Sotto il Tuo Manto

Sabato, 19 luglio 2025 - San Simmaco papa (Letture di oggi)

Dio sa tutto di te, conosce i tuoi pensieri e i tuoi bisogni, ma questo non ti dispensa dalla preghiera. Anzi, Gesù ti invita a pregare sempre, senza stancarsi, perché la preghiera alimenta il tuo amore per Lui, la fiducia nella Sua bontà  e l'umiltà  nel considerarsi dipendente da Lui. Non si prega solo per chiedere grazie, bensì per entrare sempre di più nell'intimità  con Gesù. Perché, pur pregando, non sempre si ottengono le grazie desiderate? Perché ciò che si chiede non è utile per l'anima o perché si prega male e con poca fede. Non sempre il Signore ti concede quello che chiedi, ma ti dà  sempre quello che ti serve per essere felice. Pregare vuol dire nutrire sempre di nuovo il proprio cuore alla sorgente di grazia. Se dici di non aver tempo per pregare è come dire di non aver tempo per fermarti a fare benzina perché sei troppo impegnato a guidare. Chi non prega vive nella sterilità  come la pianta senza sole e senza acqua. Se vuoi rinnovare il proprio cuore e sperimentare la primavera dell'anima, devi aprirti al Sole di Dio e avvicinarti all'acqua della grazia. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Luca di Don Fabio Rosini



Lc 13,1-9 (Versione 6)

In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo:“Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest'albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perchè deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose:“Padrone, lascialo ancora quest'anno, finchè gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l'avvenire; se no, lo taglierai”».

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