Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 15 settembre 2025 - Beata Maria Vergine Addolorata (Letture di oggi)

Una volta vidi in spirito le sofferenze che il prof. Sopocko avrebbe subito a cagione di quell'opera della misericordia che Dio intendeva portare avanti per suo mezzo. Fui presa da spavento. Dissi al Signore: «Forse che la causa per la quale il prof. Sopocko si batte non è tua? A me pare che gli ordini di agire e poi gli crei continuamente degli ostacoli». Gesù rispose: «Giorno e notte il mio sguardo è posato su di lui. Io non premio i risultati, ma la costanza e le fatiche che si sostengono per me. Le contrarietà  moltiplicano i meriti». (Santa Faustina Kowalska)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Lunedì della 24° settimana del tempo ordinario (Beata Vergine Maria Addolorata)

Un vangelo a caso ...

Allora gli dissero: "Quale segno dunque tu fai perchè vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo". Rispose loro Gesù: "In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo". Allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane". Gesù rispose: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, perchè sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno". (Gv 6,30-40)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Una preghiera a caso ....

Preghiera di un negoziante che desidera di santificarsi nel suo commercio

Gran Dio, che ci avete messi al mondo per lavorare e per salvarci, degnatevi di ascoltare i miei lamenti ed esaudire la mia preghiera. Quando in certi momenti di riposo, che per me sono assai rari, io rifletto alquanto, ahimè! dico a me stesso, qual sorte è mai la mia! Io mi sento oppresso dagli affari, da mille inquietudini agitato. Niente di sicuro avvi nel mio stato; sono sempre fluttuante tra la speranza di qualche buona riuscita, e il timore di mille sventure, esposto alle ingiurie del tempo, alla mala fede degli uomini, a cento ostacoli che posso nè evitare nè prevedere. Ah! mio Signore, se io mi dessi tante sollecitudini, se io durassi tante pene per l'affare della mia salute, quante ne prendo per li miei negozi temporali, io sarei un gran santo. Ma oimè! tutto occupato negli uni, a stento trovo tempo onde pensare all'altro! Passano i giorni miei, l'eternità si avanza a gran passi, e disgraziatamente nulla io fo a fine di prepararmivi. Ma è tempo che io vi pensi. Sento in me questo bisogno, prendo sovente a tale scopo sante risoluzioni; ma tosto qualche imprevisto accidente, qualche dolorosa notizia assorbisce tutti i miei pensieri, manda in fumo tutti i miei buoni proponimenti.

Aiutatemi, o mio Dio, poichè io mi voglio salvare. Invano io mi affaticherei pei negozi di questo mondo; invano io guadagnerei tutto l'universo, se trascurassi l'unico negozio d'importanza, se per sempre perdessi l'anima mia. - Ecco dunque mio Dio, le risoluzioni, che io fo, e spero di mantenere coll'aiuto della grazia vostra.

I. Io riguarderò sempre l'affare della mia salute come il primo, come il più importante che io abbia a trattare in questo mondo.

II. Mi prenderò conveniente sollecitudine per la condotta de' miei negozi a sostegno di mia famiglia; ma voi ne sarete sempre il primo motivo, voi la meta a cui mirerò di continuo.

III. Io opererò con tutta la probità e fedeltà che richiede la coscienza e la religione.

IV. Quando mi accadrà di far perdite e fallimenti, io adorerò i disegni della vostra provvidenza, e mi assoggetterò alle vostre sante disposizioni.

V. Sceglierò ogni mese almeno un giorno di riposo per occuparmi esclusivamente della grand'opera di mia salute, per aggiustare le partite di mia coscienza, e prepararmi seriamente all'eternità.

Fate, o mio Dio, che io cerchi prima di ogni cosa il vostro regno, e la vostra giustizia, e del resto disponete come vi piace.