Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 21 luglio 2025 - San Lorenzo da Brindisi (Letture di oggi)

Bisogna sempre tenere salde queste due virtù, la dolcezza col prossimo e la santa umiltà  con Dio. (San Pio da Pietrelcina)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Lunedì della 16° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

Diceva dunque: "A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami". E ancora: "A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finchè sia tutta fermentata". (Lc 13,18-21)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Preghiere e meditazioni del giorno

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Una preghiera a caso ....

Preghiera di un pio agricoltore

Dio onnipotente, che avete in mano le sorti degli uomini, e nell'ordine della vostra Provvidenza a ciascuno fissate la propria condizione, voi mi avete posto in uno stato molto penoso. Io in questo mondo non ho bene alcuno, se non il lavoro delle mie mani. La terra che io coltivo è sovente per me una terra ingrata, la quale non produce che triboli e spine. Le disgrazie del tempo, i disordini delle stagioni, gli uragani, le grandini, le siccità, le innondazioni devastano assai frequentemente le campagne, e ci tolgono la speranza delle raccolte; e spesso dopo aver bagnato la terra co' miei sudori, sono costretto ancora a bagnarla delle mie lagrime.

Conosco, o mio Dio, che sono i nostri peccati, che ci attirano i vostri flagelli, e pure tale è il nostro acciecamento, che non cerchiamo di disarmare la mano che ci percuote. Invece di calmare il vostro sdegno colla nostra sommessione, colla nostra pazienza, col nostro pentimento, noi ci abbandoniamo ai lamenti, alle mormorazioni, e talvolta anche alle imprecazioni e alle bestemmie contro la vostra Providenza. Me disgraziato! io fui di questo numero. Nel tempo stesso che voi mi punivate delle mie offese, io vi offendeva nuovamente!

Dio di misericordia, abbiate pietà dei vostri figli. Per colpevoli che eglino siano, sono pur sempre opera delle vostre mani, e prezzo del vostro sangue. Mi sono abusato della vostra bontà, è vero, o mio Dio; ma ora me ne pento, per l'avvenire vi sarò più fedele, più obbediente, più rassegnato.

Io risolvo, o mio Dio, coll'aiuto della grazia vostra di correggere la mia condotta. Io adorerò in tutto la vostra Previdenza, bacierò la mano che mi flagella, e quando voi vi degnerete di spandere sopra le mie fatiche le celesti benedizioni, che ora imploro, io non mi dimenticherò di esservene riconoscente, e sciogliervi inni di ringraziamento, e sempre mi adoprerò per regolarmi in modo da meritarmi la vostra amicizia nel tempo e nell'eternità.