Sotto il Tuo Manto

Domenica, 27 luglio 2025 - San Celestino . (Letture di oggi)

Il piccolo Zaccheo, per vedere Gesù, si affretta a salire su un albero. Non sempre la fretta è una cattiva consigliera. Evidentemente Zaccheo da tanto tempo portava nel cuore il desiderio di vedere il Signore. È talmente grande questo desiderio che lui non perde tempo a curarsi di sé stesso né di quello che pensano gli altri e nemmeno dei giudizi della gente. Niente può impedire il suo incontro con Cristo. La fretta e la gioia attestano che, quando c'è in gioco la felicità , guai a lasciarsi bloccare da chi sa solo criticare. A volte per cambiare la propria vita, per raggiungere la felicità , bisogna salire sull'albero della "follia". Ossia fare quella cosa che non avresti mai fatto, nemmeno se ti avessero pagato. Mantieniti "folle"! (Don Nikola Vucic)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Domenica della 17° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

Sei dunque inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perchè mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose. Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità contro quelli che commettono tali cose. Pensi forse, o uomo che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, di sfuggire al giudizio di Dio? O ti prendi gioco della ricchezza della sua bontà, della sua tolleranza e della sua pazienza, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione? Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità; sdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla verità e obbediscono all'ingiustizia. Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco; gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, perchè presso Dio non c'è parzialità. (Rm 2,1-11)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Una preghiera a caso ....

Diamo perdono a tutti

Gesù, ora voglio dare il mio perdono a tutti. Ripenso alle varie persone e al male che mi hanno fatto e dico a ciascuna di loro: ti perdono di cuore. Anche tu, Signore, dona il tuo perdono divino. D'ora in poi tienici tutti uniti nel tuo amore e nell'amore vicendevole.
Gesù, perdono mia madre per tutte le volte che non mi ha dato amore, comprensione, aiuto, che si è arrabbiata e mi ha punito, che mi ha rinfacciato quanto le sono costato e ha sofferto per me.

Mamma, ti perdono.
Signore, perdonala.

Gesù, perdono mio padre per tutte le volte che non mi ha dato affetto, attenzione, aiuto, che si è arrabbiato e mi ha severamente punito, che non mi ha dato buon esempio.

Papà, ti perdono.
Signore, perdonalo.

Gesù, perdono i miei fratelli e le mie sorelle per tutte le volte che mi hanno trascurato, allontanato, odiato e resa difficile la vita.

Fratelli e sorelle, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono mio marito (mia moglie) per ogni mancanza di amore, di attenzione, di rispetto, per le sue parole e i suoi comportamenti che mi hanno umiliato e ferito.

Marito (moglie), ti perdono.
Signore, perdonalo (perdonala).

Gesù, perdono i miei figli e le mie figlie per le loro mancanze di amore, rispetto, aiuto, per i loro capricci, i loro vizi, le loro scelte sbagliate, per aver trascurato le mie buone parole, i miei buoni esempi, per aver rovinato i miei beni.

Figli e figlie, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono i miei familiari e parenti (nonni, zii, cugini, nipoti, suoceri, generi, nuore, cognati) per le loro parole di critica, per le loro azioni che mi hanno recato danno e hanno causato litigi e divisione nella famiglia.

Parenti tutti, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono i miei insegnanti, perché non sono stati veri educatori, non mi hanno capito e sostenuto, mi hanno trattato ingiustamente, giudicato incapace, preso in giro.

Insegnanti, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono tutti i miei sacerdoti (parroci, religiosi, suore) per qualsiasi torto hanno fatto a me e alla mia famiglia, per le loro chiusure e meschinità, per la loro mancanza di zelo.

Sacerdoti, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono i miei amici che mi hanno abbandonato e deluso, che non mi hanno aiutato quando ne avevo bisogno, che hanno approfittato della mia amicizia e dei miei beni.
Amici, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono i miei vicini di casa per il chiasso che fanno, per il volume della televisione troppo alto, per i loro cani che infastidiscono, per i loro pettegolezzi che creano discordie nel vicinato, perché non mi rivolgono sempre il saluto e la parola.
Vicini di casa, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono i miei colleghi di lavoro che mi criticano, mi mettono in cattiva luce, mi rendono la vita difficile. Perdono il datore di lavoro per la mancanza di rispetto, perché non apprezza le mie capacità, non fa sempre le cose giuste.
Colleghi e datore di lavoro, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, perdono tutti i professionisti che in qualche modo mi hanno leso: dottori, avvocati, giudici, uomini politici, poliziotti e tutti coloro che, per idee diverse dalle mie mi hanno accusato, ridicolizzato, discriminato, danneggiato economicamente e spiritualmente.
Professionisti e altri, vi perdono.
Signore, perdonali.

Gesù, infine perdono la persona che mi ha offeso più di tutti e mi ha offeso tanto. Mi torna spesso in mente. Ho detto dentro di me che non l'avrei mai perdonata, che mi costa moltissimo perdonarla. Ma ora accolgo la tua grazia e la perdono.

..., ti perdono.
Signore, perdonala.