Sotto il Tuo Manto

Giovedi, 5 giugno 2025 - San Bonifacio (Letture di oggi)

La vita: fiume che scorre, passaggio tra due notti, lampo tra due oscurità , faro che si accende e si spegne, movimento, caducità , fugacita'. Passare! Ecco la parola chiave. Per lungo tempo le nostre attese si incentrarono in un giorno d'oro. Doveva essere eterno, ma è già  passato. Era la persona che occupava il primo posto nel nostro cuore. Un incidente mortale la spinse nell'abisso. Il dolore fu devastante. Passarono gli anni e anche il dolore passò nell'oblio. Più tardi arrivarono altri dispiaceri, anche peggiori. Per fortuna, o per sfortuna, il tempo passa e copre ogni cosa col manto di silenzio. La giovinezza è un fiore rigoglioso del mattino. Passa il tempo e nel pomeriggio è già  un fiore appassito. Che cosa resta della vita? La Misericordia. La Misericordia è capace di qualsiasi metamorfosi: trasforma la morte in vita, il lamento in danza, il dolore in una festa. La caducità , la fugacita', la fragilità , la provviosorieta' come per magia sono volate via davanti al soffio miracoloso della Misericordia. (Don Nikola Vucic)

Liturgia delle Ore - Invitatorio

Lunedi della 33° settimana del tempo ordinario (Santa Elisabetta d\'Ungheria)


V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Nella festa di santa Elisabetta
lodiamo il Signore nostro Dio.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

  perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Antifona
Nella festa di santa Elisabetta
lodiamo il Signore nostro Dio.