La consegna
- Suvvia, dimmi, Giannetto: ieri sera dicevi per scherzo? - Quasi con un gesto di trepida gelosia, la madre, si stringeva al petto il ragazzo, che rimaneva silenzioso, troppo silenzioso. Preoccupata di questa riserva, lo accarezzò con un tono che voleva sembrare ilare: - ... queste, vedi, sono idee che un giorno o l'altro passano per la testa di tutti gli ometti come te, ma poi se ne vanno da sole. Le hanno anche le ragazzine: anche tua madre, quando aveva i tuoi quattordici anni, voleva farsi religiosa; lo credi? - E si sforzò di ridere davanti allo stupore del figlio. Ma sì! Mi aveva preso all'improvviso come un mal di denti questa idea, e mi seguiva perfino nel sonno. La maestra, alla quale avevo confidato provvidenzialmente il mio segreto, mi fece conoscere al Cappellano. Era un buon papà, che sapeva benissimo tutte le idee strane che possono sbocciare in una testa da monella. Mi prese per mano, e, cercando di dare a quel suo vocione rude un tono più umano possibile: « Tu, religiosa?! È cosa più buffa che se io mi facessi gendarme » Ma le assicuro, reverendo, che è una decisione serissima.