MaM
Messaggio del 2 gennaio 2006:Cari figli, mio Figlio è nato! Il vostro Salvatore è qui con voi! Cosa ostacola i vostri cuori dall’accettarlo? Cosa c’è di falso nei vostri cuori? Purificateli con il digiuno e la preghiera. Riconoscete e accettate mio Figlio. Solo Lui vi può dare il vero amore e la vera pace. La strada verso la vita eterna è Lui, mio Figlio. Vi ringrazio.

Messaggi di altre apparizioni

Beata Edvige Carboni - Messaggi anno:1950

Anno 1950 - ANNO SANTO

Il Venerabile Domenico Savio è nostro fratellino; ci ha fatto tante grazie:

A te ed a Paolina vi voglio tanto bene: affetto di fratellino. Vi amo, mi disse, perché siete anime semplici. Fatevi sante, sorelline mie! Amate Gesù, amatelo! Gesù ama le anime semplici.

Dette coteste avvertenze, questo angelo dai miei occhi spari, lasciandomi il cuore pieno di gioia.

Il 28 febbraio mi trovavo in cucina, ecco, sento suonare il campanello; mi recai ad aprire la porta: Di nuovo riconobbi Domenico Savio, ben vestito, pantaloni e giacca grigio chiaro.

Mi sorrise, dicendomi: ti faccio un piccolo regalo; è per te e per Paolina: ci regalò un pacchetto di caffè tostato.

Di questo, ci disse, ne darete a quei poveri ministri di Dio che voi sapete quanto soffrono.

Appena dette quelle parole, sparì, lasciandomi nel cuore una gioia immensa.

 

Il 28 febbraio 1950

Mi sognai il Sacro Cuore di Gesù. Dal Suo Sacratissimo Cuore uscivano fiamme come di fuoco.

Sorridendo mi disse: Prendi questo regalo; è un regalo che voglio fare a Paolina, perché voi avete coperto un povero prigioniero che stava morendo di freddo, e voi, per mio amore, l'avete coperto, togliendovi da dosso i vostri vestiti.

Figliuola, il bene che fate ai poveri per mio amore, lo lo considero come fatto a me stesso.

Amate i poveri, amateli! Son vostri fratelli e miei figli prediletti. Come è buono Gesù! Ama tutti in generale: peccatori e buoni, ricchi e poveri, ma di più ama i poveri.

Datomi questi consigli sparì dalla mia presenza, lasciandomi il cuore pieno di gioia.

Quanto è buono Gesù! Mi vorrei sempre vicino a Lui.

Marzo 5 1950

Giorno della Beatificazione del Ven. Domenico Savio.

Mi è sembrato, mentre pregavo, di vedere il Venerabile Domenico Savio; si avvicinò tutto allegro e sorridente verso dì me e Paola mia sorella, e ci disse: Fatevi sante, Gesù lo vuole, fatevi sante; amate sempre la Vergine. Amate pure il Papa che anche Gesù lo vuole.

Dette queste parole, sparì.

Aprile 1950

Giorno 9 aprile Mi recai in pellegrinaggio alla Città di Siena; bella Cittadina, specialmente perché lì nacque Santa Caterina; santa che io amai da bambina.

Il giorno di Pasqua a Siena feci la S. Comunione con tanto fervore. Dopo la S. Comunione mi sembrò di vedere Santa Caterina, vestita tutta di bianco. Mi si avvicinò e mi disse: Sorelle mie, fatevi sante, fatevi sante; il tempo è breve! Vorrei che Paola fosse meno scrupolosa.

Mi accarezzò, e così a Paola. E subito sparì.

Aprile - 1950

I primi giorni di aprile, dopo la S. Comunione, Gesù mi disse:

- Figlia mia, prega per i tuoi fratelli cattivi, comunisti. Prega; Mio Padre vuol punire gli uomini, vuole inviare un grande castigo, vuol punire tutti gli uomini perché insultano Me, insultano i miei ministri, insultano il Papa da Me inviato.

Figliuola mia, prega te e fa pregare anche a Paola, tua sorella affinché il Mio Eterno Padre non mandi i terribili castighi che ti dissi prima. Ed in questo mese di Aprile abbi in devozione un Santo a Me tanto caro: San Francesco di Paola. Detto Santo a me amava tanto. Lui nei viaggi del mare non (andava in) barca, ma la sua barca era il bastone.

E voi, figlie mie, camminate sempre col bastone dell'amore.


All'età di cinque anni feci voto di verginità; capivo che Gesù lo voleva.

Dopo fatto il voto divenni più assennata; non giocavo mai se non qualche volta.

In casa della nonna c'era un bel quadro grande, col Bambino nelle braccia (della Madonna).

Qund'ero sola mi mettevo sopra una sedia, stendevo le braccine e dicevo: Mamma bella, io ti voglio bene tanto tanto; dammi il tuo Bambino a giocare un poco con me.

La Vergine, parecchie volte, mi accontentò. Giocavamo con una bambola che m'era stata regalata da un(o) zio materno.

Gesù mi diceva: La cedo a te la bambola; a me basta un momentino. Come era buono Gesù Bambino! Lo ricordo tanto bene.

Gesù è stato, verso di me, sempre buono.

La mia povera mamma mi diceva sempre: Figlia mia, te sei nata il tre di Maggio, giorno Sacro, ricorrenza della S. Croce di Gesù, e Gesù ti ha nel petto (voluto) imprimere una piccola crocetta, segno che te dovrai nel mondo molto soffrire.

Perciò preparati a soffrire con amore e rassegnazione, offrendo tutto al buon Gesù.

Feci la Cresima a due anni. Mi ricordo che una mia zia materna mi portava in braccio, perché piccolina; perché ricordo che, quando si avvicinò il Vescovo, io piangevo, io piangevo perché vedevo un uomo alto e, sulla testa, una grande mitra.

Piangevo perché avevo paura. Ricordo che il Vescovo mi accarezzò, ed io facevo del tutto per svincolarmi dalle braccia della zia.

Da bambina, come ero cattiva! Piangevo sempre; la mamma non aveva il latte per nutrirmi: fu costretta darmi a balia.

Essendo già grandetta, di sette e nove anni, andavo a scuola, però vedevo che la mia mamma era poco sana, soffriva al fegato; io per contentare la mamma, scopavo, spolveravo, facevo le faccendine adatte alla mia età.

Ricordo di non aver mai dato un dispiacere alla mia mamma. Tutte le sere mi portava in Chiesa per fare la visita al S.mo Sacramento. lo giungevo le mani e ripetevo il voto di Verginità:

-Mio Gesù, dicevo, fo voto di castità perpetua; vi consacro la mia verginità.

Questa preghiera me l'aveva insegnata Gesù quando giocavamo.

Se fossi morta a quell'età, sarei stata in Paradiso; adesso ho paura che Gesù mi mandi all'inferno.

La prima Comunione la feci all'età di undici anni, presso a poco. Non ero vestita di bianco, no. (Mi ricordo) ch'ero con un vestito oscuro, color cannella, cucita (dal)la zia materna. La mia mamma era malata; non pensava al lusso.

La prima volta, ricordo che Gesù mi disse: - Mi vuoi bene?

Tanto tanto, io risposi.

Lo dissi al confessore che Gesù mi aveva detto così; lui mi rispose: Anche a me lo dice sovente, se lo voglio bene.

Ed io: Va bene! Ora a Gesù lo vorrò bene davvero.

Pregavo continuamente, ma io non volevo che mi vedessero i fratellini, né nessuno. Come fare?

Non avevamo una camera appartata; allora mi recavo nel cortile ove c'era una ritirata, li pregavo pregavo: Gesù mio, ti voglio bene, dicevo.

Un giorno, mentre pregavo con tanto fervore, mi si presentò un giovane chierico; mi sorrise e mi disse:

- Mi conosci?
- No, risposi.

lo sono San Luigi Gonzaga; son venuto a dirti che io ti voglio bene tanto tanto: però ama sempre Gesù.

Tante altre volte è venuto a insegnarmi come debbo pregare.