il Magnificat. Roland, il mio amico, suonerà.

Fonte: ML Informazioni da Medjugorje