Sotto il Tuo Manto

Giovedi, 11 settembre 2025 - San Giovanni Gabriele Perboyre (Letture di oggi)

Lungo la strada di Gerico succede proprio di tutto. Gesù è diretto verso Gerusalemme. Intorno a Lui c'è molto entusiasmo, ci sono delle sincere adesioni, ma anche i dinieghi. C'è chi si tira indietro ancor prima di cominciare e chi, pur stando con Lui, è mille miglia lontano dal Suo modo di pensare. Gli apostoli Giacomo e Giovanni si fanno avanti cercando dei privilegi. È sempre così: tutti vogliono essere primi. Da che mondo è mondo, questa è stata la molla che ha spinto in avanti intera umanità . Ma Gesù ne cambia direzione: bisogna essere primi nel servire, bisogna primeggiare nell'umiltà . Lo sperimentiamo anche nelle nostre comunità  dove anche il più piccolo servizio rischia di trasformarsi in desiderio di mettersi in mostra. L'umiltà  è il balsamo per le nostre ferite. Signore, rendimi umile e liberami dal gioco perverso della competizione. (Don Nikola Vucic)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Giovedì della 23° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perchè era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro. Disse dunque: "Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno. Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato. Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. Gli disse: Bene, bravo servitore; poichè ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città. Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città. Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato. Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perchè allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi. Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci Gli risposero: Signore, ha già dieci mine! Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me". (Lc 19,11-27)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Una preghiera a caso ....

Preghiera di Consacrazione alla famiglia

Cuore dolcissimo di Gesù, che hai fatto alla tua grande devota santa Margherita Maria la consolante promessa: «Benedirò le case, nelle quali sarà esposta l'immagine del mio Cuore», degnati di accettare la consacrazione che ti facciamo della nostra famiglia, con la quale intendiamo di riconoscerti Re delle nostre anime e di proclamare il dominio che tu hai sopra tutte le creature e sopra di noi.

I tuoi nemici, o Gesù, non vogliono riconoscere i tuoi diritti sovrani e ripetono il satanico grido: Non vogliamo che costui regni sopra di noi! straziando così nel modo più crudele il tuo amabilissimo Cuore. Noi invece ti ripeteremo con maggior slancio e maggior amore: Regna, o Gesù, sopra la nostra famiglia e su ciascuno dei membri che la compongono; regna sulle nostre menti, perché possiamo sempre credere alle verità che ci hai insegnate; regna sui nostri cuori perché vogliamo seguire sempre i tuoi divini comandi. Sii tu solo, Cuore divino, il dolce Re delle anime nostre; di queste anime, che hai conquistate al prezzo del tuo sangue prezioso e che vuoi tutte salve.

Ed ora, Signore, secondo la tua promessa, fa' scendere sopra di noi le tue benedizioni. Benedici i nostri lavori, le nostre imprese, la nostra salute, i nostri interessi; assistici nella gioia e nel dolore, nella prosperità e nell'avversità, ora e sempre. Fa' che regnino in mezzo a noi la pace, la concordia, il rispetto, l'amore reciproco e il buon esempio.

Difendici dai pericoli, dalle malattie, dalle disgrazie e soprattutto dal peccato. Degnati infine di scrivere il nostro nome nella piaga sacratissima del tuo Cuore e non permettere che si cancelli mai più, affinché, dopo essere stati uniti qui in terra, possiamo trovarci un giorno uniti tutti in cielo a cantare le glorie e i trionfi della tua misericordia. Amen.