Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 21 luglio 2025 - San Lorenzo da Brindisi (Letture di oggi)

È un semplice gesto, quello di toccare con la mano la statua del Risorto a Medjugorje, o appoggiare il viso contro il freddo bronzo nel durare di una preghiera sussurrata con un filo di voce. È un gesto che compie ogni pellegrino, un gesto molto umano anche se forse poco sacro. Nessuno di noi si vergogna di farlo e neppure ha voglia di spiegarlo: dice tutto il nostro bisogno di appoggiarci a Cristo, di sentirlo vicino. Appunto, quasi di toccarlo. Non è una mancanza di fede; anzi, è la concretezza del nostro credere. Non è razionale, non è logico tutto ciò? Non fa niente. Spesso i fili logici servono solo per far inciampare le persone. Toccare, perché? Per far circolare l'amore in noi, per stabilire un contatto, una relazione... Ma ciò che forse ci sfugge è che, chi tocca, prima è stato toccato! Cristo Risorto, che tutti toccano nella Sua statua a Medjugorje, aveva già  toccato molti cuori: un tocco benedetto che ha scatenato conversioni e guarigioni fisiche e spirituali. Infatti, ogni giorno siamo toccati dalla grazia! (Don Nikola Vucic)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Lunedì della 16° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

L'uomo non deve coprirsi il capo, poichè egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo. E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; nè l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli. Tuttavia, nel Signore, nè la donna è senza l'uomo, nè l'uomo è senza la donna; come infatti la donna deriva dall'uomo, così l'uomo ha vita dalla donna; tutto poi proviene da Dio. Giudicate voi stessi: è conveniente che una donna faccia preghiera a Dio col capo scoperto? Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l'uomo lasciarsi crescere i capelli, mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere? La chioma le è stata data a guisa di velo. Se poi qualcuno ha il gusto della contestazione, noi non abbiamo questa consuetudine e neanche le Chiese di Dio. (1 Cor 11,7-16)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Preghiere e meditazioni del giorno

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Una preghiera a caso ....

Preghiera di un giovane che si trova nei pericoli del mondo

Dio Creatore e pieno di misericordia, a Voi io sono debitore della mia vita. Voi volete che con un santo uso di tutte le facoltà della mia anima e del mio corpo io vi serva fedelmente, procuri la vostra gloria, e utile mi renda al mio prossimo. Io imploro adunque con umiltà e fiducia la vostra divina assistenza per raggiungere il fine per cui mi avete creato. Eccomi pervenuto ad un'età, in cui tutte le passioni sorgono con impeto nel cuore dell’uomo per distoglierlo da' suoi doveri, per formare in lui inclinazioni contrarie alla vostra divina legge; età in cui la cieca gioventù si precipita inconsiderata nei più gravi pericoli; circondata da tutte le seduzioni capaci a soffocare i germi preziosi della pietà e della virtù; età la più importante dell'uomo, poichè dal suo buono o cattivo impiego dipende la felicità o l'infelicità della vita intera.

Confesso, o Dio mio, con mia vergogna, e con assai amaro rincrescimento, che io pur troppo già scorgo in me molti vizi e traviamenti. Ah! quale incostanza nelle mie risoluzioni, quale sregolatezza ne' miei desideri! Quale ostinazione nel non seguire che le mie idee, le mie opinioni! Quale facilità a lasciarmi strascinare alle massime corrotte, all'indifferenza di questo secolo per ciò che spetta alla religione! Quale orgoglio ne' miei pensieri, nelle mie parole, ne' miei portamenti! Sordo ai salutari insegnamenti, io fino ad oggi ho fatto poco conto dei saggi consigli e delle esortazioni di coloro, che la bontà vostra mi ha dato per guida, per sostegno. Quale svogliatezza, quale codardia nell'adempimento de' miei doveri, e quale prontezza poi nell'ommetterli anche intieramente!

Voi che siete, o Dio mio, l’aiuto dei deboli, non ritirate da me le vostre grazie in questo momento per me così pericoloso, ed insieme così importante. Armatemi dello scudo della vostra forza contro le violenze delle mie cattive inclinazioni; dissipate dalla mia mente le tenebre che mi nascondono la verità; difendetemi dalle lusinghe dei sensi e dalle bugiarde promesse dei mondani. Fate che io schivi ogni ingiustizia sotto qualsiasi aspetto ella mi si presenti; e specialmente guardatemi dagli assalti mortali della voluttà, il più perfido ed il più pericoloso nemico che io mi abbia a temere. Preservatemi da ogni abito cattivo, affinchè se voi mi concederete di giungere alla vecchiaia, non sia allora schiavo vergognoso del peccato, ridotto a piangere ad amare lagrime i disordini de' miei primi anni. Fate al contrario che io crescendo ogni giorno in virtù e in pietà, pieno del vostro timore, vi serva d’ora innanzi di tutto cuore; e così meritarmi una santa morte, e l'ineffabile felicità di godervi e di possedervi per tutti i secoli. Così sia.