Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

A Lourdes, inchiodato alla sedia a rotelle, ho incontrato Giorgio. Prima faceva da guida alpina, poi cadde nel precipizio. Non morì, però riportò molte fratture. Sotto il peso del dolore si ricordò di Dio e lo pregò invocando la morte. Era torturato dal pensiero di restare paralizzato per tutta la vita. Sfogava la sua rabbia con le imprecazioni. Perché Dio lo mantenne in vita, soggetto a una sofferenza senza fine? E Dio si servi' proprio di quella sofferenza per aprirgli gli occhi e per salvarlo. Sette anni fa lo portarono a Lourdes e lì, proprio nella Grotta, davanti alla Madonnina, guarì nell'anima. Parlare con Giorgio è più fruttuoso che ascoltare una bella predica: si rimane santamente impressionati. Ascoltiamolo: "Fino a sette anni fa ero miscredente ma improvvisamente il Signore mi ha guarito il cuore e salvato l'anima. Ora il mio pensiero più bello è Dio e Lo ringrazio per grande gioia che mi dà : non riesco a contenerla dentro e voglio donarla agli altri. Sono bloccato a questa sedia, ma la preghiera e l'amore non si possono bloccare. Con la preghiera posso raggiungere tante persone. Spesso vado negli ospedali per confortare i malati, per inviarli a confidare in Dio e dirli che Lui non ci abbandona mai ci è vicino nella sofferenza, ci aiuta a sopportarla, accettarla e offrirla a Gesù. Proprio il giorno della mia rovinosa caduta è diventato il giorno della Misericordia. La sofferenza ha portato luce e grazia nella mia vita. Chi poteva immaginarlo?". (Don Nikola Vucic)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Sabato della 22° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro. Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli e disse: "In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti. Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere". (Lc 21,1-4)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Una preghiera a caso ....

Preghiera di un figliuolo pei suoi genitori

Dopo Voi, o amabilissimo Iddio, chi dovrò io amare di più se non coloro, i quali furono dalla vostra divina Provvidenza destinati a darmi la vita ed allevarmi? Voi mi comandate espressamente di onorare ed amare i miei genitori, e di pregare per essi. Il mio cuore si conforma ben volentieri a questo vostro comando; e vi trova un piacere indicibile nel doverlo osservare. Ma fate, o mio Dio, che io, seguendo questa inclinazione sì dolce al mio cuore, la santifichi col vostro santo amore. Fate che io li ami specialmente per obbedire e piacere a voi. Io intanto di tutto cuore vi prego per essi; vi supplico di ricompensarli delle innumerevoli pene e sollecitudini loro per me. Oh! sì, benedite la mia buona madre, che provò per me tante inquietudini, sopportò tanti travagli, e vegliò sì sovente alla mia culla; questa pietosa madre che dal mio primo uso della ragione m'insegnò a conoscervi, mettendomi sotto gli occhi quanto sia la grande vostra amabilità, quanta riconoscenza io vi debba per i molti benefìzi, dei quali mi avete ricolmo. Sì, versate tutti i tesori della vostra grazia, i vostri più preziosi favori sopra di mio padre così amante di me, che dalla mia nascita consacrò tutta la sua vita per rendere onorata e felice la mia. Ah! quante sollecitudini per allontanare dalla mia infanzia i pericoli, che le sovrastavano, e per insegnarmi ad evitare le insidie tese da tutte parti alla virtù.

Fate che colla mia buona condotta, con una pietà tutta figliale diventi la consolazione, la gloria, la corona de' miei genitori. Conservatemi lungamente queste guide, questi amici del mio cuore. Date loro una vita felice e tranquilla, allontanate dal loro capo ogni disgrazia, proteggeteli di continuo all'ombra delle vostre ali, e se negli imperscrutabili decreti della vostra giustizia e sapienza, qualche sciagura dovesse piombare sopra qualcuno di noi, deh! mio Signore, io vi prego e vi scongiuro, che i vostri colpi si scaglino sopra di me soltanto; essi risparmiate, essi benedite, essi ricolmate dei vostri celesti favori. E quando all'ultimo respiro l'anima loro si scioglierà dal corpo, per passare all'eternità, fate, o Dio di misericordia, che ella portata sulle ali degli angeli vostri, entri tosto nella patria celeste, per godere con essi gli eterni gaudi, ed implorare per me ancora le vostre benedizioni, finchè riuniti insieme di bel nuovo, cantiamo in eterno le vostre glorie, le vostre misericordie. Così sia.