Sotto il Tuo Manto

Domenica, 7 settembre 2025 - San Giovanni da Lodi (Letture di oggi)

Gesù, ti ringrazio d'aver bevuto prima di me l'amaro calice che a me porgi già  addolcito. Ecco ho accostato le mie labbra a questo calice della tua santa volontà . Avvenga di me ciò che, prima di tutti i secoli, la tua sapienza ha stabilito. Desidero vuotare fino in fondo il calice a cui fui predestinata. Una simile predestinazione non sarà  oggetto del mio esame: la mia fiducia sta nel venir meno di ogni mia speranza. In te, Signore, tutto è buono; tutto è dono del tuo cuore. Non preferisco le consolazioni alle amarezze, né le amarezze alle consolazioni: ti ringrazio, Gesù, per ogni cosa. Sono felice di fissare il mio sguardo su di te, Dio incomprensibile. È in questa esistenza singolare che il mio spirito dimora, e qui io sento di trovarmi a casa mia. O bellezza non creata, chi ha conosciuto te una volta sola, non può amar altro. Trovo dentro di me una voragine e nessuno, se non Dio, la può colmare. (Santa Faustina Kowalska)

Commento al Vangelo di Marco di Don Fabio Rosini



Mc 7,31-37 (Versione 6)

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

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