Sotto il Tuo Manto

Giovedi, 24 luglio 2025 - San Charbel (Giuseppe) Makhluf (Letture di oggi)

Quando cominciai ad imparare la storia della Francia, il racconto delle imprese di santa Giovanna d'Arco mi riempiva d'entusiasmo; sentivo nel mio cuore il desiderio e il coraggio d'imitarla; mi sembrava che il Signore mi destinasse, come lei, a grandi cose. Non m'ingannavo, ma, invece di udire le «Voci del cielo» con l'invito al combattimento, sentii nel profondo dell'anima una voce più dolce e più forte ancora: la voce dello Sposo delle vergini che mi chiamava ad altre imprese, a conquiste più gloriose. E nella solitudine del Carmelo ho compreso che la mia missione non è quella di far incoronare un re mortale, ma di far amare il Re del cielo, di assoggettargli il regno dei cuori. (Santa Teresina di Lisieux)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Giovedì della 16° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda: "Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello. C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. Da ultimo anche la donna morì. Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poichè tutti e sette l'hanno avuta in moglie". Gesù rispose: "I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie nè marito; e nemmeno possono più morire, perchè sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perchè tutti vivono per lui". Dissero allora alcuni scribi: "Maestro, hai parlato bene". E non osavano più fargli alcuna domanda. (Lc 20,27-40)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Una preghiera a caso ....

Chiediamo perdono a tutti

Gesù, ora con il tuo aiuto voglio chiedere perdono a ognuna delle persone che ho nominato, perché nemmeno io le ho sempre capite, amate, aiutate.
Chiedo perdono per averle giudicate, criticate, per aver sparlato di loro, per aver raccontato le loro confidenze e, ingrandendoli, i loro sbagli e difetti, per averle calunniate.
Chiedo perdono per tutte le volte che in vari modi le ho offese e ho recato loro danno.
Specialmente chiedo perdono a mia madre, a mio padre, a mio marito, a mia moglie.
In particolare chiedo perdono alla persona che ho offeso più di tutti. A ognuna dico: perdonami.
Tu, Signore, dà ad ognuna tutto l'amore che io non ho saputo dare. Ti prego di dare a me, d'ora in poi, la forza di chiedere perdono, sempre, subito, sinceramente, riparando il male fatto.
Grazie, Gesù, perché mi dai la forza di perdonare e di chiedere perdono. Mi stai liberando dal male che deriva dal non perdonare.
Grazie, perché stai rinnovando il mio cuore, che ora ama tutti coloro che ho incontrato e incontro nella mia vita. Grazie, Gesù, perché mi ami e desideri la felicità mia e di tutti e ci dai la gioia di vivere nella pace e nell'amore.