Andai alla Chiesa del Gesù per la S. Comunione. Mi si avvicina un signore e mi dice: Le dico per Rivelazione Divina di non fare la Comunione perché non è in grazia di Dio... Mi turbai molto, ma ricordando le parole del Padre: Faccia la Comunione qualunque cosa le capiti, con sforzo supremo ubbidii e compresi... il maligno tentò disturbarmi poi, ma la sera il Padre mi diede la pace... Tutto per le anime!...
Non ne posso più, da vari giorni la testa non mi regge e mi pare di perdere la conoscenza dei mio dovere... sono impressionata... Gesù, Gesù! mi abbandono alla tua Santa Volontà!
Non ho potuto scendere per la Santa Comunione, volontà di Dio, Paradiso mio, non posso far nulla, offro e soffro.
Mio Dio, sia fatta la Tua SS. Volontà... non ne posso più! La notte fu terribile. Incominciai verso le nove di sera a sentirmi la testa come fra morse di ferro, da strapparmi le lacrime, dire quale male ho sofferto non lo posso, poi si unì l'azione visibile del nemico che mi tormentò in tutti i modi, facendomi versare tanto sangue dalla bocca da rimanere esausta... e così passai tutta la notte. Al mattino non potei levarmi. Capii di essere in balia del nemico e feci chiamare il Padre, che mi portò Gesù e un poco di tregua e di pace.
La giornata d'ieri fu di malessere generale. Verso sera nuovo attacco di forti dolori alla testa. Venne il Padre e mi comandò di ubbidire e di dormire tutta la notte. Quando mi ritirai per il riposo il nemico venne a far chiasso, imprecò il Padre, e mi minacciò di spremermi tutto il sangue, ma venne S. Silvestro lo cacciò, mi benedisse, poi recitammo l'Ufficio insieme in una armonia di Paradiso. Prima di lasciarmi nuovamente mi benedisse, mi strinse al cuore dicendomi: C'è ancora da soffrire, c'è ancora... ma mi lasciò tanta pace e tanta forza.
Sono rimasta a letto. Il nemico mi turbò terribilmente, mi gettò dal letto, mi batté e minacciò molto. Fui presa da grande sconforto e scoraggiamento, ma Gesù venne a me nella S. Comunione portatami dal Padre e tornò la pace e la calma.
Desolazione, tristezza, volontà debole... malessere... val la pena non pensarci... Anime, anime... Anche oggi il giornale annunzia te danzante... mi sento stringere il cuore. Che sarà del Cuore di Gesù!... Consolare e riparare ecco il tuo compito, anima mia.
Questa notte il nemico mi gettò dal letto, tentò battermi, ma S. Silvestro lo cacciò e mi benedisse.
Il Padre prima di darmi Gesù mi disse di chiedere di guarire e di chiedere un grande amore. Il secondo mi basterebbe, ma non voglio altro che ubbidire e l'ho chiesto senza restrizione. L'ubbidienza è tutta la mia forza e la mia pace.