Il vero miracolo è riscoprire di avere fede in Dio

Che giorno è stato Ferragosto?
Niente a che vedere con le code, le scampagnate, i giochi in spiaggia e i
fuochi d’artificio. Quella è una giornata che per me comincia sempre
con il silenzio, la riflessione e la preghiera. Strano andare a Messa a
Ferragosto? Affatto...
Ferragosto: è stato un giorno di code, di scampagnate, di giochi in
spiaggia e fuochi d’artificio. Ma il 15 d’agosto è stato anche la festa
dell’Assunzione in cielo della Madonna. Chi se lo ricorda? È questa la
festa che io ho celebrato. Niente a che vedere con le code, le
scampagnate, i giochi in spiaggia e i fuochi d’artificio. Quella è una
giornata che per me comincia sempre con il silenzio, la riflessione e la
preghiera. Strano andare a Messa a Ferragosto? Affatto. È la festa
della Madonna ed è lei che ci chiede di pregare: lo fa continuamente,
senza mai stancarsi, da quel lontano 24 giugno 1981. Il giorno in cui
alcuni adolescenti la videro su una collina, nei pressi del villaggio
bosniaco di Medjugorje. Sono trascorsi 27 anni e quei ragazzini sono
cresciuti, passando attraverso gli esperimenti scientifici di équipe di
medici, i pedinamenti e l’ostruzionismo del regime comunista di allora.
La bellissima giovane, dal viso dolce, che si era presentata come Regina
della pace, non ha mai lasciato i sei giovani e ha continuato ad
apparire, a pregare e a parlare con loro. Ovunque venissero portati.
Medjugorje negli anni è diventata meta di milioni di persone, attratti
dalle parole che la Madonna rivolge a tutti noi: “Se sapeste quanto vi
amo piangereste di gioia” ha detto in un suo dolcissimo messaggio.
Pellegrini e curiosi arrivano fin lì da ogni parte del mondo.
E da quel viaggio tornano sempre cambiati o, meglio, rinati. È successo
anche a me quando ci sono andata (da scettica e un po’ controvoglia) la
prima volta. Ed è successo di nuovo, quando ci sono ritornata (meno
scettica e con più voglia). Non sai che cosa ti stia capitando, ma ti
accorgi che dentro di te qualcosa si è mosso: quello strato di ruggine
che appesantiva il cuore e l’anima (senza che tu nemmeno ti accorgessi
di averlo) si è sciolto. Proprio come fa la neve al tepore del primo
sole. Ed è una sensazione bellissima. Perché riesci a sentire l’amore.
Quello vero che converte ogni cuore e dona la pace. Chi come me c’è
stato, sa di cosa parlo. Chi non c’è mai andato, ma ha sentito almeno
una volta dentro di sé l’impulso o anche solo la curiosità di andarci,
dovrebbe assecondare l’istinto: ascoltare quella voce e partire. Perché
solo arrivando in quello sperduto villaggio della Bosnia-Erzegovina si
può capire il grande miracolo che avviene da 27 anni e viverlo sulla
propria pelle. Non ci sono parole per descrivere l’amore che si respira.
Avvolti dalla pace ci si sente tra le braccia di Dio. E si rimane
stupiti, a bocca aperta, nel vedere tante persone che improvvisamente
ritrovano il desiderio (il desiderio, non l’obbligo!) di Confessarsi e
fare la Comunione. E magari sono passati 20 o anche 30 anni dall’ultima
volta che hanno messo piede in una chiesa.
Al di là delle guarigioni fisiche, il vero miracolo è questo: riscoprire di avere fede in Dio.
C’è chi pensa che Dio non possa parlare all’umanità o che, se lo ha
fatto, ha già detto tutto nelle Sacre scritture, ma Medjugorje dimostra
che lo fa ancora, attraverso sua Madre. Che è anche la nostra. Quelle,
infatti, sono proprio le parole di una mamma che ogni giorno richiama i
suoi figli sulla strada dell’amore, attraverso messaggi che invitano al
digiuno e alla preghiera (sono tutti raccolti sul sito
www.medjugorje.ws). C’è chi storcerà il naso leggendo queste parole e
chi scuoterà la testa, liquidando tutto con una frase frettolosa:
“Figuriamoci, sono solo sciocchezze”. Ma il desiderio di sapere, la sete
di conoscenza, sono racchiusi in ogni persona. Quindi perché non andare
a fondo e cercare la verità? C’è sempre tempo per scuotere la testa e
soprattutto non si ha nulla da perdere. Ecco perché a credenti, atei,
curiosi e scettici consiglio di leggere un libro che racconta la storia
delle apparizioni e il mistero di quei fatti, visita i luoghi, incontra i
protagonisti, mette a confronto le testimonianze di teologi e
scienziati. Si chiama Mistero Medjugorje (ed. Piemme), è di Antonio
Socci e comincia così:
Ho fatto circa 2.000 chilometri fra terra e mare sulle tracce di una
donna…
Mara Locatelli -
20/08/2008