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Messaggio del 2 agosto 2017:Cari figli, per volontà del Padre Celeste, come Madre di Colui che vi ama, sono qui con voi per aiutarvi a conoscerlo, a seguirlo. Mio Figlio vi ha lasciato le impronte dei suoi passi, perché vi fosse più facile seguirlo. Non temete, non siate insicuri. Io sono con voi! Non fatevi scoraggiare, perché sono necessari molta preghiera e sacrificio per quelli che non pregano, non amano e non conoscono mio Figlio. Aiutateli vedendo in loro dei vostri fratelli. Apostoli del mio amore, prestate ascolto alla mia voce in voi, sentite il mio materno amore. Perciò pregate: pregate operando, pregate donando. Pregate con amore, pregate con le opere e con i pensieri, nel nome di mio Figlio. Quanto più amore darete, tanto più ne riceverete. L’amore scaturito dall’Amore illumina il mondo. La redenzione è amore, e l’amore non ha fine. Quando mio Figlio verrà di nuovo sulla terra, cercherà l’amore nei vostri cuori. Figli miei, lui ha fatto per voi molte opere d’amore. Io vi insegno a vederle, a comprenderle e a rendergli grazie amandolo e perdonando sempre di nuovo il prossimo. Perché amare mio Figlio vuol dire perdonare. Non si ama mio Figlio, se non si riesce a perdonare il prossimo, se non si riesce a cercare di capire il prossimo, se lo si giudica. Figli miei, a cosa vi serve la preghiera, se non amate e non perdonate? Vi ringrazio!

Il Rosario: con la Madonna a Gesù

11/07/2013    2124     Altri documenti sulla preghiera    Papa Benedetto XVI  Santo Rosario 
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Durante l’Udienza Generale tenuta due giorni dopo la Solennità dell’Assunzione di quest’anno, il Papa Benedetto XVI ha parlato della forza della meditazione. In quell’occasione ha detto anche: “Meditare quindi vuol dire creare in noi una situazione di raccoglimento, di silenzio interiore, per riflettere, assimilare i misteri della nostra fede e ciò che Dio opera in noi; possiamo farlo in diversi modi. Anche il Santo Rosario è una preghiera di meditazione: ripetendo l’Ave Maria siamo invitati a ripensare e a riflettere sul Mistero che abbiamo proclamato”.

Il Rosario – meraviglioso nella sua semplicità

Siamo ad Ottobre, un mese dedicato alla Madonna ed alla preghiera del Rosario. Ricordiamo come il Beato Papa Giovanni Paolo II tredici giorni dopo essere stato eletto Papa nell’Ottobre del 1978, prima dell’Angelus di mezzogiorno esclamò: “Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa! Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità”. Il Papa, uomo di preghiera e fedele devoto della Madre Celeste, esprimeva non solo una verità della sua interiorità, ma anche una verità di molti che vedono nel Rosario la propria espressione ed il proprio stato di preghiera. E’ vero, il Rosario è una preghiera semplice e come tale ha conquistato il cuore dei cristiani. Ma, come ha detto il Papa, ha una sua profondità ed il suo ricco contenuto. Numerosi fedeli hanno conosciuto questa sua profondità proprio pregandolo a Medjugorje.

Invito ad un cammino da Betlemme, a Nazareth ed a Gerusalemme …

Col Rosario in mano possiamo sicuramente diventare creature nuove e migliori. La Madonna lo sa e per questo ci invita a questa bella ed eccellente devozione. La Madonna ha invitato con ugual amore materno alla preghiera del Rosario a Lourdes, a Fatima ed a Medjugorje. Il Rosario è un invito ad un cammino da Betlemme, a Nazareth, a Gerusalemme, a Cana di Galilea; è un recarsi all’orto degli ulivi, al Calvario … . Il Rosario è una lezione alla scuola della Madonna. Attraverso di esso giungiamo a Gesù, ci conformiamo all’immagine della Serva del Signore ed entriamo nello spazio di ciò che è sacro. Il Rosario, nelle mani del cristiano, è un’arma potente. Scorrendone i grani, fermandoci sul singolo mistero e pronunciando la preghiera, diventiamo persone che possono ed hanno il diritto di orientare l’umanità al Creatore di ogni cosa.

Il migliore amico nella solitudine, nella malattia, nella preoccupazione, nella paura …

Pregando il Rosario instauriamo un dialogo tra il cielo e la terra. Esso è per noi il migliore amico nella solitudine, nella malattia, nella preoccupazione, nella paura … . Qualcuno una volta ha scritto: “Ciascuno ha qualcosa con cui si difende: il bambino con gli urli e le manate, la donna con la tenerezza e le lacrime, l’uomo con la forza e la decisione. Noi cristiani abbiamo Cristo e Maria, l’Eucaristia ed il Rosario”. E per concludere: nel corso della guerra nella nostra Patria dai ricevitori radio risuonava a ragione la voce del messaggio per cui coloro che ci difendevano “proteggevano con le pistole in pugno la stabilità della nostra esistenza”. Oggi, in un tempo di pace in cui si conducono guerre per le anime umane, potremmo esclamare: “Con il Rosario in mano difendiamo la stabilità della nostra fede e della nostra anima!”.

Fonte: Glasnik mira, Ottobre 2011, pag. 34. Traduzione dal croato personale. ML Info da Medjugorje.