Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

Un giorno, di primo mattino, entrai nella cappella del convento per rinnovare la mia intenzione quotidiana di offrire sofferenze, mortificazioni e preghiere, affinché il Papa approvi la festa della divina misericordia. Tuttavia aggiunsi: «Gesù, però ti devo dire ancora una parola. Mi meraviglio molto che tu mi ordini di pensare a questa festa, perché mi è stato detto che essa esiste già  (forse la festa di una particolare chiesetta di Cracovia). Perché mai devo parlarne ora io?». Gesù rispose: «Di questa festa, chi ne sa qualche cosa tra la gente? Nemmeno quelli che devono predicare la mia misericordia la conoscono. Ecco perché desidero che l'immagine della mia misericordia riceva un culto pubblico. È necessario che ogni anima la conosca». (Santa Faustina Kowalska)

Il Santo Rosario

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Liturgia delle Ore

Lunedì della 11° settimana del tempo ordinario

Un vangelo a caso ...

Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora". La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà". Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le giare"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora attingete e portatene al maestro di tavola". Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono". Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. (Gv 2,1-11)

Il Vangelo della domenica commentato

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua: Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Ascolta il commento di Don Fabio Rosini
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Preghiere e meditazioni del giorno

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Una preghiera a caso ....

Preghiere a Gesù in suffragio delle anime del Purgatorio

Gesù mio per quel copioso sudore di sangue che spargeste nell’Orto abbiate misericordia delle anime dei miei più stretti parenti che penano nel Purgatorio.

Padre Nostro, Ave Maria

Gesù mio per quella crudele flagellazione che soffriste legato alla Colonna abbiate misericordia delle anime dei miei congiunti ed amici che penano nel Purgatorio.

Padre Nostro, Ave Maria

Gesù mio per quella Corona di acutissime spine che trapassarono le vostre santissime Tempia, abbiate misericordia dell’anima più abbandonata priva dei suffragi, e di quella che è più lontana ad esser liberata dalle pene del Purgatorio.

Padre Nostro, Ave Maria

Gesù mio per quei dolorosi passi che faceste colla Croce in spalla abbiate misericordia dell’anima la più vicina a sortire dal Purgatorio; e per le pene che provaste insieme alla vostra SSa Madre Maria nell’incontrarvi per le vie del Calvario, liberate le anime che furono devote di questa cara Madre, dalle pene del Purgatorio.

Padre Nostro, Ave Maria

Gesù mio per il vostro santissimo Corpo steso sulla Croce, per i vostri santissimi Piedi e Mani confitte con duri chiodi, per la vostra morte crudele, e per il vostro santissimo Costato aperto dalla Lancia, usate pietà e misericordia a quelle povere anime, liberatele dalle atroci pene che soffrono, e chiamatele ed ammettetele fra i vostri dolcissimi amplessi in Paradiso.

Padre Nostro, Ave Maria

Anime tormentate fra mille pene le più atroci, io perché vero vostro divoto vi prometto di mai dimenticarmi di Voi, e di pregare continuamente l’Altissimo per la vostra liberazione; a questa offerta che io vi faccio, corrispondete vi supplico, con impetrarmi da Dio, di liberarmi da tutti i pericoli dell’anima e del corpo; impetrate per me, e per tutti i miei parenti, amici; benefattori e nemici il perdono dei peccali, la salvazione dell’anima, e perciò la perseveranza nel bene. Otteneteci la preservazione da tutte le disgrazie, miserie, malattie, angustie e travagli. Impetrateci la pace dello spirito, e con la vostra intercessione assisteteci in tutte le azioni, soccorreteci prontamente nei nostri bisogni spirituali e temporali, consolateci e difendeteci nei nostri pericoli. Pregate per il Sommo Pontefice, per l’esaltazione di Santa Chiesa, per la pace delle Nazioni, per i Principi Cristiani, per la tranquillità dei Popoli, e fate che un giorno possiamo insieme godere in Paradiso. Così sia.

Sono pregati di un’Ave Maria per i propagatori di questa divozione. Roma — Tipografia Guerra e Mirri, 1897.