Sotto il Tuo Manto

Domenica, 20 luglio 2025 - Sant'Apollinare di Ravenna (Letture di oggi)

Anche oggi, tra quelli che sono soliti fare la Comunione nei giorni feriali, ve ne sono che si lasciano prendere dalla fretta. Non sono ancora entrati in Chiesa e sono già  alla balaustra; non hanno ancora ingerito la Sacra Particola e stanno già  uscendo di Chiesa. Adducano varie scuse: hanno tanto da fare, sono già  in ritardo per recarsi al lavoro; e non pensano che potrebbero rimediare alzandosi anche solo dieci minuti prima e avrebbero il tempo non solo per fare la Santa Comunione, ma soprattutto per farla con un minimo di devozione. San Filippo aveva notato nella sua Chiesa che un signore faceva proprio così: appena ricevuta la Comunione si alzava dalla balaustra e usciva difilato dalla Chiesa come se la terra gli scottasse sotto i piedi. Un giorno decise di dargli una piccola lezione ricorrendo ad un astuto scherzo. Chiamò due chierichetti e diede a ciascuno di loro una candela accesa con questo incarico: Tenete d'occhio quel signore. Appena si allontanerà  dalla balaustra per uscire di chiesa, voi vi metterete al suo fianco e lo inseguirete fino a quando non ritorni indietro. Poco dopo quell'uomo, come al solito, si alza dal banco, si accosta alla sacra mensa e poi, via difilato. I due chierichetti subito gli si mettono al fianco e lo accompagnano svelti. L'uomo lì per lì si stupì, poi si indignò, credendosi burlato e minacciò di passare a vie di fatto se quei due non se ne andavano. Ma i due accoliti col loro cero acceso continuarono a stargli accanto imperterriti. Solo dopo un po' gli spiegarono la faccenda: era Filippo che li mandava. Aggiunsero che dovevano, come prescrive la liturgia, tenergli i due ceri accesi al fianco perché egli aveva appena ricevuto l'Ostia consacrata e quindi il Signore era ancora realmente presente in lui sotto le specie eucaristiche. L'uomo comprese allora la morale dello scherzo e si decise di tornare in chiesa dove Filippo l'attendeva con il suo sguardo bonario e malizioso. (San Filippo Neri)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Domenica della 16° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

Intanto i discepoli lo pregavano: "Rabbì, mangia". Ma egli rispose: "Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete". E i discepoli si domandavano l'un l'altro: "Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?". Gesù disse loro: "Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perchè ne goda insieme chi semina e chi miete. Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro". (Gv 4,31-38)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Una preghiera a caso ....

Offerta al mattino

Cuore divino di Gesù, io ti offro, per mezzo del Cuore immacolato di Maria, Madre della Chiesa, in unione al sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno, in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre.