La preghiera allevia la sofferenza. La sofferenza offerta con amore ottiene miracoli
06/06/2010
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Preghiera

l dolore, la sofferenza bussano alla porta di ogni persona, di ogni famiglia, di ogni comunità. Di fronte alla malattia una domanda diventa quasi necessaria: perché il dolore? Perché la sofferenza? Una domanda che non può rimanere senza risposta, eppure spesso essa non trova risposta comprensibile ... soprattutto quando ci si trova di fronte a persone indifese, come i bambini.
Anche al tempo di Gesù ci si imbatteva in persone ammalate e ci si chiedeva: perché? E Gesù che conosceva il pensiero e il cuore degli uomini puntualizzava che la malattia e la sofferenza sono il retaggio dell'umanità; essa è un fatto fondamentale della vita umana.
L'uomo cerca la soluzione alla sofferenza nei rimedi umani e scientifici, ma spesso anche chi si dichiara ateo, si rivolge a Dio, ripetendo quanto leggiamo nel Vangelo: "Signore, se vuoi puoi sanarmi!".
I viaggi della speranza si moltiplicano e i Santuari Mariani richiamano le folle. A Medjugorje la Regina della Pace ci invita alla preghiera costante ed all'offerta della sofferenza a Dio per la salvezza dell'umanità. Maria, essendo Madre, non può non comprendere e venire incontro a un figlio che si rivolge a Lei, non può negargli il suo abbraccio e il suo aiuto.
Cari figli!
Oggi vi invito a cominciare a dire il Rosario con fede viva, così io potrò aiutarvi Voi, cari figli, desiderate ricevere grazie, ma non pregate. E così io non posso aiutarvi, dato che voi non desiderate agire. Cari figli, vi invito a pregare il Rosario: il Rosario sia per voi un impegno da eseguire con gioia! Così comprenderete perché sono da tanto tempo con voi: desidero insegnarvi a pregare.
(12 giugno '86).
"La risposta cristiana al dolore e alla sofferenza non è mai caratterizzata dalla passività"
Il Papa nell'affermarlo pensa a quanti accettano la malattia e il dolore come partecipazione alla Passione di Cristo e a quanti: singoli e istituzioni, laici e religiosi, medici e infermieri, sanno lenire la sofferenza altrui facendosi dono per gli altri attraverso il volontariato e l'assistenza amorosa.
Il problema della sofferenza ci fa sentire figli dello stesso Padre, fratelli e sorelle che vivono lo stesso problema, che sono alla ricerca del significato profondo, non solo della sofferenza e della malattia, ma della stessa vita umana.
Anche al tempo di Gesù ci si imbatteva in persone ammalate e ci si chiedeva: perché? E Gesù che conosceva il pensiero e il cuore degli uomini puntualizzava che la malattia e la sofferenza sono il retaggio dell'umanità; essa è un fatto fondamentale della vita umana.
L'uomo cerca la soluzione alla sofferenza nei rimedi umani e scientifici, ma spesso anche chi si dichiara ateo, si rivolge a Dio, ripetendo quanto leggiamo nel Vangelo: "Signore, se vuoi puoi sanarmi!".
I viaggi della speranza si moltiplicano e i Santuari Mariani richiamano le folle. A Medjugorje la Regina della Pace ci invita alla preghiera costante ed all'offerta della sofferenza a Dio per la salvezza dell'umanità. Maria, essendo Madre, non può non comprendere e venire incontro a un figlio che si rivolge a Lei, non può negargli il suo abbraccio e il suo aiuto.
Cari figli!
Oggi vi invito a cominciare a dire il Rosario con fede viva, così io potrò aiutarvi Voi, cari figli, desiderate ricevere grazie, ma non pregate. E così io non posso aiutarvi, dato che voi non desiderate agire. Cari figli, vi invito a pregare il Rosario: il Rosario sia per voi un impegno da eseguire con gioia! Così comprenderete perché sono da tanto tempo con voi: desidero insegnarvi a pregare.
(12 giugno '86).
"La risposta cristiana al dolore e alla sofferenza non è mai caratterizzata dalla passività"
Il Papa nell'affermarlo pensa a quanti accettano la malattia e il dolore come partecipazione alla Passione di Cristo e a quanti: singoli e istituzioni, laici e religiosi, medici e infermieri, sanno lenire la sofferenza altrui facendosi dono per gli altri attraverso il volontariato e l'assistenza amorosa.
Il problema della sofferenza ci fa sentire figli dello stesso Padre, fratelli e sorelle che vivono lo stesso problema, che sono alla ricerca del significato profondo, non solo della sofferenza e della malattia, ma della stessa vita umana.
Fonte: Medjugorje Torino n. 137